giovedì 29 febbraio 2024

Tiziano Terzani

 "Per difendersi non c'è bisogno di offendere. Per proteggersi non c'è bisogno di ammazzare." 


Tiziano Terzani , "Lettere contro la guerra"




mercoledì 28 febbraio 2024

Altan

 《Anno bisestile: una giornataccia in più del solito》.


Francesco Tullio Altan




domenica 25 febbraio 2024

Sandro Pertini

 《Alla più perfetta delle dittature preferirò sempre la più imperfetta delle democrazie》.

Sandro Pertini



Renoir

 Per fare questo disegno ci ho messo cinque minuti, ma ci sono voluti sessant’anni per arrivarci.


(Pierre Auguste Renoir)


"Tramonto sul mare", 1879



L' uomo è l' immagine dei suoi pensieri

 《L’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni. Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento》.

Sergio Mattarella



Alessandro Baricco

 «C’è da rimanere secchi dalla gratitudine e dalla consolazione. Voglia questo istante non abbandonarmi mai, e diventare parte di me, vita contro la morte, sangue sotto la pelle.»


Alessandro Baricco,  Abel



sabato 17 febbraio 2024

Michelangelo

 "Assai acquista chi perdendo impara.” 


—  Michelangelo Buonarroti, madr. 116, v. 13 Rime




Beppe Fenoglio

 La bocca socchiusa, le braccia abbandonate lungo i fianchi, Milton guardava la villa di Fulvia, solitaria sulla collina che degradava sulla città di Alba. 

Il cuore non gli batteva, anzi sembrava latitante dentro il suo corpo.

Ecco i quattro ciliegi che fiancheggiavano il vialetto oltre il cancello appena accostato, ecco i due faggi che svettavano di molto oltre il tetto scuro e lucido. I muri erano sempre candidi, senza macchie nè fumosità, non stinti dalle violente piogge degli ultimi giorni. Tutte le finestre erano chiuse, a catenella, visibilmente da molto tempo.

"Quando la rivedrò? Prima della fine della guerra è impossibile. Non è nemmeno augurabile. Ma il giorno stesso che la guerra finisce correrò a Torino a cercarla. E' lontana da me esattamente quanto la nostra vittoria".

- Beppe Fenoglio, Una questione privata



Beppe Fenoglio

 "Vedi, l'angoscia è la categoria del possibile. Quindi è infuturamento, si compone di miriadi di possibilità, di aperture sul futuro. Da una parte l'angoscia, è vero, ti ributta sul tuo essere, e te ne viene amarezza, ma d'altra parte essa è il necessario "sprung", cioè salto verso il futuro..."


- Beppe Fenoglio, Il partigiano Johnny



martedì 13 febbraio 2024

Umberto Eco

 “Ritengo sia possibile indicare una lista di caratteristiche tipiche di quello che vorrei chiamare… il ‘fascismo eterno’. 

È ancora intorno a noi, talvolta in abiti civili. Sarebbe così confortevole, per noi, se qualcuno si affacciasse sulla scena del mondo e dicesse: ‘Voglio riaprire Auschwitz, voglio che le camicie nere sfilino ancora in parata sulle piazze italiane!’.

 Ahimè, la vita non è così facile. …Il fascismo può ancora tornare sotto le spoglie più innocenti. Il nostro dovere è di smascherarlo e di puntare l’indice su ognuna delle sue nuove forme – ogni giorno, in ogni parte del mondo”.


Umberto Eco,  Il fascismo eterno



sabato 10 febbraio 2024

Boris Pasternak

 "E' bene quando una persona contraddice le nostre aspettative, quando è diversa dall'immagine che ce ne siamo fatta. Appartenere a un tipo significa la fine dell'uomo, la sua condanna. Se non si sa, invece, come catalogarlo, se sfugge a una definizione, è già in gran parte un uomo vivo, libero da se stesso, con  un granello in sé di assoluto".

