lunedì 14 novembre 2022

Carlo Emilio Gadda

 “Chi è certo d’aver ragione a forza, nemmeno dubita di poter aver torto in diritto. Chi si riconosce genio, e faro alle genti, non sospetta d’essere moccolo male moribondo, o quadrupede ciuco. D’un depositario, o d’un commissario, della rinnovata verità non è pensabile ch’egli debba mingere nuove asinerie a ogni nuovo risveglio: in bocca a chi lo sta ad ascoltare a bocca aperta. Be’. La cascatella delle telefonate gerarchesche, come ogni cascatella che si rispetti, era ed è irreversibile in un determinato campo di forze, qual è il campo gravidico, o il campo ossequienziale-scaricabarilistico.”

— Carlo Emilio Gadda, Quer pasticciaccio brutto de via Merulana



Carlo Emilio Gadda (Milano, 14 novembre 1893 – Roma, 21 maggio 1973)

 “Non tutti sono condannati ad essere intelligenti”.

— Carlo Emilio Gadda



Carlo Emilio Gadda

 Ma sognare è un fiume profondo, che precipita a una lontana sorgiva, ripullula nel mattino di verità.

(Carlo Emilio Gadda, La cognizione del dolore)