domenica 23 agosto 2015

La nausea


“Sogno su delle parole, ecco tutto.”
— Jean-Paul Sartre, La nausea

Roberto Cotroneo


L'assenza non conforta, l'assenza non è neppure un dolore con cui avvolgersi, come fosse una coperta necessaria, per quanto non voluta. L'assenza non è la curva della strada. L'assenza è un miraggio rovesciato. Viviamo di apparizioni divine e terrene. E non sappiamo capire cosa sia quell'assenza che è un fruscio, il cigolare sommesso di una porta, la linea d'ombra che va a spegnere il bianco di un muro, il grigio di certi pomeriggi, appena prima che arrivi un tramonto, quando il sole si è deciso a sfumare sotto l'orizzonte, ma non ha deciso di farlo nel modo solito, quello che piace a tutti. L'assenza non è un telefono muto, quella è la morte. L'assenza è un telefono che squilla una volta soltanto, e smette prima che tu dica:' Pronto...'.

Roberto Cotroneo - Questo amore



Narciso e Boccadoro


«Mai più!» diceva imperiosa la sua volontà. «Domani ancora!» supplicava il cuore singhiozzante."

Hermann Hesse, Narciso e Boccadoro


sabato 22 agosto 2015

Accadde oggi

Ferdinando Nicola Sacco (Torremaggiore, 22 aprile 1891 – Charlestown, 23 agosto 1927) e Bartolomeo Vanzetti (Villafalletto, 11 giugno 1888 – Charlestown, 23 agosto 1927) furono due anarchici italiani.
Vennero arrestati, processati e giustiziati sulla sedia elettrica negli Stati Uniti negli anni venti, con l'accusa di omicidio di un contabile e di una guardia del calzaturificio «Slater and Morrill». Sulla loro colpevolezza vi furono molti dubbi già all'epoca del loro processo; a nulla valse la confessione del detenuto portoricano Celestino Madeiros, che scagionava i due.
Sacco di professione faceva l'operaio in una fabbrica di scarpe, mentre Vanzetti – che gli amici chiamavano Trumlin – gestiva una rivendita di pesci. Furono giustiziati sulla sedia elettrica il 23 agosto 1927 nel penitenziario di Charlestown, presso Dedham.
A cinquant'anni esatti dalla loro morte, il 23 agosto 1977 Michael Dukakis, governatore dello Stato del Massachusetts, riconobbe ufficialmente gli errori commessi nel processo e riabilitò completamente la memoria di Sacco e Vanzetti.




Pirandello




"Hai mai pensato di andare via e non tornare mai più? Scappare e far perdere ogni tua traccia, per andare in un posto lontano e ricominciare a vivere, vivere una vita nuova, solo tua, vivere davvero?
Ci hai mai pensato?”
— (Luigi Pirandello – Il fu Mattia Pascal)


Ignazio Silone

“In capo a tutti c’è Dio, padrone del cielo.
Questo ognuno lo sa.
Poi viene il principe di Torlonia, padrone della terra.
Poi vengono le guardie del principe.
Poi vengono i cani delle guardie del principe.
Poi, nulla.
Poi, ancora nulla.
Poi, ancora nulla.
Poi vengono i cafoni.
E si può dire ch’è finito. ” 
— Ignazio Silone, Fontamara, 1930


venerdì 21 agosto 2015

Hugo Pratt


“Chi insegue un sogno non desidera, in realtà, la sua realizzazione, ma vuole solo poter continuare a sognare. All’orizzonte di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per ripararsi durante un tifone, o per riposare e amare. Quell’orizzonte aperto sarebbe sempre stato lì, un invito ad andare.”
— Hugo Pratt,
Corto Maltese





giovedì 20 agosto 2015

Salvatore Quasimodo

Mi chiedi parole.
Ma il tempo
precipita come un masso sulla mia anima
che vuole certezze,
e più non ha sillabe
da offrire se non quelle silenziose
del sangue legate al tuo nome,

o mia vita,
mio amore senza fine.

S. Quasimodo



Salvatore Quasimodo

Ti cammino sul cuore, ed è un trovarsi d'astri in arcipelaghi insonni.
(S.Quasimodo)



mercoledì 19 agosto 2015

Rilke

Quando i miei pensieri sono ansiosi, inquieti e cattivi, vado in riva al mare, e il mare li annega e li manda via con i suoi grandi suoni larghi, li purifica con il suo rumore, e impone un ritmo su tutto ciò che in me è disorientato e confuso.