- Boris Pasternak




Bertolt Brecht

 La prima occhiata dalla finestra la mattina


Il vecchio libro ritrovato


Volti pieni di entusiasmo


Neve, il volgere delle stagioni


Il quotidiano


Il cane



La dialettica


Fare la doccia, nuotare


Musica antica


Scarpe comode


Comprendere


Musica nuova


Scrivere, piantare


Viaggiare


Cantare


Essere cordiale.


Bertolt Brecht, Piaceri




Bertolt Brecht

 "E - vi preghiamo- quello che succede ogni giorno non trovatelo naturale. Di nulla sia detto : "è naturale" in questi tempi di sanguinoso smarrimento, ordinato disordine, pianificato arbitrio, disumana umanità, così che nulla valga come cosa immutabile".


Bertolt Brecht ,  "L' eccezione e la regola"



Bertolt Brecht

 “Quando l'ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa dovere.”


—  Bertolt Brecht 

 (Augsburg, 10 febbraio 1898 – Berlino , 14 agosto 1956)



giovedì 8 febbraio 2024

Alessandro Baricco

 «Lo sa come si fa a riconoscere se qualcuno ti ama? Ti ama veramente, dico.» 

«Non ci ho mai pensato.»

«Io si.» 

«E ha trovato una risposta?» 

«Credo che sia una cosa che ha a che vedere con l’aspettare. Se è in grado di aspettarti, ti ama.

(Alessandro Baricco,Questa storia)




Giuseppe Ungaretti

 "Vedremo il nostro amore reclinarsi


come sera".


— Giuseppe Ungaretti, verso estratto da "Giugno"



Giuseppe Ungaretti (Alessandria d'Egitto, 8 febbraio 1888 – Milano, 1º giugno 1970)

 Quando un giorno ti lascia 

pensi all'altro che spunta.

E' sempre pieno di promesse il nascere 

sebbene sia straziante. 

E l'esperienza di ogni giorno insegni 

che nel legarsi, sciogliere o durare, 

non sono i giorni se non vago fumo.


-Giuseppe Ungaretti, Il taccuino del vecchio




mercoledì 7 febbraio 2024

Giovanni Allevi

 «Quando tutto crolla e resta in piedi solo l’essenziale, il giudizio che riceviamo dall’esterno non conta più. Io sono quel che sono, noi siamo quel che siamo. Eppure sento che in me c’è qualcosa che permane ed è ragionevole pensare che permarrà in eterno. Io sono quel che sono, voglio andare fino in fondo a questo pensiero. Se le cose stanno così, cosa mai sarà il giudizio dell’esterno.


Voglio accettare il nuovo Giovanni. Vado? (Si toglie il berretto) Com’è liberatorio essere se stessi. Per onorare la vostra attenzione, per dare forza e speranza alle tante persone che come me stanno ancora lottando, suonerò di nuovo il pianoforte davanti al pubblico. Attenzione però, ho due vertebre fratturate. E tremore e formicolio alle dita, nome tecnico: neuropatia. Però, però, non potendo più contare sul mio corpo, suonerò con tutta l’anima»


Giovanni Allevi



martedì 6 febbraio 2024

Francois Truffaut

 Hai risposto bene?

Non mi hanno interrogato.

Dovevi chiederlo tu, farti notare. Questo è il segreto del successo: nella vita bisogna sempre avere iniziativa.

Julien Doinel (Albert Rémy) e Antoine Doinel (Jean-Pierre Léaud) ne "I 400 colpi", 1959




Francois Truffaut

 Tre film al giorno, tre libri alla settimana, dei dischi di grande musica faranno la mia felicità fino alla mia morte.

(François Truffaut)




Francois Truffaut

 Fare un film significa migliorare la vita, sistemarla a modo proprio, significa prolungare i giochi dell'infanzia. 

(François Truffaut)




Francois Truffaut

 Il loro primo bacio durò tutta la notte...


