"Quel che molta gente definisce amare consiste nello scegliere una donna e sposarla. La scelgono, te lo giuro, li ho visti. Come se si potesse scegliere in amore, come se non fosse un fulmine che ti spezza le ossa e ti lascia lungo disteso in mezzo al cortile. Tu dirai che la scelgono perché-la-amano, io invece credo che avvenga tutto all’aicsevor. Beatrice non la si sceglie, Giulietta non la si sceglie. Tu non scegli la pioggia che t’inzupperà le ossa all’uscita di un concerto”.
- Julio Cortázar, Il gioco del mondo
(Rayuela)
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venerdì 24 aprile 2020
lunedì 12 novembre 2018
Julio Cortàzar
Como si se pudiese elegir en el amor, como si no fuera un rayo que te parte los huesos y te deja estaqueado en la mitad del patio....
- Julio Cortàzar
- Julio Cortàzar
domenica 4 novembre 2018
Julio Cortázar
Mi tormenta il tuo amore che non mi serve da ponte perché un ponte non si regge da un solo lato.
Julio Cortázar, Il gioco del mondo
Julio Cortázar, Il gioco del mondo
mercoledì 18 luglio 2018
Julio Cortàzar
Vedi
Niente è serio e degno di essere ascoltato,
ci siamo fatti giocando tutto il male necessario
vedi, non è una lettera, questa,
ci siamo dati quel miele della notte, il caffè,
il piacere prono, le sigarette torbide
quando nel soffitto trema la luce dell'alba,
vedi
io continuo a pensare a te,
non ti scrivo, d'improvviso guardo il cielo, quella nuvola di passaggio
e forse tu nel tuo lungomare guarderai una nuvola
e quella è la mia lettera, qualcosa che scorre indecifrabile e pioggia.
Ci siamo fatti giocando tutto il male necessario
il tempo deposita il resto, i piccoli orsi
dormono accanto a uno scoiattolo sfrondato.
Niente è serio e degno di essere ascoltato,
ci siamo fatti giocando tutto il male necessario
vedi, non è una lettera, questa,
ci siamo dati quel miele della notte, il caffè,
il piacere prono, le sigarette torbide
quando nel soffitto trema la luce dell'alba,
vedi
io continuo a pensare a te,
non ti scrivo, d'improvviso guardo il cielo, quella nuvola di passaggio
e forse tu nel tuo lungomare guarderai una nuvola
e quella è la mia lettera, qualcosa che scorre indecifrabile e pioggia.
Ci siamo fatti giocando tutto il male necessario
il tempo deposita il resto, i piccoli orsi
dormono accanto a uno scoiattolo sfrondato.
— Julio Cortázar, Blues for Maggie
sabato 19 maggio 2018
Bestiario
Lo so.
Tutti siamo convinti che esiste un'unica inconfondibile realtà e tutto il resto è noia, fobia, magari allucinazione.
Ma siamo umani, sbagliare è normale, perseverare è inutile.
Esiste l'altro, esistono più realtà,
tante quante l'universo può contenere…
Siamo realisti, esiste l'impossibile, davvero.
martedì 8 maggio 2018
Il gioco del mondo
Perché il mondo non ha nessuna importanza se non si ha la forza di continuare a scegliere qualcosa che valga la pena e se si è in ordine come un cassetto..
Julio Cortázar, Rayuela, Il gioco del mondo, Dall'altra parte - cap. 32
Julio Cortázar, Rayuela, Il gioco del mondo, Dall'altra parte - cap. 32
sabato 30 dicembre 2017
Julio Cortázar
Non rinuncio a niente.
Semplicemente faccio ciò che posso perché le cose rinuncino a me.
Julio Cortázar
lunedì 18 settembre 2017
Rayuela
Non eravamo innamorati, facevamo l’amore con un virtuosismo distaccato e critico, ma poi cadevamo in terribili silenzi e la spuma dei bicchieri di birra diventava come la stoppa, si intiepidiva e si restringeva mentre ci guardavamo e sentivamo che quello era il tempo.
- Julio Cortazar, Rayuela
- Julio Cortazar, Rayuela
lunedì 11 settembre 2017
Cortázar
"Ti ho guardata tanto, sapendo che ti saresti svegliata e stupita come sempre, che non avresti capito niente, né la tenda segreta né il mio modo di guardarti, e che insieme avremmo iniziato come sempre il nuovo giorno, sorridendoci.”
