domenica 31 gennaio 2021

Wislawa Szymborska

 La vita – è il solo modo per coprirsi di foglie, prendere fiato sulla sabbia, 

sollevarsi sulle ali; 

essere un cane, 

o carezzarlo sul suo pelo caldo;

 distinguere il dolore

 da tutto ciò che dolore non è;

 stare dentro gli eventi,

 dileguarsi nelle vedute,

 cercare il più piccolo errore.

 Un’occasione eccezionale 

per ricordare per un attimo 

di che si è parlato a luce spenta;

 e almeno per una volta inciampare 

in una pietra, bagnarsi in qualche pioggia, perdere le chiavi tra l’erba; 

e seguire con gli occhi 

una scintilla nel vento;

 e persistere 

nel non sapere

 qualcosa d’importante.


Wisława Szymborska



sabato 30 gennaio 2021

Anton Cechov

 "Non facciamo i ciarlatani e dichiariamo francamente che a questo mondo non si capisce nulla. Soltanto gli imbecilli e i ciarlatani sanno e comprendono tutto".

Anton Cechov, in una lettera del 9 giugno 1888



Franco Battiato

 "Fin da giovane, ho sempre avuto grandi sospetti verso quelli che se la prendono sempre con qualcun altro e mai guardano a se stessi."

- Franco Battiato


Costanza e i buoni propositi

 Tutto avrebbe pensato, ma non di fare la paleopatologa dopo la laurea in medicina. Non di vivere a Verona, così distante da Messina, la sua casa. Non di avere una figlia piccola a carico, la buffa Flora. Non di rintracciare il...


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giovedì 28 gennaio 2021

Gridalo

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Ciascuno di noi ha diritto a una zona cieca nella quale vivere, fare cose che non tutti devono sapere, e non perché si tratti di crimini o di gravi immoralità, ma perché ogni vita ha bisogno di uno spazio intimo.


L'intimo delle persone è bello da indagare, il privato no. L'intimo è il valore profondo, le scelte personali, i sentimenti sottratti alla luce pubblica ed espressi solo a chi merita.


[...] Così quando qualcuno si prende parti della nostra intimità per stenderla in piazza, dovremmo essere tutti d'accordo che si tratta di furto con scasso, di rapina a mano armata, di violenza, di abuso, e che come tale va punito. Invece stiamo andando nella direzione opposta; si nicchia, si lascia correre, e ci si diverte, perché la violazione dell'intimità altrui fa comodo a tutti: è una formidabile arma d'intimidazione e di ricatto che può essere usata sul vicino di casa, sul magistrato ingombrante, sul giornalista scomodo. Nel mondo del tutti contro tutti, infangare è ormai la regola e non più l'eccezione.


Gridalo, Roberto Saviano




mercoledì 27 gennaio 2021

Liliana Segre

 Da anni, ogni volta che mi sento chiedere: «Come è potuto accadere tutto questo?», rispondo con una sola parola, sempre la stessa.

Indifferenza.

Tutto comincia da quella parola. Gli orrori di ieri, di oggi e di domani fioriscono all’ombra di quella parola. Per questo ho voluto che fosse scritta nell’atrio del Memoriale della Shoah di Milano, quel binario 21 della Stazione Centrale da cui partirono tanti treni diretti ai campi di sterminio, incluso il mio.

La chiave per comprendere le ragioni del male è racchiusa in quelle cinque sillabe, perché quando credi che una cosa non ti tocchi, non ti riguardi, allora non c’è limite all’orrore.

- Liliana Segre, La memoria rende liberi




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lunedì 25 gennaio 2021

Amare è un' avvincente avventura dagli esiti incerti

 


La vita è bella

 Giosuè: “Perché i cani e gli ebrei non possono entrare, babbo?” 

Guido: “Eh, loro gli ebrei e i cani non ce li vogliono. Eh, ognuno fa quello che gli pare Giosuè, eh. Là c’è un negozio, là, c’è un ferramenta no, loro per esempio non fanno entrare gli spagnoli e i cavalli eh, eh… e coso là, c’è un farmacista no: ieri ero con un mio amico, un cinese che c’ha un canguro, dico “Si può entrare?”, dice “No, qui i cinesi e i canguri non ce li vogliamo”. Eh, gli sono antipatici oh, che ti devo dire oh?!”

 Giosuè: “Ma noi in libreria facciamo entrare tutti.” 