(Da "Jules et Jim", film del 1962 diretto da Francois Truffaut)




Francois Truffaut

 "Tieni presente un fatto basilare: le donne pensano all'amore in una maniera più universale degli uomini".

(Brigitte Fossey a Charles Denner ne "L'uomo che amava le donne", regia Francois Truffaut 1977)



Gustav Klimt

 Nessun settore della vita è tanto esiguo e insignificante da non offrire spazio alle aspirazioni artistiche.

- Gustav Klimt




domenica 4 febbraio 2024

Film stasera in tv

 Alle 21.10 su Rai Storia sarà trasmesso "Il caso Mattei", film del 1972 diretto da Francesco Rosi e dedicato alla figura di Enrico Mattei, presidente dell'Eni, morto in un incidente aereo il 27 ottobre 1962.


 Premi e riconoscimenti:

 Grand Prix per il miglior film al 25º Festival di Cannes ex aequo con La classe operaia va in paradiso di Elio Petri. 


Nello stesso festival Gian Maria Volonté, protagonista di entrambi i film, ebbe una menzione speciale.



Jacques Prevert

 Mille anni e poi mille

Non possono bastare
Per dire
La microeternità
Di quando m'hai baciato
Di quando t'ho baciata
Un mattino nella luce dell'inverno
Al Parc Montsouris a Parigi
A Parigi
Sulla terra
Sulla terra che è un astro.
Jacques Prevert, Il giardino.



Jacques Prevert

 "Abbiamo voluto cambiare il mondo

e ci siam ritrovati con la vita disfatta
ma la notte è stata bella
chi dice che l’amore è a perdere
ha già perso l’amore."
Jacques Prévert, “Spectacles”, 1951



Jacques Prevert

"Ogni giorno è anniversario della tua vita.”
—JacquesPrévert

Jacques Prévert a Saint-Paul-de-Vence, 1963.



Jacques Prevert

 E i bicchieri erano vuoti

e la bottiglia in pezzi
E il letto spalancato
e la porta sprangata
E tutte le stelle di vetro
della bellezza e della gioia
risplendevano nella polvere
della camera spazzata male
Ed io ubriaco morto
ero un fuoco di gioia
e tu ubriaca viva
nuda nelle mie braccia
Fiesta, di Jacques Prevert



Jacques Prevert

 L’amore è chiaro come il giorno

l’amore è semplice come il buongiorno
l’amore è nudo come la mano
ma è il tuo amore il mio amore
perché parlare di grande amore
perché cantare alla grande vita?
Il nostro amore è felice di vivere
e ciò gli basta
E’ vero l’amore è molto felice
e anche un po’ troppo… può darsi
e quando chiudi la porta,
sogna di andarsene dalla finestra
Se il nostro amore voleva partire
facevamo di tutto per farlo restare
che cosa sarebbe senza di lui la vita
un valzer lento senza la musica
un bambino che non ride mai
un romanzo che nessuno legge
la meccanica della noia
senza amore né vita!
Semplice come il buongiorno, Jacques Prévert

Jacques Prevert

 Pater noster , Jacques Prévert



Jacques Prevert

 Lasciate entrare il cane coperto di fango, si può lavare il cane e si può lavare il fango.Ma quelli che non amano nè il cane nè il fango quelli no, non si possono lavare.

- Jacques Prevert


sabato 3 febbraio 2024

Le cinema'

 Stasera su RAI Storia alle 21.10 sarà trasmesso "Rocco e i suoi fratelli", film del 1960 diretto da Luchino Visconti e ispirato ai racconti de "Il ponte della Ghisolfa" di Giovanni Testori.


Con Claudia Cardinale , Alain Delon , Roger Hanin , Katina Paxinou , Annie Girardot , Renato Salvatori , Alessandra Panaro , Claudia Mori , Corrado Pani.


Simone Weil

 Nessuno ha amore più grande di colui che sa rispettare la libertà dell'altro.

