"Esperti degli spazi dalla terra alle stelle ci perdiamo nello spazio dalla terra alla testa.”
— Wislawa Szymborska
mercoledì 26 marzo 2014
Accadde oggi
26/03/1927 : parte la prima edizione della “Mille Miglia”. Al via ci sono settantacinque equipaggi, due soli stranieri. La vittoria va all’equipaggio costituito da Ferdinando Minoia e Giuseppe Morandi sulla OM 665 S Spyder, in 21 ore, 4 minuti, 48 secondi. Nelle intenzioni dei suoi ideatori (Aymo Maggi, Renzo Castagneto e Franco Mazzotti), la “Mille miglia” doveva svolgersi in un’unica edizione su un percorso ad "otto" (Brescia-Roma-Brescia). Ma l'enorme successo ottenuto incoraggia gli organizzatori a replicare l'evento, dal 1927 al 1957, per 24 volte. Ferrari la definirà: “La corsa più bella del mondo”.
Buon compleanno a Tinto Brass
Auguri di buon compleanno al regista Tinto Brass, nato a Milano il 26 marzo 1933
"Sul piano etico il sedere è più onesto della faccia, non inganna, non è maschera ipocrita.
- Tinto Brass, Intervista a La Stampa, 2007
"Sul piano etico il sedere è più onesto della faccia, non inganna, non è maschera ipocrita.
- Tinto Brass, Intervista a La Stampa, 2007
Roland Barthes
“Un mandarino era innamorato di una cortigiana. “Sarò vostra, - disse lei, - solo quando voi avrete passato cento notti ad aspettarmi seduto su uno sgabello, nel mio giardino, sotto la mia finestra”. Ma, alla novantanovesima notte, il mandarino si alzò, prese il suo sgabello sotto il braccio e se n’andò.”
- Roland Barthes, Frammenti di un discorso amoroso
Roland Barthes (Cherbourg, 12 novembre 1915 – Parigi, 26 marzo 1980)
“Stamattina, devo scrivere con urgenza una lettera “importante” - dalla quale dipende il successo d’una certa iniziativa; scrivo invece una lettera d’amore - che non spedisco. Abbandono allegramente tristi incombenze, ragionevoli scrupoli, comportamenti reattivi imposti dal mondo, a beneficio di un compito inutile, derivato da un Dovere luminoso: il Dovere amoroso. Con discrezione, faccio delle cose pazze; sono l’unico testimone della mia follia.”
- Roland Barthes, Frammenti di un discorso amoroso
Roland Barthes
Sono innamorato? - Sì, poiché sto aspettando”. L’altro, invece, non aspetta mai. Talvolta, ho voglia di giocare a quello che non aspetta; cerco allora di tenermi occupato, di arrivare in ritardo; ma a questo gioco io perdo sempre: qualunque cosa io faccia, mi ritrovo sempre sfaccendato, esatto, o per meglio dire in anticipo. La fatale identità dell’innamorato non è altro che:
io sono quello che aspetta.
(Roland Barthes, "Frammenti di un discorso amoroso")
io sono quello che aspetta.
(Roland Barthes, "Frammenti di un discorso amoroso")
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