"Quel silenzio ostinato ti spaccava i nervi e a volte ti faceva rimpiangere l’interrogatorio ed Egina. La morte si affronta, ti dicevi, le torture si subiscono, il silenzio no. Lì per lì sembra che non ci sia un danno, che anzi serva a pensare meglio e di più, presto però ti accorgi che in esso pensi meno e peggio perchè il cervello, lavorando sulla memoria e basta, si impoverisce. Un uomo che non parla con nessuno e a cui nessuno parla è come un pozzo che nessuna sorgente alimenta: a poco a poco l’acqua che vi stagna imputridisce ed evapora."
Oriana Fallaci, "Un uomo"