venerdì 11 settembre 2015

Concita De Gregorio

L'uomo, in quasi la totalità dei casi, si accorge del mutamento di umore in corso nell'altro solo all'evidente vista delle lacrime. Le donne, probabilmente per questo, piangono fino a quattro volte più facilmente.
In qualche modo devono pur farglielo capire.
—  Concita De Gregorio, “Malamore, esercizi di resistenza al dolore"

Nessuno si salva da solo

“Ai primi sintomi bisogna andarsene, abbandonare il campo. Tanto non va meglio, va peggio e peggio. Invece la gente non lo sa.
La gente spera e continua a stare male.”
— M. Mazzantini, Nessuno si salva da solo



mercoledì 9 settembre 2015

Buon compleanno a...

55 anni di puro fascino.... Emoticon heart
Auguri di buon compleanno all'attore inglese Colin Firth, nato a Grayshott il 10 settembre 1960


Isabel Allende

“E continuammo ad amarci per un ragionevole lasso di tempo, finchè l’amore non si logorò e si disfece in brandelli.”
— [Eva Luna - Isabel Allende]

Cristina Comencini

"C'è solo una cosa da fare, oggi come sempre: non tacere mai, a costo della vita, della reputazione, dello scandalo, del dolore".
(Cristina Comencini, "La bestia nel cuore")

Alberto Bevilacqua (Parma, 27 giugno 1934 – Roma, 9 settembre 2013)

La poesia è registrazione rapidissima di momenti chiave della nostra esistenza. In ciò è pura, assoluta, non ha tempo di contaminarsi con nulla. Nemmeno con i nostri dubbi. (Alberto Bevilacqua, da La fiera Letteraria, giugno 1973)

martedì 8 settembre 2015

Alberto Bevilacqua

Amore, convinciti, è una sera
come le altre,
ci faremo luce insieme,
ora, fra poco,
dovrò
pur ritrovarla la lampada.
Era qui
solo un eterno fa.
Amore, il gioco
- aspetta, abbi pazienza-
sta per ricominciare: nessuna
assenza, manchi solo tu,
cosa vuoi
che sia, un’inezia.
Alberto Bevilacqua

Guerra e pace

L'amore è vita. Tutto, tutto ciò che io capisco, lo capisco solamente perché amo. È solo questo che tiene insieme tutto quanto.
Lev Tolstoj, Guerra e pace

Oriana Fallaci



Ogni responsabilità è della donna, ogni sofferenza, ogni insulto. Puttana, le dite se ha fatto l'amore con voi. La parola puttano non esiste nel dizionario: usarla è un errore di glottologia. Sono millenni che ci imponete i vostri vocaboli, i vostri precetti, i vostri abusi. Sono millenni che usate il nostro corpo senza rimetterci nulla. Sono millenni che ci imponete il silenzio e ci regalate al compito di mamme. In qualsiasi donna cercate una mamma. A qualsiasi donna chiedete di farvi da mamma: perfino se è vostra figlia. Dite che non abbiamo i vostri muscoli e poi sfruttate la nostra fatica anche per farvi lucidare le scarpe. Dite che non abbiamo il vostro cervello e poi sfruttate la nostra intelligenza anche per farvi amministrare il salario. Eterni bambini, fino alla vecchiaia restate bambini da imboccare, pulire, servire, consigliare, consolare, proteggere nelle vostre debolezze e nelle vostre pigrizie. Io vi disprezzo. E disprezzo me stessa per non saper fare a meno di voi, per non gridarvi più spesso:siamo stanche d'esservi mamme. Siamo stanche di questa parola che avete santificata per il vostro interesse, il vostro egoismo.
— Lettera a un bambino mai nato, Oriana Fallaci

Anna Magnani

L'uomo che tratta una donna come una principessa, dimostra di essere nato e cresciuto tra le  braccia di una regina!
—  Anna Magnani

Poeti der Trullo

Poeti der Trullo

Me vojo ‘nnamorà, me so’ deciso
Vojo sentimme dentro a ‘n paradiso
Vojo che nella mente de st’ometto
Ce sia l’amore non soltanto un letto

Me vojo ‘nnamorà senza paura
Nun vojo prende n’altra fregatura
Ma vojo avecce in testa un sol pensiero
Vojo esse innammorato tutto ‘ntero

Me vojo ‘nnamorà, mo me so’ rotto
Affaccete ar barcone o scenni sotto
Che moro dalla voja de vedello
Er viso tuo, che guarda quant’è bello

Me vojo ‘nnamora de te, de nessun’altra
Vojo che er core mio cor tuo se ‘ncastra
Le menti nostre come in mare vele
Ar battito der core parallele

E quanno riuscirò ad innamoramme
In quel momento adatto, amore, damme
Quello che ci ha unito e mai diviso
Un bacio sulle labbra e il tuo sorriso.