Rainer Maria Rilke



martedì 18 agosto 2015

Hermann Hesse

La lettura senza l'amore, il sapere senza la reverenza, la cultura senza il cuore, sono tra i peggiori peccati commessi contro lo spirito.
(Hermann Hesse)


Nanni Moretti

“Perché io mica divento amico del primo che incontro. Io decido di voler bene, scelgo. E quando scelgo, è per sempre.”
Buon compleanno, Nanni Moretti




lunedì 17 agosto 2015

Carlos Drummond de Andrade

Definitivo, come tutto ciò che è semplice.
Il nostro dolore non deriva dalle cose vissute,
ma dalle cose che sogniamo e che non si realizzano.
Perché soffriamo tanto per amore?
Sarebbe meglio che la gente non soffrisse,
e ringraziasse anche solo per aver conosciuto una persona tanto buona,
che generò in noi un sentimento intenso
che ci ha accompagnato per un tempo ragionevole,
un tempo felice.
Perché soffriamo ?
Per tutti i baci cancellati, per l’eternità.
Soffriamo, non perché il nostro lavoro è stressante e paga poco,
ma per tutte le ore libere
che non abbiamo avuto per andare al cinema,
per conversare con un amico,
per nuotare, per innamorarci.
Perché automaticamente dimentichiamo quello che abbiamo goduto
e cominciamo a soffrire per i nostri progetti irrealizzati,
per tutte le città che avremmo potuto conoscere a fianco del nostro amore,
per tutti i figli che avremmo avuto piacere ad avere vicino,
per tutti gli show, i libri e i silenzi che avremmo gradito condividere,
Soffriamo, non perché nostra madre è impaziente con noi,
ma per tutti i momenti in cui le avremmo potuto confidare
le nostre più profonde angosce
e fosse interessata a comprenderci.
Soffriamo, non perché la nostra squadra ha perso,
ma per l’ euforia soffocata.
Soffriamo non perché invecchiamo,
ma perché il futuro è da noi confiscato,
impedendo così che ci accadano mille avventure,
tutte quelle con le quali sogniamo e
mai tentiamo di sperimentare.
Come alleviare il dolore di ciò che non fu vissuto?
La risposta è semplice come un verso:
Avere meno illusioni e vivere di più!!!
Ogni giorno che vivo
mi convinco sempre più
che lo spreco della vita
è nell’amore che non diamo,
nelle forze che non usiamo,
nella prudenza egoista che non rischia mai,
e che, schivando la sofferenza,
fa perdere anche la felicità.
Il dolore è inevitabile.
La sofferenza è un accessorio extra.

Carlos Drummond de Andrade


sabato 15 agosto 2015

Sibilla Aleramo


“La felicità consiste nell’aver vicino qualcuno che si preoccupi se ci vede un po’ pallide.”
— Sibilla Aleramo


venerdì 14 agosto 2015

Le affinità elettive

Quelle sostanze che, incontrandosi, subito si compenetrano e si influenzano reciprocamente, le chiamiamo affini. Nel caso degli alcali e dei sali, che , seppur opposti, e forse proprio perché opposti, si cercano e si associano col massimo vigore, modificandosi e formando insieme un nuovo corpo, questa affinità è palese. […] Bisogna vedere in azione davanti ai propri occhi queste sostanze all’apparenza inerti, e tuttavia intimamente sempre disposte, ed osservare con partecipazione il loro cercarsi, attirarsi, distruggersi, divorarsi, consumarsi, e poi il loro riemergere dalla più intima congiunzione in forma mutata, nuova, inattesa.”
— Johann Wolfgang von Goethe, Le Affinità Elettive



Ennio Flaiano

Ci sono molti modi di arrivare, il migliore e' di non partire.
(Ennio Flaiano)



giovedì 13 agosto 2015

Amélie Nothomb

 Ci sono tentativi di consolazione che moltiplicano il dolore. 
Amélie Nothomb 

Amelie Nothomb


“Dove comincia il proprio territorio, dove finisce quello dell'altro? Esiste una geografia amorosa che vale le cartografie di guerra”
A.Nothomb - Barbablù

mercoledì 12 agosto 2015

domenica 9 agosto 2015

Jack Kerouac


“A me piacciono troppe cose e mi ritrovo sempre confuso e impegolato a correre da una stella cadente all’altra finché non precipito.”
Jack Kerouac, Sulla Strada



Enzo Biagi


Credo che la libertà sia uno dei beni che gli uomini dovrebbero apprezzare di più. La libertà è come la poesia: non deve avere aggettivi, è libertà.
(Enzo Biagi)


mercoledì 5 agosto 2015

Julio Cortàzar

Ho la tua foto; non per ricordarmi di te quando la guardo, ma per guardarla quando mi ricordo di te.

