giovedì 31 marzo 2022

Women

 Cara Maria, tu che sei considerata una quota, un tot da riempire per lavarsi la coscienza, una gentile ospite che meno parla e meglio è, in un sistema pensato soprattutto per uomini. Mi rivolgo a te, Maria, che ami Mario, e a te, Maria, che stai con Maria e ti guardano storto perché c’è ancora chi non sopporta un amore diverso… 


A te Maria che sei single e non vuoi figli o non riesci ad averne e tutti i giorni devi sentirti la lagna del: “ma quando lo fai un bambino?" 


e anche a te che i figli li hai fatti e lavori tutto il giorno come una pazza, e che se ti curi poco sei un cesso, se ti curi tanto sei una z###a, se ti prendi i tuoi spazi sei una madre degenere, se vai in depressione perché non ce la fai più sei una donna debole. 


Mi rivolgo a te, Maria, che guadagni il 30% in meno di un uomo eppure fai il suo stesso lavoro. Oppure a te Maria, che hai costruito la tua azienda dal nulla, sei la capa dei capi, ma quando vai a firmare in banca guardano in faccia il tuo assistente, perché pensano che il capo sia lui. 


Mi rivolgo a te, Maria, che ti tocca nasconderti e passare la tua giornata tumulata sotto una stoffa scura, perché non si vedano i tuoi bellissimi occhi e i tuoi capelli… e a te, Maria, che hai l’anima schiacciata da una pressa, perché tuo figlio è andato a fare una guerra che non vuole.


A te, Maria, che con la febbre a 40 riesci a fare finta di niente mentre Mario a 36 e 8 sta già cercando il numero di Burioni su Google. Parlo a te, Maria, che sei una donna fortunata perché tuo marito ti ama… così tanto che ieri sera ti ha rotto il naso con un pugno…ma l’ha fatto per il tuo bene. 


E a te Maria, che vivi nella paura che il tuo capufficio ti metta di nuovo le mani addosso… ma taci perché altrimenti ti giochi il posto… 


O anche a te giovane Maria, che sei stata violentata una sera d’estate, e ti han detto che te la sei cercata con quella minigonna e il tacco dodici. E te piccola Maria che hai ottant’anni e da qualche giorno scuoti la tv come un uovo di Pasqua perché non vedi più una mazza… e devi risintonizzare i canali o comprare un nuovo decoder, o una nuova tv e tu sei sola e vecchia e non sai come fare. 


Mi rivolgo anche a te, Maria, che hai vinto l’oro alle Olimpiadi e hai reso orgogliosa un’intera Nazione, oppure a te Maria che te ne sei fregata del protocollo e dal tuo pronto soccorso hai intuito cos’era il Covid. 


O te Maria che sei sempre in prima linea per raccontarci il mondo al telegiornale. A te Maria straniera e badante così preziosa per i nostri anziani, ma anche a te, Maria che sei la prima donna a dirigere un’opera alla Scala. 


A tutte le Marie del mondo, giovani o anziane, timide o brillanti, silenziose o ribelli, che sanno cadere e rialzarsi, che non si vergognano a chiedere aiuto e che fanno delle battaglie di ogni donna del mondo la propria battaglia, perché se si vince, si vince tutte assieme…”


Luciana Littizzetto, lettera alle donne



Women

 《Sapete quanto ami lavorare con le leggende. Sono onorata di annunciarvi l’ultimo premio della serata con una vera leggenda dello show business». 



- Lady Gaga rivolgendosi a Liza Minelli durante il conferimento del Premio Oscar 2022 più prestigioso, quello di "Miglior film".

Cartesio

 Se vuoi diventare un vero cercatore della verità, almeno una volta nella tua vita devi dubitare, il più profondamente possibile, di tutte le cose.


Cartesio