[Poeti der Trullo]
Foto @ Andrea Matone 

domenica 6 settembre 2015

Buon compleanno a...

Auguri di buon novantesimo compleanno, Andrea Camilleri !

Madame Bovary

Nessuno, mai, riesce a dare l’esatta misura di ciò che pensa, di ciò che soffre, della necessità che lo incalza, e la parola umana è spesso come un pentolino di latta su cui andiamo battendo melodie da far ballare gli orsi mentre vorremmo intenerire le stelle.

Gustave Flaubert, Madame Bovary

Pura vita

- Il filo sottile che tiene insieme due persone.
- Quale filo?
- Il filo di tutto quello che le tiene legate, anche quando sono lontane. Anche quando non si vedono e non si parlano.
- Perché dici il filo?
- Perché è una cosa molto sottile e molto resistente, no? Che puoi anche non vedere, ed è estensibile quasi senza limiti attraverso la distanza e il tempo e l’affollamento delle altre persone che
occupano lo spazio e lo attraversano in ogni direzione.
Però non è affatto scontato che ci sia, il filo.
- No?
- No. Magari due pensano di essere molto legati, poi appena provano ad allontanarsi scoprono che in realtà stanno benissimo ognuno per conto suo.
- E allora perchè pensavano di essere legati?
- Perchè erano tenuti insieme da una colla di pura abitudine e oggetti e luoghi condivisi e gesti stratificati. E’ una colla così forte da sembrare una saldatura permanente, ma appena uno dei due prova a staccarsi non c’è nessun filo che lo segua.
- Che triste.
- Sì. La maggior parte dei legami sono di questo genere, credo.
- Come fai a sapere che invece il filo c’è?
- Quando provi a romperlo, e ti trovi in caduta libera attraverso il senso delle cose.
- E di cosa è fatto, questo filo?
- Di uno scambio continuo di domande e risposte. Sguardi, anche solo immaginati. Assonanze e intuizioni e sorprese, curiosità reciproca che non si esaurisce. E similitudini, e differenze.

Andrea De Carlo
Pura vita 

Ennio Flaiano

Può succedere che un ricordo di un’altra persona soprattutto se amata, ma non necessariamente, diventi vostro e che voi lo custodiate senza averne le prove, come un’immagine precisa pazientemente ricostruita con altre immagini vostre per arrivare a quel punto di tenerezza, quel punto in cui era forse giusto conoscerla. E che questo ricordo vi si presenti ogni volta che il più vasto ricordo di lei vi sorprende, come cosa da tenere bene in mente per ritrovarla nel puro preciso momento della sua totalità.

ENNIO FLAIANO, Melampus 

Albert Camus

"Sui pendii mezzo sabbiosi e coperti d’eliotropi […] saziavo le due seti che non si possono ingannare per molto tempo senza che l’essere inaridisca: amare, cioè, e ammirare. Perché non essere amati è solo sfortuna: non amare è sventura. Oggi moriamo tutti di questa sventura. Il sangue, gli odi scarniscono il cuore; […] a Tipasa riscoprivo che bisogna conservare in sé intatte una freschezza, una sorgente di gioia, amare la luce che si sottrae all’ingiustizia, e con questa luce conquistata tornare a lottare. […] Imparavo finalmente, nel cuore dell’inverno, che c’era in me un’invincibile estate."

Albert Camus, Ritorno a Tipasa, L’estate

Oriana Fallaci

“L’amore da una parte sola non basta. Non si regala l’anima a chi non è disposto a regalare la sua. Chi non fa regali, non apprezza regali. Tu cerchi Dio in Terra, e sei disposta a qualsiasi menzogna pur di inventarlo. Ma Dio non si inventa, e neppure l’amore. L’amore è un dialogo, non un monologo.”
— Oriana Fallaci, “Penelope alla guerra"

Mario Monicelli

Senza cultura in Italia non rimane nulla. 
(Mario Monicelli)

