mercoledì 12 luglio 2023

Amedeo Modigliani

 Bisogna conoscere l'anima delle persone per ammirarne il volto.

Amedeo Modigliani




Pablo Neruda

 Se niente ci salva dalla morte, che almeno l’amore ci salvi dalla vita.

— Pablo Neruda



Pablo Neruda

 Gli amanti, quelli veri, non condividono un letto ma custodiscono un segreto.

- Pablo Neruda



Pablo Neruda

 " Dimmi dove sei stanotte, 

ancora nei miei sogni?”

-Pablo Neruda



Pablo Neruda

 Ognuno ha una favola dentro, che non riesce a leggere da solo.

Ha bisogno di qualcuno che, con la meraviglia e l'incanto negli occhi, la legga e gliela racconti. 


Pablo Neruda



Pablo Neruda



“Quanti significati sono celati dietro un abbraccio? 

Che cos’è un abbraccio se non comunicare, condividere

e infondere qualcosa di sé ad un’altra persona?

Un abbraccio è esprimere la propria esistenza

a chi ci sta accanto, qualsiasi cosa accada,

nella gioia e nel dolore.

Esistono molti tipi di abbracci,

ma i più veri ed i più profondi

sono quelli che trasmettono i nostri sentimenti.

A volte un abbraccio, 

quando il respiro e il battito del cuore diventano tutt’uno, 

fissa quell’istante magico nell’eterno. 


Altre volte ancora un abbraccio, se silenzioso,

fa vibrare l’anima e rivela ciò che ancora non si sa

o si ha paura di sapere.

Ma il più delle volte un abbraccio

è staccare un pezzettino di sé

per donarlo all’altro

affinché possa continuare il proprio cammino meno solo”


Pablo Neruda


 


Pablo Neruda

 “Come se ti avessero, amore, fatto d’argilla per le mie mani di vasaio.”


— Pablo Neruda



Pablo Neruda

 “In questo momento critico, in questo batter di palpebre dell’agonia, sappiamo che entrerà la luce definitiva attraverso gli occhi socchiusi. Ci capiremo tutti. Andremo avanti insieme. E questa speranza è irrevocabile”.

Pablo Neruda



Pablo Neruda

 "Adoro il mio essere perduto, la mia sostanza imperfetta."

Pablo Neruda



Milan Kundera

 Pensate che il passato, solo perché è già stato, sia compiuto e immutabile? Ah no, il suo abito è fatto di taffetà cangiante, e ogni volta che ci voltiamo a guardarlo lo vediamo con colori diversi.


Milan Kundera, La vita è altrove





Milan Kundera

 Forse ti voglio bene.

Forse ti voglio molto bene.

Ma proprio per questo

sarà forse meglio

che rimaniamo così come siamo.

Forse un uomo e una donna

sono più vicino l’uno all’altro

quando non vivono insieme

e sanno soltanto di esistere,

quando sono riconoscenti l’uno all’altro

solo perché esistono

e perché l’uno sa che l’altro esiste.

E alla loro felicità questo basta.


Milan Kundera



Milan Kundera

“Nella gelosia il tempo passa con incredibile rapidità. La gelosia riempie lo spirito ancora più completamente di un appassionato lavoro intellettuale. Lo spirito non ha più un secondo di riposo. Chi è in preda alla gelosia non sa che cosa sia la noia. La gelosia è come un forte mal di denti. Non si può fare nulla quando se ne soffre, neanche sedersi. Si può solo camminare. Avanti e indietro.” 


Milan Kundera, Il valzer degli addii



Milan Kundera

 “Non certo la necessità, bensì il caso è pieno di magia. Se l’amore deve essere indimenticabile, fin dal primo istante devono posarsi su di esso le coincidenze, come uccelli sulle spalle di Francesco d’Assisi.” 