Julio Cortàzar



lunedì 3 agosto 2015

Antonio Machado

Nel cuore avevo la spina di una passione, sono riuscito a togliermela e adesso non sento più il mio cuore.
[Antonio Machado]

domenica 2 agosto 2015

Isabel Allende

"La mia vita è fatta di contrasti. Ho imparato a vedere le due facce della medaglia. Nei momenti di maggior successo non dimentico che altri di grande dolore mi attendono lungo la strada, e quando sono in piena sventura aspetto il sole che spunterà più avanti. Cosa ci accade? Forse siamo al mondo per cercare l’amore, trovarlo e perderlo, più di una volta. Con ciascun amore torniamo a rinascere, e con ciascun amore che finisce ci si apre una ferita. Sono piena di orgogliose ferite".
Isabelle Allende


sabato 1 agosto 2015

Buon compleanno, Giancarlo Giannini

La curiosità è il motore del mondo.
- Giancarlo Giannini

Auguri di buon settantatreesimo  compleanno all'attore, doppiatore, regista e sceneggiatore Giancarlo Giannini, nato a La Spezia il 1° agosto 1942.


venerdì 31 luglio 2015

Luciana Littizzetto

“Gli uomini fanno fatica a dire ti amo. Lo dicono solo in caso di estrema necessità, tipo quando proprio non ne possono fare a meno, sennò dicono dei surrogati. Dei derivati del ti amo. Che fanno danni come i derivati delle banche. Dite delle cose tipo: sei molto importante per me. E cosa vuol dire molto importante? Anche non pestare una cacca di cane prima di portare le scarpe al calzolaio è molto importante, ma non è mica la stessa cosa che dire ti amo. Dite cose tipo: mi fai stare bene. Ma mi fai stare bene lascialo dire a Biagio Antonacci. Dillo al tuo medico Shiatzu quando ti schiaccia i piedi per metterti a posto la cervicale. Oppure sprecate quelle parole tipo tesoro, meraviglia, splendore… Ma splendore cosa? Guardami. Splendo? Non sono mica una plafoniera. Ma dite ti amo, pezzi di cretini! Se la prima volta vi vergognate mettete la testa nel sacchetto del pane! Dite “ti amo” mentre vi lavate i denti? Sglrlb? Va bene anche quello. Poi al limite cambiate idea. Dire una volta ti amo non crea nè impotenza nè assuefazione.
Poi il bello è che non capite nulla anche quando siamo noi a dirvi parole d’amore… Se vi diciamo cose romantiche tipo: Amore, guarda che luna… voi rispondete: minchia l’una? Pensavo fossero le undici. Andiamo che mi è scaduto il parcheggio…
Ma noi vi amiamo lo stesso. Così come siete.
(Luciana Littizzetto)


Come eravamo

Franca Valeri, Vittorio Caprioli, Pier Paolo Pasolini e Laurent Terzieff 

giovedì 30 luglio 2015

Σ' αγαπώ γιατί είσαι εσύ

by istintomaximo on twitter

Kafka sulla spiaggia

Guardo il suo seno. 
La parte tonda, in rilievo, in accordo col ritmo del suo respiro, si solleva e si abbassa dolcemente, simile al movimento delle onde. Mi fa pensare a una vasta distesa di mare su cui scende una pioggia silenziosa e incessante. Io sono il navigatore solitario in piedi sul ponte della nave, e lei è il mare. Il cielo è un’uniforme distesa grigia che in lontananza si confonde con il mare, che la stessa tinta cinerea. In momenti come questo è molto difficile distinguere dove cominci uno e abbia fine l’altro. E’ difficile persino distinguere il navigatore dal mare. E anche i confini tra la realtà e il cuore.

Haruki Murakami, Kafka sulla spiaggia

David Grossman

Ho bisogno di un compagno reale per il mio viaggio immaginario. 
(David Grossman, "Che tu sia per me il coltello")

Le cinèma

Auguri di buon compleanno al regista e sceneggiatore Gabriele Salvatores, nato a Napoli il 30 luglio 1950

Gabriele Salvatores

Il problema è che abbiamo paura, basta guardarci. Viviamo con l’incubo che da un momento all’altro tutto quello che abbiamo costruito possa distruggersi. Con il terrore che il tram su cui siamo possa deragliare. Paura dei bianchi, dei neri, della polizia, dei carabinieri. Con l’angoscia di perdere il lavoro ma anche di diventare calvi, grassi, gobbi, vecchi, ricchi. Con la paura di perdere i treni, di non arrivare in orario agli appuntamenti. Paura che scoppi una bomba, di rimanere invalidi, paura di perdere un braccio, un occhio, un dito, un dente, un filo, un foglio. Un foglio su cui avevamo scritto una cosa importantissima. Paura dei terremoti, paura dei virus, paura di sbagliare, paura di dormire. Paura di morire prima di aver fatto tutto quello che dovevamo fare. Paura del vicino di casa, paura delle malattie, paura di non sapere cosa dire. Paura delle donne, paura degli uomini, paura dei germi, dei ladri, dei topi e degli scarafaggi. Paura di puzzare, paura di votare, di volare. Paura della folla, paura di fallire, paura di cadere, di rubare, di cantare. Paura della gente. Paura degli altri.
—  Happy Family; regia di Gabriele Salvatores