Piero Angela

L'insegnante è la persona alla quale un genitore affida la cosa più preziosa che possiede suo figlio: il cervello. Glielo affida perché lo trasformi in un oggetto pensante. Ma l'insegnante è anche la persona alla quale lo Stato affida la sua cosa più preziosa: la collettività dei cervelli, perché diventino il paese di domani.
Piero Angela

Piero Angela

L'uomo deve dubitare: il dubbio è un atteggiamento di ricerca, di esplorazione: la certezza, soprattutto quella ideologica o dogmatica, possono forse renderlo più integrato, e in un certo senso più felice, ma con un costo intellettuale molto elevato, che è quello della sua rinuncia a dubitare, esplorare, e quindi pensare.
— Piero Angela, Da zero a tre anni

sabato 5 settembre 2015

Erri De Luca

 In tempi di generalidi squilli, di proclami, i poeti, le poesie salvano le orecchie. 
_ Erri De Luca 

Goethe



Non è abbastanza fare dei passi che un giorno ci condurranno alla meta, ogni passo deve essere lui stesso uno meta, nello stesso momento in cui ci porta avanti.
(Goethe) 

Banana Yoshimoto

"Non capivo perché, ma venivo presa da una nostalgia così lancinante che, anche se mi trovavo a casa mia, sentivo che esisteva un posto, da qualche parte, dove dovevo tornare.”
— Banana Yoshimoto 

venerdì 4 settembre 2015

Ennio Flaiano

 "Basta alzarsi una mattina alle sette e uscire per capire che abbiamo sbagliato tutto.”
 -Ennio Flaiano



Mario Benedetti

Ai giovani
Che cosa resta da fare ai giovani in questo mondo di pazienza e nausea? Solo graffiti? Rock? Scetticismo? Ancora resta di non dire amen, di non lasciare che gli uccidano l’amore, recuperare la parola e l’utopia, essere giovani senza fretta e con memoria, situarsi in una storia che è la loro, non trasformarsi in vecchi prematuri. Che cosa resta da fare ai giovani in questo mondo di routine e rovina? Cocaina? Birra? Bravate? Resta loro respirare, aprire gli occhi, scoprire le radici dell’orrore, inventar pace anche in modo disordinato, trovare armonia con la natura, e con la pioggia ed i lampi, e col sentimento e con la morte, quella matta da legare e slegare. Che cosa resta da fare ai giovani in questo mondo di consumo e fumo? Vertigine? Assalti? Discoteche? Resta loro anche discutere con Dio, tanto se esiste che se non esiste tendere mani che aiutano, aprire porte tra il proprio cuore e quello dell’altro; soprattutto, resta loro fare futuro nonostante i meschini del passato e i saggi ipocriti del presente.
 Mario Benedetti

Emily Dickinson

ualcosa in un giorno d'estate
mentre lentamente i suoi fuochi consuma
sospende i miei pensieri.

Qualcosa in un meriggio d'estate -
un'intensità - un Azzurro - un profumo -
che va oltre l'estasi.

Ed anche in una notte d'estate
qualcosa che così radiosamente rapisce
applaudo nel vederla -

Poi nascondo il mio viso curioso
per paura che una tale sottile - luccicante grazia
fluttui lontana da me -

Le dita magiche non riposano mai -
Nel petto il purpureo ruscello
logora incessante il suo scomodo letto -

Ancora alza l’Oriente la sua ambrata Bandiera -
Guida sempre il sole lungo la Rupe
la sua Rossa Carovana -

E così - la notte - mentre il mattino
conclude la lieta meraviglia -
Dalla rugiada uscito vado incontro
ad un altro Giorno d’estate!


Emily Dickinson (1830 – 1886)

Entrare in contatto con le persone

Si può entrare in contatto con le persone anche senza parlare.[...] c'è un modo di entrare in contatto tra esseri umani più percettivo e affidabile della parola, fatto di sguardi, silenzi, gesti e messaggi ancora più sottili; è il modo in cui un essere umano nel suo intimo risponde al richiamo di un altro, quella silenziosa complicità che nel momento del pericolo dà alla muta domanda una risposta più inequivocabile di qualsiasi confessione o argomentazione, e il cui senso è semplicemente questo: io sono dalla tua parte, anch'io la penso così, condivido la tua preoccupazione, noi due siamo d'accordo.
 Sándor Márai

Sophia Loren

Non ho mai cercato di rimuovere i miei ricordi, neppure quelli più tristi. Non capisco le persone che si nascondono dal loro passato: ogni evento che hai vissuto ti aiuta ad essere la persona che sei oggi.
Sophia Loren