Guido: “No, da domani ce lo scriviamo anche noi, guarda! Chi ti è antipatico a te?”

 Giosuè: “I ragni. E a te?” 

Guido: “A me… i visigoti! E da domani ce lo scriviamo: “Vietato l’ingresso ai ragni e ai visigoti”. Oh! E mi hanno rotto le scatole ‘sti visigoti, basta eh!”


“La Vita è bella”, Roberto Benigni



Virginia Woolf

 Così si raccolgono, si sollevano, e ricadono, si raccolgono e ricadono ancora le onde in un giorno d'estate; e il mondo intero sempre più gravemente sembra che dica «è tutto», finché anche il cuore, che sta nel corpo disteso sulla spiaggia al sole, dice, è tutto. Non temere, dice il cuore. Non temere, dice il cuore, affidando il proprio fardello al mare, che sospira per tutte le pene, e riprende, e ricomincia, e si raccoglie, e ricade.


Virginia Woolf, La signora Dalloway, 1925



domenica 24 gennaio 2021

Quel che stavamo cercando

 In moltissimi si è pensato: ma che follìa di vita facevamo, prima?

La figura mitica della Pandemia porta nel ventre, tra le altre cose, questa epifania, pronunciata con una chiarezza destinata a non risparmiare nessuno. Essa dice che era una follìa andare a quei ritmi, disperdere così tanta attenzione e sguardo, smarrire qualsiasi intimità con se stessi, scambiarsi corpi nevroticamente senza fermarsi a contemplare il proprio, vedere molto fino a raggiungere una certa cecità, conoscere molto fino a non capire più nulla. Nel ralenti a cui ha costretto l’intero mondo, la Pandemia ha tirato fuori fotogrammi, dal film delle vite, che non si potevano vedere: spesso contenevano il volto dell’assassino, o il volo dell’angelo. E nella costrizione all’immobilità ha spalancato quarte dimensioni che si erano abbandonate.


Alessandro Baricco, Quel che stavamo cercando


Oceano Mare

 Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri. Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l’onestà, essere buoni, essere giusti. No. Sono i desideri che salvano. Sono l’unica cosa vera. Tu stai con loro, e ti salverai. Però troppo tardi l’ho capito. Se le dai tempo, alla vita, lei si rigira in un modo strano, inesorabile: e tu ti accorgi che a quel punto non puoi desiderare qualcosa senza farti del male. E’ lì che salta tutto, non c’è verso di scappare, più ti agiti più si ingarbuglia la rete, più ti ribelli più ti ferisci. Non se ne esce. Quando era troppo tardi, io ho iniziato a desiderare. Con tutta la forza che avevo. Mi sono fatta tanto di quel male che tu non puoi nemmeno immaginare.

Alessandro Baricco, Oceano Mare



Baricco

 Dove inizia la fine del mare? O addirittura: cosa diciamo quando diciamo: mare? Diciamo l'immenso mostro capace di divorare qualsiasi cosa, o quell'onda che ci schiuma intorno ai piedi? L'acqua che puoi tenere nel cavo della mano o l'abisso che nessuno può vedere? Diciamo tutto in una sola parola o in una sola parola tutto nascondiamo? Sto qui, a una passo dal mare, e neanche riesco a capire, lui, dov'è. Il mare. Il mare. ⠀

 - Oceano mare, A. Baricco



Silvia Avallone

 "Se c'è qualcosa che desideri, non difenderti. Non cercarti delle scuse per evitare di raggiungerla".


Da dove la vita è perfetta, Silvia Avallone



Medusa era una fanciulla

 "Questa raccolta di poesie è ispirata a lei, Medusa, e a tutte le donne streghe, seduttrici e sedotte, tradite e abbandonate, che in ogni epoca si sono confrontate con il dolore e hanno saputo reagire, ognuna a suo modo, con follia, sogno, violenza e poesia.

Così come la storia di Medusa si intreccia con quella di Perseo, allo stesso modo i miei versi femminili si rivolgono agli uomini che si riparano dietro agli specchi: cavalieri erranti nei labirinti, feroci predatori, creature troppo spesso assenti; che siano per loro oracoli, queste mie poesie, antidoti contro il narcisismo, incantesimi e nuove vie.
Medusa era una fanciulla… è mistero d’Amore, poesia di passione: metamorfosi incessante che trasforma spazio e tempo, rende labili i confini, dona occhi all’Eterno".
Rita Pilia


venerdì 22 gennaio 2021

Edvard Munch

 "La mia arte è in realtà una confessione fatta spontaneamente,un tentativo di chiarire a me stesso in che relazione sto con la vita. Fondamentalmente una specie di egoismo, ma non perdo la speranza che grazie ad essa riuscirò ad aiutare altri a vedere più chiaro."