Michelangelo Antonioni

"Ho sentito che hanno rubato un aereo,oggi. Di un po', sei stato tu? Perchè l'hai fatto?"
"...Per alzarmi da terra"
Zabriskie Point - diretto da Michelangelo Antonioni (1970)

Deserto rosso

“Le mancava il pavimento. L’impressione di scivolare su un piano inclinato… Andare giù, giù… Di essere sempre lì lì per affogare… E non hai niente…”
Da "Deserto rosso" di Michelangelo Antonioni (1964)

Michelangelo Antonioni

“Quante cose si finiscono per sapere se si resta un po’ soli.”

Tommaso (Bernhard Wicki), ne "La Notte" di Michelangelo Antonioni (‘61)


Michelangelo Antonioni

Vedere è per noi una necessità. Anche per il pittore il problema è vedere. Ma mentre per il pittore si tratta di scoprire una realtà statica, o anche un ritmo se vogliamo, ma un ritmo che si è fermato nel segno, per un regista il problema è cogliere una realtà che si matura e si consuma, e proporre questo movimento, questo arrivare e proseguire come una nuova percezione.
(Michelangelo Antonioni)

Michelangelo Antonioni

Io non so com'è la realtà... ci sfugge, mente di continuo. Io diffido sempre di ciò che vedo, di ciò che un'immagine ci mostra, perché immagino ciò che c'è al di là: e ciò che c'è dietro un'immagine non si sa.
(Michelangelo Antonioni)

Maestri del cinema

Sergio Leone e Michelangelo Antonioni

mercoledì 29 luglio 2015

Cinéma

Mario Monicelli, Monica Vitti, Carlo Giuffrè

La ragazza con la pistola, 1968

Umberto Eco

"C’è una sola cosa che si scrive solo per se stesso, ed è la lista della spesa. Serve a ricordarti che cosa devi comperare, e quando hai comperato puoi distruggerla perché non serve a nessun altro. Ogni altra cosa che scrivi, la scrivi per dire qualcosa a qualcuno."
- Umberto Eco

Beppe Severgnini


“Chi scrive chiaro, sa scrivere […] La semplicità - non solo nella lingua - è fatica invisibile, ma porta vantaggi evidenti. Quello che scrivete, e come lo scrivete, può cambiare la vostra vita.”
— Beppe Severgnini

Cesare Segre

Il pessimo costume di abbandonarsi al turpiloquio (a partire dal «me ne frego» fascista) si sta diffondendo ovunque, molto meno disapprovato della diffusione degli anglismi, che se non altro non feriscono il buon gusto. Forse si teme che questa disapprovazionesia considerata bacchettoneria; si dovrebbe invece formulare una condanna esclusivamente estetica. Anche qui, molti giovani si mettono alla testa del peggioramento. Pensiamo all'uso di punteggiare qualunque discorso con invocazioni al fallo maschile, naturalmente nel registro più basso, che inizia con la c. Un marziano giunto tra noi penserebbe che il fallo sia la nostra divinità, tanto ripetutamente viene nominato dai parlanti. Insomma, una vera fallolatria.
Cesare Segre 

Kafka

Non spaventarti se senti le mie labbra sul collo, non volevo baciarti, è soltanto amore impacciato.
- F. Kafka, Lettere a Milena

Elliott Erwitt

Photo by Elliott Erwitt - Robert & Mary Frank, Valencia, Spain (1952)

Anatole France

“ Ho sempre preferito la follia delle passioni alla saggezza dell'indifferenza".
Anatole France

Murakami Haruki

“Ci sono amori che devono attraversare universi per incontrarsi. Ci sono amori che devono superare ostacoli, difficoltà, avversari, enigmi. Amori che devono, soprattutto, vincere le paure interiori - inquietanti e terribili come piccole creature che albergano dentro di noi - per poter creare a propria volta un mondo in cui non ci sia più la paura, un mondo nuovo in cui essere al sicuro in due.”
— 1Q84 - Libro 3, Murakami Haruki

Amélie Nothomb

“Si vede subito quando uno legge. Chi legge, chi legge veramente, è altrove”
— Amélie Nothomb

Che tipo di lettore sei?


Siete d'accordo?


Ermanno Olmi

“L’anima è una presenza misteriosa dentro di te che non hai costruito tu, ma che si è costruita a seconda di come hai vissuto”
Ermanno Olmi