Il potere delle parole

"Le parole sono buone. Le parole sono cattive. Le parole offendono. Le parole chiedono scusa. Le parole bruciano. Le parole accarezzano. Le parole sono date, scambiate, offerte, vendute e inventate. Le parole sono assenti. Alcune parole ci succhiano, non ci mollano; sono come zecche: si annidano nei libri, nei giornali, nelle carte e nei cartelloni. Le parole consigliano, suggeriscono, insinuano, ordinano, impongono, segregano, eliminano. Sono melliflue o aspre. Il mondo gira sulle parole lubrificate con l’olio della pazienza. I cervelli sono pieni di parole che vivono in santa pace con le loro contrarie e nemiche. Per questo le persone fanno il contrario di quel che pensano, credendo di pensare quel che fanno."
José Saramago

Le cinema

Se tu l'avessi conosciuta quando l'avevo conosciuta io, era così bella. Era così bella da levarti il fiato. Era cosi piena di talento, così brillante,così sensuale. Immagina: ha scelto me tra mille uomini pronti a uccidere per lei. Eravamo tutt' e due sicuri che il nostro rapporto fosse perfetto, ma c'era qualcosa che mancava. Capisci? Cioè: l'amore richiede un equilibrio talmente perfetto. E' come il corpo umano: può succedere che tu hai tutte le vitamine e i minerali ma se c'è un minuscolo ingrediente che manca, come il sale per esempio, tu muori. 
- Vicky Cristina Barcelona, regia di Woody Allen 

mercoledì 2 settembre 2015

Cecilia Strada


E se voi avete diritto di chiamarli negri e clandestini, io mi prendo il diritto di chiamarvi ritals. e rospi, e cani da banchina. e carcamano, e guinea, e magnaspaghetti, e testa unta, e shitalian. perché è così che chiamavano noi italiani quando migravamo in cerca di futuro. palla di grasso e mafia-mann.
Dedicato a tutti gli squali: loro hanno perso la vita, ma voi avete perso ogni briciola di umanità

Cecilia Strada



Eyes wide shut

La vita continua. Fino a quando...non continua più.
( Eyes wide shut, regia di Stanley Kubrick)

martedì 1 settembre 2015

Baricco

Lui tornerà ad essere un estraneo dopo che avrete fuso le vostre vite in una sola, vi sarete confidati i segreti più nascosti e avrete abbattuto il muro di qualunque pudore. Sarete due estranei anche se conoscete il ritmo del vostro sonno, i vostri odori, le vostre abitudini. Due estranei che si conoscono meglio di chiunque altro e le cui vite non si incroceranno mai più se non per caso.
—  Alessandro Baricco

domenica 30 agosto 2015

Paolo Conte

Quei due sapevano a memoria dove volevano arrivare..
(Paolo Conte, Boogie)

Antonio Tabucchi

Per capire cos’è la saudade, dunque, niente di meglio che provarla direttamente. Il momento migliore è ovviamente il tramonto, che è l’ora canonica della saudade, ma si prestano bene anche certe sere di nebbia atlantica, quando sulla città scende un velo e si accendono i lampioni. Lì, da soli, guardando questo panorama davanti a voi, forse vi prenderà una sorta di struggimento. La vostra immaginazione, facendo uno sgambetto al tempo, vi farà pensare che una volta tornati a casa e alle vostre abitudini vi prenderà la nostalgia di un momento privilegiato della vostra vita in cui eravate in una bellissima e solitaria viuzza a guardare un panorama struggente. Ecco, il gioco è fatto: state avendo nostalgia del momento che state vivendo in questo momento. E’ una nostalgia al futuro. Avete sperimentato di persona la saudade.
-Antonio Tabucchi, Viaggi e altri viaggi


Anna Politkovskaja

Bisogna essere disposti a sopportare molto, anche in termini di difficoltà economica, per amore della libertà.
Anna Politkovskaja ( New York, 30 agosto 1958 – Mosca, 7 ottobre 2006)


venerdì 28 agosto 2015

Goethe


“Da dove siamo nati?
Dall’amore.
Come saremmo perduti?
Senza amore.
Cosa ci aiuta a superarci?
…L’amore.
Si può trovare anche l’amore?
Con amore.
Cosa abbrevia il pianto?
L’amore.
Cosa deve unirci sempre?
L’amore.”
— J.W. Goethe


Goethe


Potrei dire a quell'attimo:
Fermati dunque
sei così bello!
J W. Goethe, da "Faust, II, atto V"



mercoledì 26 agosto 2015

Alda Merini

Paura dei tuoi occhi,
di quel vertice puro
entro cui batte il pensiero,
paura del tuo sguardo
nascosto velluto d’algebra
col quale mi percorri,
paura delle tue mani
calamite leggere
che chiedono linfa,
paura dei tuoi ginocchi
che premono il mio grembo
e poi ancora paura
sempre sempre paura,
finché il mare sommerge
questa mia debole carne
e io giaccio sfinita
su te che diventi spiaggia
e io che divento onda
che tu percuoti e percuoti
con il tuo remo d’Amore.
 