Edvard Munch (Løten, 12 dicembre 1863 – Oslo, 23 gennaio 1944) 








Édouard Manet

 Ho passato tutta la vita a provare.

Édouard Manet (Parigi, 23 gennaio 1832 – Parigi, 30 aprile 1883)








Giorgio Gaber

Io non lo so
 se sia il destino
 oppure il caso 
ma in questi tempi 
così ostili e incerti
 mi prende l’innocente 
e un po’ ambizioso
 proposito di amarti.

Giorgio Gaber



Antonio Gramsci

 “Quando discuti con un avversario, prova a metterti nei suoi panni. Lo comprenderai meglio e forse finirai con l’accorgerti che ha un po’, o molto, di ragione. Ho seguito per qualche tempo questo consiglio dei saggi. Ma i panni dei miei avversari erano così sudici che ho concluso: è meglio essere ingiusto qualche volta che provare di nuovo questo schifo che fa svenire.”

— Antonio Gramsci, Odio gli indifferenti



giovedì 21 gennaio 2021

Stasera in tv

 Alle 21.20 su Rai3 andrà in onda in prima  visione assoluta "Il disertore",  film drammatico del 2020, diretto da Florian Gallenberger, basato sul romanzo postumo di Sigefried Lenz. 


Sigefried Lenz  scrisse il libro nel 1951 ma l’editore si rifiutò di pubblicarlo perché la storia era troppo controversa. Nel 2016, due anni dopo la morte dello scrittore, il romanzo è stato finalmente pubblicato.



Giorgio Gaber

 Il desiderio è la cosa più importante è un'attrazione un po’ incosciente è l'affiorare di una strana voce che all'improvviso ti seduce è una tensione che non riesci a controllare ti viene addosso non sai bene come e quando e prima di capire sta già crescendo. Il desiderio è il vero stimolo interiore è già un futuro che in silenzio stai sognando è l'unico motore che muove il mondo.


Giorgio Gaber, Il desiderio




Non insegnate ai bambini

 Giorgio Gaber  - Non insegnate ai bambini


Un bambino risponde “grazie” perché ha sentito che è il tuo modo di replicare a una gentilezza, non perché gli insegni a dirlo.


Un bambino si muove sicuro nello spazio quando è consapevole che tu non lo trattieni, ma che sei lì nel caso lui abbia bisogno di te.


Un bambino quando si fa male piange molto di più se percepisce la tua paura. 


Un bambino è un essere pensante, pieno di dignità, di orgoglio, di desiderio di autonomia, non sostituirti a lui, ricorda che la sua implicita richiesta è “aiutami a fare da solo”. 


Quando un bambino cade correndo e tu gli avevi appena detto di muoversi piano su quel terreno scivoloso, ha comunque bisogno di essere abbracciato e rassicurato; punirlo è un gesto crudele, purtroppo sono molte le madri che infieriscono in quei momenti. Avrai modo più tardi di spiegargli l’importanza del darti ascolto, soprattutto in situazioni che possono diventare pericolose. Lui capirà.


Un bambino non apre un libro perché riceve un’imposizione (quello è il modo più efficace per fargli detestare la lettura), ma perché è spinto dalla curiosità di capire cosa ci sia di tanto meraviglioso nell’oggetto che voi tenete sempre in mano con quell’aria soddisfatta. 


Un bambino crede nelle fate se ci credi anche tu. 


Un bambino ha fiducia nell’amore quando cresce in un esempio di amore, anche se la coppia con cui vive non è quella dei suoi genitori. L’ipocrisia dello stare insieme per i figli alleva esseri umani terrorizzati dai sentimenti. 


“Non sono nervosa, sei tu che mi rendi così” è una frase da non dire mai. Un bambino sempre attivo è nella maggior parte dei casi un bambino pieno di energia che deve trovare uno sfogo, non è un paziente da curare con dei farmaci; provate a portarlo il più possibile nella natura.