- Milan Kundera, L'insostenibile leggerezza dell'essere



Milan Kundera

 “Non si può mai sapere che cosa si deve volere perché si vive una vita soltanto e non si può né confrontarla con le proprie vite precedenti, né correggerla nelle vite future. […] 

Non esiste alcun modo di stabilire quale decisione sia la migliore, perché non esiste alcun termine di paragone. L’uomo vive ogni cosa subito per la prima volta, senza preparazioni. Come un attore che entra in scena senza aver mai provato. Ma che valore può avere la vita se la prima prova è già la vita stessa? Per questo la vita somiglia sempre a uno schizzo. Ma nemmeno “schizzo” è la parola giusta, perché uno schizzo è sempre un abbozzo di qualcosa, la preparazione di un quadro, mentre lo schizzo che è la nostra vita è uno schizzo di nulla, un abbozzo senza quadro. […] 

Quello che avviene soltanto una volta è come se non fosse mai avvenuto. Se l’uomo può vivere solo una vita, è come se non vivesse affatto.”


 - Milan Kundera, L'insostenibile leggerezza dell'essere



Milan Kundera

 In spagnolo, "añoranza" viene dal verbo "añorar" ("provare nostalgia"), che viene dal catalano "enyorar", a sua volta derivato dal latino "ignorare". Alla luce di questa etimologia, la nostalgia appare come la sofferenza dell'ignoranza.

Milan Kundera, L'ignoranza




Milan Kundera

 C'è un legame segreto fra lentezza e memoria, fra velocità e oblio. Prendiamo una situazione delle più banali: un uomo cammina per la strada. A un tratto cerca di ricordare qualcosa, che però gli sfugge. Allora, istintivamente, rallenta il passo. Chi invece vuole dimenticare un evento penoso appena vissuto accelera inconsapevolmente la sua andatura, come per allontanarsi da qualcosa che sente ancora troppo vicino a sé nel tempo.


Nella matematica esistenziale questa esperienza assume la forma di due equazioni elementari: il grado di lentezza è direttamente proporzionale all'intensità della memoria; il grado di velocità è direttamente proporzionale all'intensità dell'oblio.


Milan Kundera - La Lentezza



Milan Kundera

 “Gli uomini che inseguono una moltitudine di donne possono facilmente essere distinti in due categorie. Gli uni cercano in tutte le donne la donna dei loro sogni, un’idea soggettiva e sempre uguale. Gli altri sono mossi dal desiderio di impadronirsi dell’infinita varietà del mondo femminile oggettivo. L’ossessione dei primi è lirica: nelle donne essi cercano se stessi, il proprio ideale, e sono sempre e continuamente delusi perchè l’ideale, com’è noto, è ciò che non è mai possibile trovare. Poichè la delusione che li spinge da una donna all’altra dà alla loro incostanza una sorta di scusa romantica, molte donne sentimentali sono commosse dalla loro ostinata poligamia. L’altra ossessione è un’ossessione epica e in essa le donne non trovano nulla di commovente: l’uomo non proietta sulle donne alcun ideale soggettivo, perciò ogni cosa lo interessa e nulla può deluderlo. E proprio questa incapacità di rimanere delusi ha in sé qualcosa di scandaloso. Agli occhi della gente, l’ossessione del donnaiolo epico appare senza riscatto (senza il riscatto della delusione). Poichè il donnaiolo lirico insegue sempre lo stesso tipo di donna, nessuno si accorge che egli cambia amante; gli amici gli causano continui malintesi, perchè non sono capaci di distinguere le sue amiche e le chiamano tutte con lo stesso nome. Nella loro caccia alla conoscenza, i donnaioli epici (e a questa categoria appartiene ovviamente Tomàs) si allontanano sempre di più dalla bellezza femminile convenzionale, della quale si stancano presto, e finiscono irrimediabilmente per diventare dei collezionisti di curiosità.”

“L’insostenibile leggerezza dell’essere”, Milan Kundera