Alda Merini 

Bertolucci


 La mia università è andare a cena ogni sera da Elsa Morante e Alberto Moravia con Pier Paolo Pasolini. 
Bernardo Bertolucci
(a suo padre che insisteva perché andasse all'università)

Rayuela

Allora le mie mani cercano di affondare nei tuoi capelli, carezzare lentamente la profondità dei tuoi capelli mentre ci baciamo come se avessimo la bocca piena di fiori o di pesci, di movimenti vivi, di fragranza oscura. E se ci mordiamo il dolore è dolce, se soffochiamo in un breve e terribile assorbire simultaneo del respiro, questa istantanea morte è bella. E c'è una sola saliva e un solo sapore di frutta matura, e io ti sento tremare stretta a me come una luna nell'acqua.

Julio Cortázar, Il gioco del mondo (Rayuela), 7

martedì 25 agosto 2015

Virginia Woolf

Non si può pensare bene, né amare bene, né dormire bene se non si è mangiato bene.
Virginia Woolf

Umberto Saba

«A mia moglie» di Umberto Saba

Tu sei come una giovane
una bianca pollastra.
Le si arruffano al vento
le piume, il collo china
per bere, e in terra raspa;
ma, nell’andare, ha il lento
tuo passo di regina,
ed incede sull’erba
pettoruta e superba.
È migliore del maschio.
È come sono tutte
le femmine di tutti
i sereni animali
che avvicinano a Dio,
Così, se l’occhio, se il giudizio mio
non m’inganna, fra queste hai le tue uguali,
e in nessun’altra donna.
Quando la sera assonna
le gallinelle,
mettono voci che ricordan quelle,
dolcissime, onde a volte dei tuoi mali
ti quereli, e non sai
che la tua voce ha la soave e triste
musica dei pollai.
Tu sei come una gravida
giovenca;
libera ancora e senza
gravezza, anzi festosa;
che, se la lisci, il collo
volge, ove tinge un rosa
tenero la tua carne.
se l’incontri e muggire
l’odi, tanto è quel suono
lamentoso, che l’erba
strappi, per farle un dono.
È così che il mio dono
t’offro quando sei triste.
Tu sei come una lunga
cagna, che sempre tanta
dolcezza ha negli occhi,
e ferocia nel cuore.
Ai tuoi piedi una santa
sembra, che d’un fervore
indomabile arda,
e così ti riguarda
come il suo Dio e Signore.
Quando in casa o per via
segue, a chi solo tenti
avvicinarsi, i denti
candidissimi scopre.
Ed il suo amore soffre
di gelosia.
Tu sei come la pavida
coniglia. Entro l’angusta
gabbia ritta al vederti
s’alza,
e verso te gli orecchi
alti protende e fermi;
che la crusca e i radicchi
tu le porti, di cui
priva in sé si rannicchia,
cerca gli angoli bui.
Chi potrebbe quel cibo
ritoglierle? chi il pelo
che si strappa di dosso,
per aggiungerlo al nido
dove poi partorire?
Chi mai farti soffrire?
Tu sei come la rondine
che torna in primavera.
Ma in autunno riparte;
e tu non hai quest’arte.
Tu questo hai della rondine:
le movenze leggere:
questo che a me, che mi sentiva ed era
vecchio, annunciavi un’altra primavera.
Tu sei come la provvida
formica. Di lei, quando
escono alla campagna,
parla al bimbo la nonna
che l’accompagna.
E così nella pecchia
ti ritrovo, ed in tutte
le femmine di tutti
i sereni animali
che avvicinano a Dio;
e in nessun’altra donna.


Nietzsche

L'uno cerca un ostetrico delle proprie idee, l'altro qualcuno cui egli possa recare aiuto: così nasce un buon dialogo.
Nietzsche
Al di là del bene e del male: IV, 136