martedì 26 luglio 2022

Carl Gustav Jung

 È facile amare qualcun altro, ma amare ciò che sei, quella cosa che coincide con te, è esattamente come stringere a sé un ferro incandescente: ti brucia dentro, ed è un vero supplizio. Perciò amare in primo luogo qualcun altro è immancabilmente una fuga da tutti noi sperata, e goduta, quando ne siamo capaci. Ma alla fine i nodi verranno al pettine: non puoi fuggire da te stesso per sempre, devi fare ritorno, ripresentarti per quell’esperimento, sapere se sei realmente in grado d’amare. È questa la domanda – sei capace d’amare te stesso? – e sarà questa la prova. 


-C. G. Jung, Seminari - Lo Zarathustra di Nietzsche



Carl Gustav Jung

 Non aggrapparti 

a qualcuno 

che se ne va, 

altrimenti 

non sarà possibile incontrare 

chi sta per arrivare.


—  Carl Gustav Jung



Carl Gustav Jung (Kesswil, 26 luglio 1875 – Küsnacht, 6 giugno 1961)

 I grandi rinnovamenti non vengono mai dall’alto, ma dal basso, come gli alberi non crescono dal cielo, ma dalla terra, per quanto i loro semi cadano in origine dall’alto.


C.G Jung - Il problema dell’inconscio nella psicologia moderna



Carl Gustav Jung

 La solitudine non deriva dal fatto di non avere nessuno intorno, ma dalla incapacità di comunicare le cose che ci sembrano importanti o dal dare valore a certi pensieri che gli altri giudicano inammissibili. Quando un uomo sa più degli altri diventa solitario.

 Ma la solitudine non è necessariamente nemica dell'amicizia, perché nessuno è più sensibile alle relazioni che il solitario, e l'amicizia fiorisce soltanto quando un individuo è memore della propria individualità e non si identifica negli altri.

- Carl Gustav Jung