Un bambino troppo pulito non è un bambino felice. La terra, il fango, la sabbia, le pozzanghere, gli animali, la neve, sono tutti elementi con cui lui vuole e deve entrare in contatto. 


Un bambino  che si veste da solo abbinando il rosso, l’azzurro e il giallo, non è malvestito ma è un bambino che sceglie secondo i propri gusti.


Un bambino pone sempre tante domande, ricorda che le tue parole sono importanti; meglio un «questo non lo so» se davvero non sai rispondere; quando ti arrampichi sugli specchi lui lo capisce e ti trova anche un po’ ridicola.


Inutile indossare un sorriso sul volto per celare la malinconia, il bambino percepisce il dolore, lo legge, attraverso la sua lente sensibile, nella luce velata dei tuoi occhi. Quando gli arrivano segnali contrastanti, resta confuso, spaventato, spiegagli perché sei triste, lui è dalla tua parte.


Un bambino merita sempre la verità, anche quando è difficile, vale la pena trovare il modo giusto per raccontare con delicatezza quello che accade utilizzando un linguaggio che lui possa comprendere.


Quando la vita è complicata, il bambino lo percepisce, e ha un gran bisogno di sentirsi dire che non è colpa sua.


Il bambino adora la confidenza, ma vuole una madre non un’amica.


Un bambino è il più potente miracolo che possiamo ricevere in dono, onoriamolo con cura.






Giorgio Gaber

 Secondo me le donne quando ci scelgono non amano proprio noi, forse una proiezione, un sogno, un’immagine che hanno dentro. Ma quando ci lasciano siamo proprio noi quelli che non amano più.

Giorgio Gaber



Giorgio Gaber

 Quando saremo tutti scemi allo stesso modo la democrazia sarà perfetta.

Giorgio Gaber




Giorgio Gaber

 “Non è vero che il destino entra alla cieca nella nostra vita.

Io credo che entri dalla porta che noi stessi gli abbiamo spalancato".

 (Giorgio  Gaber)




mercoledì 20 gennaio 2021

George Orwell

 


George Orwell

 


Federico Fellini

 “Non ho molto da dire.

Credo di aver imparato molto poco in tutti questi anni: ho imparato che ci sono molte cose sconsiderate che puoi fare. E tra quei milioni una che è ancora più sconsiderata delle altre. E di solito fai quella.

Ho imparato che il blu e il nero insieme sono un cazzotto in un occhio.

Ho imparato che certi odori si fissano nella memoria, e quando li risenti è come se tutti quegli anni non fossero mai passati.

Ho imparato che il sabato è meglio della domenica.

Ho capito che chiunque ha qualcosa da raccontare, ma ho capito anche che l’odio per certe persone ti aiuta a vivere meglio.

Ho imparato che certe mattine saresti disposto a dare via un braccio pur di dormire alti cinque minuti.

Ho constatato che alcune città sono capaci di farti scordare anche come ti chiami.

Ho imparato che ci sono persone così esteticamente stupefacenti che emanano addirittura luce propria. Sembrano, non so… fosforescenti!

Ho capito che non c’è da preoccuparsi se a 40 anni non sai che fare della tua vita, se hai ancora una gran voglia di giocare. Forse sei l’unico che ha capito qualcosa.

Ho imparato che se ripeti una parola tante volte, all’improvviso perde di significato.

Ho imparato che a volte avresti talmente tanta voglia di fare l’amore con una determinata persona che glielo chiederesti in ginocchio.

Ho imparato che una sigaretta, specie se sei a terra, può addirittura salvarti la vita.

Ho imparato che non c’è cosa più inebriante che impuntarti sulla tua scelta. E poi sbagliare.

Ho imparato che il conforto degli amici a volte può essere crudele.

Ho imparato che la voce di Frank Sinatra è uno dei motivi per stare al mondo. E la Heineken è l’altro.

Ho imparato che il sale si mette prima che l’acqua cominci a bollire.

Ho capito che certe regole sono fatte per andarci contro.

Mi sono accorto che non c’è cosa più divertente che dare ragione a un idiota. E dentro ridere.

Ho scoperto che con gli anni i tuoi errori e i tuoi rimpianti impari ad amarli come figli.

Ho imparato che la nostalgia ha lo stesso sapore della cioccolata bollente.

Ho imparato che i film di Ingmar Bergman non sono solo capolavori: sono lezioni di vita.

