martedì 22 febbraio 2022

Johanna Schopenhauer Lettera al figlio Arthur, 6 novembre 1807

 Non sei un cattivo essere umano, non ti mancano nemmeno intelletto e cultura, hai tutto quello che serve per essere ben considerato in società. Inoltre, conosco il tuo cuore e so che ce ne sono pochi di migliori, ma comunque sei irritante e insopportabile, ed è praticamente impossibile viverti accanto.


Tutte le tue buone qualità sono oscurate dalla tua super-intelligenza e diventano inutili al mondo principalmente per la tua ansia rabbiosa di voler sapere tutto meglio degli altri; di voler migliorare e gestire tutto ciò che non puoi controllare. Facendo così riesci ad amareggiare tutte le persone che ti stanno accanto, dato che a nessuno va di sentirsi illuminato o spinto a migliorare in questo modo forzato, meno che mai da un individuo insignificante quale sei tu; nessuno sopporta di sentirsi rimproverato da te - che peraltro riveli ancora così tante debolezze personali - e meno che mai con quei modi antipatici o con quei toni oracolari, proclami che questo è così e quell'altro colà, senza neanche prendere in considerazione un'obiezione.


Se fossi un po' meno come sei, saresti soltanto ridicolo, ma siccome tu sei tu, sei solo parecchio fastidioso."


Johanna Schopenhauer


Lettera al figlio Arthur, 6 novembre 1807



Umberto Galimberti

 La tesi di laurea, diversamente dagli esami, è un’esperienza che impegna non solo l’intelligenza, ma l’intera struttura della personalità, che in quelle pagine si mette in gioco e le firma.


Oggi le tesi che concludono la laurea triennale perlopiù non superano le trenta pagine, che spesso non sono neppure lette (e gli studenti lo sanno). Alcune università hanno addirittura prescritto che dette tesi non devono superare le 27.000 battute, spazi compresi. E così la tesi diventa un fatto burocratico, assolto senz’anima, quando invece gli studenti, dopo tre anni di studi, l’anima vorrebbero mettercela, per sapere, prima che dai loro professori, per se stessi, chi sono e cosa sono diventati dopo tre anni di studi e una trentina di esami.»



- Umberto Galimberti (La parola ai giovani)

Andy Warhol

 "Credo che avere la terra e non rovinarla sia la più bella forma d'arte che si possa desiderare".

- Andy Warhol



Arthur Schopenhauer

 Non v'è rimedio per la nascita e la morte,

salvo godersi l'intervallo.

Arthur Schopenhauer



Il giudizio degli altri

 “Dobbiamo renderci conto per tempo – e ciò contribuirà alla nostra felicità – di una semplice verità: ciascuno vive, prima di tutto e realmente, dentro la propria pelle, e non già nell’altrui opinione; e perciò la nostra reale e personale situazione, quale è determinata dalla salute, dal carattere, delle attitudini, dalle entrate, da una moglie, dai figli, dagli amici, dal luogo dove abitiamo, e così via, è, ai fini della nostra felicità, mille volte più importante di ciò che gli altri si degnano di pensare di noi. Chi pensa il contrario è infelice”.



Arthur Schopenhauer - Il giudizio degli altri