sabato 16 luglio 2016

Pessoa

Circondati di rose, ama, bevi e taci. 
Il resto è niente.
— Fernando Pessoa

Bukowski

Dentro ad un abbraccio 
puoi fare di tutto:
sorridere e piangere, 
rinascere e morire.
Oppure fermarti 
a tremarci dentro,
come fosse l'ultimo.
— Charles Bukowski

David Foster Wallace

La vostra preoccupazione per ciò che gli altri pensano di voi scompare una volta che capite quanto di rado pensano a voi .
— David Foster Wallace

Ungaretti

Volontà di vivere nonostante tutto, stringendo i pugni, nonostante la morte.
—  Giuseppe Ungaretti, Il naufragio e l'Assoluto


venerdì 15 luglio 2016

Cesare Pavese

Posso dirti, amore, che non mi sono mai svegliato con una donna mia al fianco, che chi ho amato non mi ha mai preso sul serio, e che ignoro lo sguardo di riconoscenza che una donna rivolge a un uomo? E ricordarti che, per via del lavoro che ho fatto, ho avuto i nervi sempre tesi, e la fantasia pronta e precisa, e il gusto delle confidenze altrui? E che sono al mondo da quarantadue anni? Non si può bruciare la candela dalle due parti – nel mio caso l’ho bruciata da una parte sola e la cenere sono i libri che ho scritto.
Tutto questo te lo dico non per impietosirti – so che cosa vale la pietà, in questi casi – ma per chiarezza, perché tu non creda che quando avevo il broncio lo facessi per sport o per rendermi interessante. Sono ormai di là dalla politica. L’amore è come la grazia di dio – l’astuzia non serve. Quanto a me, ti voglio bene, Pierina, ti voglio un falò di bene. Chiamiamolo l’ultimo guizzo della candela. Non so se ci vedremo ancora. Io lo vorrei – in fondo non voglio che questo – ma mi chiedo sovente che cosa ti consiglierei se fossi tuo fratello. Purtroppo non lo sono. Amore.
— Cesare Pavese in una lettera dell’agosto 1950

Oriana Fallaci

Quello che avevo da dire l'ho detto. La rabbia e l'orgoglio me l'hanno ordinato. La coscienza pulita e l'età me l'hanno consentito. Ma ora devo rimettermi a lavorare, non voglio essere disturbata. Punto e basta.
-Oriana Fallaci, La rabbia e l'orgoglio

giovedì 14 luglio 2016

Pablo Neruda

Quando ti diranno che t’ho dimenticata, e anche se sarò io a dirlo, quando io te lo dirò, non credermi.
Pablo Neruda

Natalia Ginzburg

Le donne hanno la cattiva abitudine di cascare ogni tanto in un pozzo, di lasciarsi prendere da una tremenda malinconia e affogarci dentro, e annaspare per tornare a galla: questo è il vero guaio delle donne.
 
Le donne spesso si vergognano di avere questo guaio, e fingono di non avere guai e di essere energiche e libere, e camminano a passi fermi per le strade con grandi cappelli e bei vestiti e bocche dipinte e un’aria volitiva e sprezzante; ma a me non è mai successo di incontrare una donna senza scoprire dopo un poco in lei qualcosa di dolente e pietoso che non c’è negli uomini, un continuo pericolo di cascare in un gran pozzo oscuro, qualcosa che proviene proprio dal temperamento femminile e forse da una secolare tradizione di soggezione e schiavitù che non sarà tanto facile vincere.
— Natalia Ginzburg

Natalia Ginzburg

L'Italia è un paese pronto a piegarsi ai peggiori governi. 
È un paese dove tutto funziona male, come si sa. 
È un paese dove regna il disordine, il cinismo, l'incompetenza, la confusione. 
E tuttavia, per le strade, si sente circolare l'intelligenza, come un vivido sangue. 
È un'intelligenza che, evidentemente, non serve a nulla. 
Essa non è spesa a beneficio di alcuna istituzione che possa migliorare di un poco la condizione umana. 
Tuttavia scalda il cuore e lo consola, se pure si tratta d'un ingannevole, e forse insensato, conforto.
- Natalia Ginzburg 
Le piccole virtù