— Simone Weil (Parigi, 3 febbraio 1909 – Ashford, 24 agosto 1943)


Simone Weil

 “Non lasciarti imprigionare da nessun affetto. Preserva la tua solitudine. Il giorno, se mai esso verrà, in cui ti fosse dato un vero affetto, non ci sarebbe opposizione fra la solitudine intima e l’amicizia; anzi, tu potrai riconoscerla proprio a quel segno infallibile. La solitudine è il crogiolo dell’amore. E’ la prova per la quale passano, a livelli diversi, lo sposo, l’amico, il mistico. Essa non è sterile ripiegamento, ma realizzazione della costante novità del desiderio: desiderio dell’altro, desiderio di aprire all’altro quella parte di noi stessi che sfugge al nostro stesso sguardo, a quest’altro che ci è più intimo di noi stessi. Essa è fedeltà al desiderio unico la cui realizzazione non è possibile che nell’invincibile speranza che ne costituisce la forza e che, di supplica in supplica, ci conduce al cuore invisibile del mondo.”

— Simone Weil



Simone Weil

 Prima ancora di metterci in ascolto dobbiamo saper fare silenzio dentro di noi, far tacere le tante parole che giudicano, che stigmatizzano, che interpretano, che a tutti i costi vogliono trovare soluzioni veloci. Le parole che presumono di aver già capito senza prima aver affiancato, condiviso, amato. Solo da questo silenzio può nascere l’ascolto, un silenzio che è spazio, apertura all’altro. Un silenzio che ci permette di cogliere verità che altrimenti resterebbero celate per sempre. Solo allora capiremo che ascoltare non è solo porgere l’orecchio ma aprirci al mondo che ci circonda.


Simone Weil



Simone Weil

 Così è l’amore umano. Si ama solo ciò che si può mangiare. Quando qualcosa cessa di essere commestibile, non lo si ama più e lo si lascia a chiunque può a sua volta trovarvi un alimento. Noi non amiamo un essere umano in quanto fame ma in quanto nutrimento. Amiamo da cannibali. […] Gli esseri amati, con la loro presenza, le loro parole, le loro lettere ci apportano conforto, energia, uno stimolo. Hanno su di noi lo stesso effetto di un buon pasto dopo una giornata spossante di lavoro. Li amiamo dunque come nutrimento. Si tratta proprio di un amore da antropofagi.


Simone Weil
 


Ferzan Ozpetek

 Ho imparato che è meglio una scia bruciante,

anche se lascia una cicatrice: 
meglio l’incendio che un cuore d’inverno.
—  Ferzan Ozpetek 



Ferzan Ozpetek

 “ C'è un che di masochistico nell'amore, quando pensi di non meritartelo davvero. È qualcosa che credo abbia origini remote. Se cresci senza nessuno che ti dica che sei bello o che sei bravo, senza una parola di conforto che ti rassicuri dandoti il tuo posto al sole nel mondo, niente sarà mai abbastanza per ripagarti di quel silenzio. Dentro resterai sempre un bambino affamato di gentilezza, che si sente brutto, incapace e manchevole, qualsiasi cosa accada. E non importa se, nel frattempo, sei diventato la più bella delle creature.”

- Ferzan Ozpetek, "Sei la mia vita"



Ferzan Ozpetek

 “Amore. Che cos’ho imparato sull’amore? Quello che ho imparato sull’amore è che l’amore esiste. O forse, più semplicemente, quello che ho imparato e imparo sull’amore è quello che racconto nei miei film, in tutti i miei film. E cioè che non dimentichiamo mai le persone che abbiamo amato, perché rimangono sempre con noi; qualcosa le lega a noi in modo indissolubile, anche se non ci sono più.

