Sono nata il ventuno a primavera
ma non sapevo che nascere folle,
aprire le zolle
potesse scatenar tempesta.
Così Proserpina lieve
vede piovere sulle erbe,
sui grossi frumenti gentili
e piange sempre la sera.
Forse è la sua preghiera.
- Alda Merini, Sono nata il ventuno a primavera, contenuta nella raccolta Vuoto d’amore (Einaudi, 1991).