Tratto da " I rapporti umani" di Natalia Ginzburg

Un giorno incontriamo la persona giusta. 
Restiamo indifferenti, perché non l’abbiamo riconosciuta. 
Passeggiamo con la persona giusta per le strade di periferia, prendiamo a poco a poco l'abitudine di passeggiare insieme ogni giorno. 
Di tanto in tanto, distratti, ci chiediamo se non stiamo forse passeggiando con la persona giusta: ma crediamo piuttosto di no. 
Siamo troppo tranquilli, la terra e il cielo non sono mutati; i minuti e le ore fluiscono quietamente, senza rintocchi profondi nel nostro cuore. Noi ci siamo sbagliati già tante volte: ci siamo trovati in presenza della persona giusta, e non la era. (…) 
Per settimane e mesi, passiamo i giorni con la persona giusta, senza sapere: solo a volte, quando rimasti soli ripensiamo a questa persona, la curva delle sue labbra, certi suoi gesti inflessioni della voce, nel ripensarli, ci danno piccolo sussurro al cuore: ma non teniamo conto dun così piccolo, sordo sussulto. 
La cosa strana, con questa persona, è che ci sentiamo sempre così bene e in pace, con un largo respiro, con la fronte che era stata così aggrottata, torva per tanti anni, dun tratto distesa; e non siamo mai stanchi di parlare e ascoltare. 
Ci rendiamo conto che mai abbiamo avuto un rapporto simile a questo con nessun essere umano; tutti gli esseri umani ci apparivano dopo un po così inoffensivi, così semplici e piccoli; questa persona, mentre cammina accanto a noi col suo passo diverso dal nostro, col suo severo profilo, possiede una infinita facoltà di farci tutto il bene e tutto il male. 
Eppure noi siamo infinitamente tranquilli. 

mercoledì 13 luglio 2016

Fabrizio De Andrè

“E ora viaggi, vivi, ridi o sei
perduta col tuo ordine discreto dentro al 
cuore? 
Ma dove, dov’è il tuo amore?”
Fabrizio De Andrè, Hotel Supramonte

Leaving and Forgetting, Joshua Jensen-Nagle



Cesare Pavese

No, qui stanno male, ma nessuno va via.
- Cesare Pavese, La luna e i falò.

martedì 12 luglio 2016

Pablo Neruda

Ti amo perchè ti vedo riflessa in tutto ció che c'è di bello.
—  Pablo Neruda

Vasco Pratolini

Olga mi chiese: “Ma come si fa ad essere sicuri di amare?” Improvvisamente mi vennero delle parole alle labbra; senza una percezione della posta che stavo giocando, dissi: “È facile, credo. Quando si pensa ad una persona giorno e notte, e non si è felici se non accanto a lei, allora siamo innamorati. Io per esempio, sono ormai sicuro di non amare che te”.
— 
Vasco Pratolini - Il Quartiere

Alle 22.55 su Rai Movie sarà trasmesso "Quando sei nato non puoi più nasconderti " film del 2005 diretto da Marco Tullio Giordana e ispirato al romanzo omonimo (2003) di Maria Pace Ottieri.
Il titolo del film è la traduzione italiana di un'espressione africana sentita dal protagonista Sandro da un migrante incontrato nella sua città. Il detto vuole significare che la stessa nascita segna il passaggio ad una vita difficile che devi affrontare con le tue forze e a cui non puoi sfuggire nascondendoti, evitando di fare le tue scelte.
Il film, che tratta il problema dell'emigrazione clandestina, è stato presentato in concorso al 58º Festival di Cannes.
A proposito di questa opera, il regista Marco Tullio Giordana ha dichiarato: «Volevo raccontare con gli occhi ancora innocenti e perfino riconoscenti di un bambino che è stato salvato da loro chi sono questi migranti. Sandro scopre che sono molto simili a lui, che sono governati dagli stessi sentimenti, che può nascere l'amicizia, l'amore, il bisogno l'uno dell'altro, in modo assolutamente sincero».