— J. Cortázar, Gli autonauti della cosmostrada
— J. Cortázar, Gli autonauti della cosmostrada
giovedì 20 luglio 2017
Julio Cortàzar
Come se si potesse scegliere in amore, come se non fosse un fulmine che ti spezza le ossa.
sabato 27 maggio 2017
Julio Cortàzar
E dopo aver fatto tutto quello che fanno, si alzano, si lavano, si mettono il talco, si profumano, si pettinano, si vestono, e così progressivamente tornano a essere ciò che non sono.
mercoledì 26 aprile 2017
Il gioco del mondo
"Oh amore mio, mi manchi, mi fai male nella pelle, nella gola, ogni volta che respiro è come se il vuoto mi entrasse nel petto dove tu non ci sei più."
— Julio Cortázar, Rayuela, Il gioco del mondo
domenica 12 marzo 2017
Julio Cortàzar
"Il mattino è la lavagna nella quale t’invento e ti disegno,
pronto a cancellarti"
— Julio Cortázar, versi tratti da "Ti amo"
pronto a cancellarti"
— Julio Cortázar, versi tratti da "Ti amo"
domenica 26 febbraio 2017
Julio COtàzar
Pensa a questo: quando ti regalano un orologio, ti regalano un piccolo inferno fiorito, una catena di rose, una cella d’aria. Non ti danno soltanto l’orologio, tanti, tanti auguri e speriamo che duri perché è di buona marca, svizzero con àncora di rubini; non ti regalano soltanto questo minuscolo scalpellino che ti legherai al polso e che andrà a spasso con te. Ti regalano - non lo sanno, il terribile è che non lo sanno -, ti regalano un altro frammento fragile e precario di te stesso, qualcosa che è tuo ma che non è il tuo corpo, che devi legare al tuo corpo con il suo cinghino simile a un braccetto disperatamente aggrappato al tuo polso. Ti regalano la necessità di continuare a caricarlo tutti i giorni, l’obbligo di caricarlo se vuoi che continui ad essere un orologio; ti regalano l’ossessione di controllare l’ora esatta nelle vetrine dei gioiellieri, alla radio, al telefono. Ti regalano la paura di perderlo, che te lo rubino, che ti cada per terra e che si rompa. Ti regalano la sua marca, e la certezza che è una marca migliore delle altre, ti regalano la tendenza a fare il confronto fra il tuo orologio e gli altri orologi. Non ti regalano un orologio, sei tu che sei regalato, sei il regalo per il compleanno dell’orologio.
martedì 14 febbraio 2017
lunedì 30 gennaio 2017
Julio Cortàzar
“Ma certo - disse Oliveira - Chi te lo nega? ma quel che non capiamo è per quale ragione deve capitare così, per quale ragione noi siamo qui e fuori sta piovendo. L’assurdo non sono le cose, l’assurdo è che le cose siano lì e noi le si senta assurde. A me sfugge la relazione fra me e quel che mi sta capitando in questo momento. Non ti nego che mi stia capitando. Altroché, mi capita. E questo è l’assurdo”.
Julio Cortàzar, “Il gioco del mondo”
giovedì 29 dicembre 2016
Cortazar
Voglio proporle un abbraccio, uno forte, duraturo, fino a che tutto ci faccia male. Alla fine sarà meglio che mi dolga il corpo per volerla, e non che mi faccia male l’anima per la sua mancanza.
- Julio Cortazar
- Julio Cortazar
sabato 12 novembre 2016
domenica 23 ottobre 2016
Cortàzar
Riprendo a mentire con grazia,
mi chino rispettoso allo specchio
che riflette il mio collo e la cravatta.
Credo d’essere questo signore che esce
tutti i giorni alle nove.
mi chino rispettoso allo specchio
che riflette il mio collo e la cravatta.
Credo d’essere questo signore che esce
tutti i giorni alle nove.
Gli dei sono morti uno a uno in lunghe file
di carta e cartone.
Niente mi manca, neppure tu
mi manchi. Sento un buco, però è facile
un tamburo: pelle ai due lati.
A volte torni la sera, quando leggo
cose che tranquillizzano: bollettini,
il dollaro e la sterlina, i dibattiti
delle Nazioni Unite. Mi sembra
di carta e cartone.
Niente mi manca, neppure tu
mi manchi. Sento un buco, però è facile
un tamburo: pelle ai due lati.
A volte torni la sera, quando leggo
cose che tranquillizzano: bollettini,
il dollaro e la sterlina, i dibattiti
delle Nazioni Unite. Mi sembra
che la tua mano mi pettina. Non sento la tua mancanza!
Solo cose minute all’improvviso mi mancano
e vorrei ricercarle: la contentezza
e il sorriso, questo animaletto furtivo
che ormai non vive più fra le mie labbra.
Solo cose minute all’improvviso mi mancano
e vorrei ricercarle: la contentezza
e il sorriso, questo animaletto furtivo
che ormai non vive più fra le mie labbra.
Julio Cortàzar
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