Ho imparato che ci sono amori impossibili, amori incompiuti, amori che potevano essere e non sono stati. Ho imparato che è meglio una scia bruciante, anche se lascia una cicatrice: meglio l’incendio che un cuore d’inverno. Ho imparato, e in questo ha ragione mia madre, che è possibile amare due persone contemporaneamente. A volte succede: ed è inutile resistere, negare, o combattere.
Ho imparato che l’amore non è solo sesso: è molto, molto di più. Ho imparato che l’amore non sa né leggere né scrivere. Che nei sentimenti siamo guidati da leggi misteriose, forse il destino o forse un miraggio, comunque qualcosa di imperscrutabile e inspiegabile. Perché, in fondo, non esiste mai un motivo per cui ti innamori. Succede e basta. È un entrare nel mistero: bisogna superare il confine, varcare la soglia. E cercare di rimanerci, in questo mistero, il più a lungo possibile.”
Ferzan Ozpetek - Rosso Istanbul


Ferzan Ozpetek

 Per quella parte di te che mi manca e che non potrò mai avere, per tutte le volte che mi hai detto non posso ma anche per tutte quelle che mi hai detto ritornerò. Sempre in attesa, posso chiamare la mia pazienza amore?

Michele (Stefano Accorsi) in "Le fate ignoranti" di Ferzan Ozpetek (2001)


Ferzan Ozpetek

 

“Gli amori impossibili non finiscono mai. Sono quelli che durano per sempre.”
— La Nonna (Ilaria Occhini) in “Mine vaganti” di Ferzan Ozpetek



Ferzan Ozpetek

 

“Le fate ignoranti sono quelle che incontriamo e
non riconosciamo ma che ci cambiano la vita.
Non sono quelle delle fiabe, perchè loro qualche bugia la dicono.
Sono ignoranti, esplicite, anche pesanti a volte,
ma non mentono sui sentimenti.
Le fate ignoranti sono tutti quelli che vivono allo scoperto,
che vivono i propri sentimenti
e non hanno paura di manifestarli.
Sono le persone che parlano senza peli sulla lingua,
che vivono le proprie contraddizioni e che ignorano le strategie.
Spesso passano per “ignoranti”, perché sembrano cafone
e invadenti per la loro mancanza di buone maniere,
ma sono anche molto spesso delle “fate”
perché capaci di compiere il “miracolo” di travolgerci,
costringendoci a dare una svolta alla nostra vita.”
— Ferzan Ozpetek



Ferzan Ozpetek

 Non farti mai dire dagli altri chi devi amare, e chi devi odiare. 

Sbaglia per conto tuo, sempre...

(Dal film "Mine vaganti", di Ferzan Ozpetek)


giovedì 1 febbraio 2024

Andrea Purgatori

 «Il mestiere di conduttore e di sceneggiatore sono la stessa cosa. Ad Atlantide non improvviso nulla, è tutto scritto nel copione. Devo essere convinto di quello che dico e devo stare attento alle parole. Devo essere preciso» .

- Andrea Purgatori (Roma, 1º febbraio 1953 – Roma, 19 luglio 2023)


Wisława Szymborska

 Leggere è il gioco più bello che l’umanità abbia inventato.

(Wisława Szymborska)

Photo by Antoni Arissa



Wislawa Szymborska

 Morire quanto necessario, senza eccedere.

Rinascere quanto occorre da ciò che si è salvato.

(Wisława Szymborska)





Wislawa Szymborska

 Conosciamo noi stessi solo fin dove


siamo stati messi alla prova.


Ve lo dico


dal mio cuore sconosciuto.


Wislawa Szymborska




Wislawa Szymborska

 Si stupirebbero molto,

se mai sapessero stupirsi,

che da qualche parte esistono motivi di stupore.

Wislawa Szymborska




Wislawa Szymborska

 Deve pur esserci un’uscita,

è più che certo.

Ma non tu la cerchi,

è lei che ti cerca,

è lei fin dall’inizio

che ti insegue,

e il labirinto

altro non è

se non la tua, finché è possibile,

la tua, finché è tua,

fuga, fuga .


Wisława Szymborska