"Cominciamo con un’allegoria. Una nave che solca i mari. Ad ogni porto qualcuno scende e qualcuno sale in questa nave. Se sulla nave non ci fosse qualcuno che spiega a chi sale come ci si comporta a bordo ma anche altre cose, come si guarda il cielo, come si cercano le stelle, la nave affonderebbe dopo tre giorni. Il capitano della nave è l’insegnante.
sabato 9 settembre 2023
Roberto Vecchioni
Buon compleanno a...
"A me dispiace da matti avere 90 anni e sapere che ho pochi anni ancora davanti, anche se gli odiatori ogni giorno mi augurano di morire, mi dispiace tantissimo di dover abbandonare la vita.
Cesare Pavese
Amore e poesia sono misteriosamente legati, perché entrambi sono desiderio di esprimersi, di dire, di comunicare.Un desiderio orgiastico, che non ha surrogati. Il vino dà un fittizio stato di questo tipo, e difatti l'ubriaco parla, parla, parla.
Cesare Pavese
Tu sei per me una creatura triste,
Cesare Pavese
C'è un'arte di ricevere in faccia le sferzate del dolore, che bisogna imparare. Lasciare che ogni singolo assalto si esaurisca; un dolore fa sempre singoli assalti – lo fa per mordere piú risoluto e concentrato.
Cesare Pavese
“Commuoveva, a sentirla, tant’era il contrasto tra la sua vita e i desideri.”
Andrea Camilleri
Non basta leggere,
bisognerebbe anche capire.Ma capire è un lusso che non
tutti possono permettersi.
Andrea Camilleri
Cesare Pavese
A quei tempi era sempre festa. Bastava uscire di casa e traversare la strada, per diventare come matte, e tutto era cosí bello, specialmente di notte, che tornando stanche morte speravano ancora che qualcosa succedesse, che scoppiasse un incendio, che in casa nascesse un bambino, e magari venisse giorno all'improvviso e tutta la gente uscisse in strada e si potesse continuare a camminare camminare fino ai prati e fin dietro le colline. – Siete sane, siete giovani, – dicevano, – siete ragazze, non avete pensieri, si capisce –. Eppure una di loro, quella Tina che era uscita zoppa dall'ospedale e in casa non aveva da mangiare, anche lei rideva per niente, e una sera, trottando dietro gli altri, si era fermata e si era messa a piangere perché dormire era una stupidaggine e rubava tempo all'allegria.