lunedì 11 luglio 2016

Giorgio Armani

 Lo stile è avere coraggio delle proprie scelte, e anche il coraggio di dire di no. È gusto e cultura
- Giorgio Armani

domenica 10 luglio 2016

Marcel Proust

D’altronde, la gelosia è una di quelle malattie intermittenti la cui causa è capricciosa, dispotica, sempre identica nello stesso malato, a volte completamente diversa in un altro. Certi asmatici non riescono a superare la crisi se non spalancando le finestre, respirando vento e aria pura in altitudine, mentre altri devono rifugiarsi al centro della città, in una camera affumicata. Non c’è, si può dire un solo geloso la cui gelosia non ammetta certe deroghe. Il tale consente ad essere ingannato purché glielo si dica, il talaltro a patto che glielo si nasconda, nel che l'uno non è meno assurdo dell'altro, perché se il secondo finisce con l'essere più compiutamente ingannato per il fatto che gli si dissimula la verità, il primo va a cercare, in quella verità, l'alimento, l'estensione, il rinnovo delle sue sofferenze.
— Marcel ProustAlla ricerca del tempo perduto, “La Prigioniera"

Giorgio De Chirico

Giorgio de Chirico. 1888-1978. Sérénade. 1910. Berlin. Alte Nationalgalerie.

Giorgio De Chirico

Giorgio De Chirico (1888-1978),Gli sposi 1926.
Olio su tela, 60,8 x 50,2 cm

Giorgio De Chirico

“Un'opera d'arte per divenire immortale deve sempre superare i limiti dell'umano senza preoccuparsi né del buon senso né della logica.”
- Giorgio De Chirico

Marcel Proust

Il tempo
di cui disponiamo ogni giorno è elastico: le passioni che proviamo lo dilatano, quelle che ispirano lo restringono, e l'abitudine lo riempie.
- Marcel Proust, "All'ombra delle fanciulle in fiore"

Film in tv

Domani sera, alle 21.15 su Cielo (canale 26) sarà trasmesso "Frida", film del 2002 diretto da Julie Taymor, incentrato sulla sofferta vita privata della pittrice messicana Frida Kahlo, interpretata da Salma Hayek.
La pellicola è un adattamento cinematografico del libro "Frida: A Biography of Frida Kahlo" di Hayden Herrera.

sabato 9 luglio 2016

Marina Cvetaeva

Con leggerezza pensami, con leggerezza dimenticami.
— Marina Ivanovna Cvetaeva

Anna Magnani

A Trastevere io sono Nannarella, quella vera, sboccata e trasandata. Tra gli aromi e i sapori delle trattorie trovo il mio duplice volto, in perenne altalena tra le lacrime inconsolabili e le risate irrefrenabili.  
Anna Magnani

Alberto Moravia

Questo vorrei sapere”, ripeté, “e se sia possibile continuare così, tutti giorni, con questa noia, e non cambiare mai e non lasciar mai queste miserie e compiacerci di tutte le stupidità che ci passano per la testa, e discutere e litigarci sempre per le stesse ragioni e non staccarci mai da terra, neppure di tanto…
— Alberto MoraviaGli indifferenti, 1929

martedì 28 giugno 2016

Luigi Pirandello

Fare i cinici è pure un modo di dare leggerezza alla vita quando comincia a pesare.
—  Luigi Pirandello, Diana e la Tuda



Luigi Pirandello

La civiltà vuole che si auguri il buon giorno a uno che volentieri si manderebbe al diavolo; ed essere bene educati vuol dire appunto esser commedianti.
—  Luigi Pirandello, L'uomo, la bestia e la virtù 



Luigi Pirandello

Prima di giudicare la mia vita o il mio carattere, mettiti le mie scarpe, percorri il cammino che ho percorso io, vivi il mio dolore, i miei dubbi, le mie risate, vivi gli anni che ho vissuto io, e cadi là dove sono caduto io, e rialzati come ho fatto io. 
Ognuno ha la propria storia. 
E solo allora mi potrai giudicare.
—  Luigi Pirandello