Ho capito che niente è più bello che alzarsi la notte mentre tutti gli altri dormono e girovagare in solitudine come un cane tra i rifiuti, alla ricerca di una qualsiasi sensazione appagante.

Ho imparato che se ti chiedono di fare cinque cose e all’ultimo momento ne aggiungono due, tu inevitabilmente dimentichi le prime tre.

Ho imparato che certa gente ha la testa solo per separare le orecchie.

Ho imparato che la tua camicia preferita attira il sugo in modo micidiale.

Ho imparato che non c’è cosa più bella che svegliarsi una mattina senza sapere che ore sono, senza riconoscere la stanza e soprattutto senza ricordare come ci sei arrivato.

Ma soprattutto ho imparato che i giorni veramente importanti nella vita di una persona sono cinque o sei in tutto.

Tutti gli altri fanno solo volume.

Così fra sessant’anni non ti ricorderai il giorno della tua laurea, o quello in cui hai vinto un Oscar.

Ti ricorderai quella sera in cui tu e i tuoi amici, quelli veri, avete fumato 10 sigarette a testa e ubriachi persi avete cantato per strada a squarciagola fradici di pioggia.

Quelli sono i momenti in cui la vita davvero batte più forte.

P.S.: Però, in fondo, qualcosa l’ho imparato.”

(Federico Fellini)



Amanda Gorman

 "Abbiamo visto una forza che frantumerebbe la nostra nazione piuttosto che condividerla,

distruggerebbe il nostro paese se significasse ostacolare la democrazia.

E questo sforzo ha quasi avuto successo.

Ma se la democrazia può essere periodicamente ostacolata,

essa non può mai essere permanentemente sconfitta.

In questa verità, in questa fede crediamo.

Perché mentre poniamo i nostri occhi sul futuro,

la Storia pone i suoi occhi su di noi".

- Amanda Gorman




martedì 19 gennaio 2021

Ettore Scola

 “Appartengo a un mondo in cui il lettino dell’analista aveva sede dal barbiere e alle nevrosi si rispondeva con la passione.”

Ettore Scola, (Trevico, 10 maggio 1931 – Roma , 19 gennaio 2016)



Ettore Scola

 “T’amo amore! Tu m’ami amore?”

- “Io t’amo come un pazzo!”

- “[…] Orè puoi fare tutto di me! Chiedimi tutto!

- “Adelaide, domenica prossima vota comunista”.


Monica Vitti, Marcello Mastroianni  nel film "Dramma della gelosia (tutti i particolari in cronaca)", regia di Ettore Scola, 1970



Ennio Flaiano, Diario notturno

 


Tiziano Ferro

 "Le parole hanno un peso e certe ferite resistono nel tempo. L’apologia dell’odio non è un reato che dovrebbe poter cadere in prescrizione. Ma in questo paese una legge contro l’odio non c’è. Quindi: bulli e odiatori italiani tranquilli, siete liberi! Io intanto aspetto tempi migliori, nei quali le parole magari un giorno avranno un peso".

Tiziano Ferro

#lagentilezzarendebelli



Consigli di bellezza

 «Non ho fatto né iniezioni né interventi di chirurgia plastica.Vi do un segreto di bellezza: non sprecate il vostro tempo ad abbattere gli altri. 

Provate ad essere più gentili e positivi con le persone che vi circondano: questo vi manterrà giovani e belli».

- Jennifer Lopez 

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#lagentilezzarendebelli




lunedì 18 gennaio 2021

Edgar Allan Poe

 


Paolo Borsellino

 A fine mese, quando ricevo lo stipendio, faccio l’esame di coscienza e mi chiedo se me lo sono guadagnato.

[...]

Non sono né un eroe né un Kamikaze, ma una persona come tante altre. Temo la fine perché la vedo come una cosa misteriosa, non so quello che succederà nell’aldilà. Ma l’importante è che sia il coraggio a prendere il sopravvento… Se non fosse per il dolore di lasciare la mia famiglia, potrei anche morire sereno.

- Paolo Borsellino (Palermo, 19 gennaio 1940 – Palermo, 19 luglio 1992)



Renato Guttuso

 "Anche se dipingo una mela, c’è la Sicilia".


Renato Guttuso(Bagheria, 26 dicembre 1911 – Roma, 18 gennaio 1987)