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domenica 11 novembre 2018

Murakami Haruki

"-Hai ancora bisogno di me, ora che è spuntato il giorno? - chiese.
-Sì. Ancora più disperatamente di ieri.
-È la prima volta che qualcuno ha bisogno di me con tanta passione. Lo sento anch’io. È la prima volta che mi succede, di sentirmi così desiderata.
-Prima d’ora nessuno ti ha mai desiderato tanto?
-Non come te.
-Che cosa provi a sentirti tanto desiderata?
-Mi sento rilassata, appagata come non mi capitava da tanto. È come trovarsi in una stanza calda e accogliente.
-Potrai starci quanto vorrai, - dissi. - Non uscirà e non entrerà nessuno. Ci saremo solo io e te.
-Resteremo lì dentro?
-Sì, nessuno potrà buttarci fuori."

- Dance Dance Dance, Murakami Haruki

venerdì 7 settembre 2018

Haruki Murakami

Non era un'emozione simile all'innamoramento o al desiderio sessuale. Era come se qualcosa si fosse insinuato attraverso una piccola fessura e tentasse di riempire un vuoto che c'era dentro di lui. Ecco cosa provava. Non si trattava di un vuoto provocato da lei. Esisteva dentro di lui da un tempo incalcolabile. Lei vi aveva proiettato sopra una luce speciale, illuminandolo
Haruki Murakami, “1Q84”

giovedì 21 settembre 2017

Norwegian Wood

- Ho bisogno di tempo, - dissi. - Tempo per pensare, per fare ordine dentro di me, per capire. Mi rendo conto che non è giusto nei tuoi confronti, ma per adesso è tutto quello che posso dire.
- Però hai giurato che ti piaccio dal profondo del cuore, e che non vuoi stare mai più lontano da me, vero?
- Certo che è vero.
Midori si staccò da me e mi guardò in viso sorridendo.
- Va bene, aspetterò. Ho fiducia in te, - disse. - Ma quando mi prenderai, dev'essere a me che pensi. Capisci che voglio dire?
- Capisco benissimo.
- Per il resto puoi fare quello che vuoi, solo non farmi del male. Ho già sofferto abbastanza, finora, e adesso voglio essere felice.
— Haruki Murakami, Norwegian Wood

martedì 19 settembre 2017

Norwegian Wood

«Forse noi due ci cercavamo molto più di quanto noi stessi pensassimo. E così abbiamo finito per prendere la strada più lunga e più contorta. Forse io non avrei dovuto fare quello che ho fatto. Ma non ho potuto farne a meno. E volevo dirti che la sensazione di intimità e tenerezza che ho provato per te, è stata un’emozione che non avevo mai sentito prima nella mia vita».



(Haruki Murakami, “Norwegian Wood”)

sabato 12 agosto 2017

Haruki Murakami

Ho sempre avuto fame di affetto, io. E mi sarebbe bastato riceverne a piene mani anche solo una volta. Abbastanza da dire: grazie, sono piena, più di così non ce la faccio.
Haruki Murakami, Norwegian Wood

martedì 8 agosto 2017

Kafka sulla spiaggia

Tutti perdiamo continuamente tante cose importanti. Occasioni preziose, possibilità, emozioni irripetibili. Vivere significa anche questo. Ma ognuno di noi nella propria testa – sì, io immagino che sia nella testa – ha una piccola stanza dove può conservare tutte queste cose in forma di ricordi. Un po’ come le sale della biblioteca, con tanti scaffali. E per poterci orientare con sicurezza nel nostro spirito, dobbiamo tenere in ordine l'archivio di quella stanza: continuare a redigere schede, fare pulizie, rinfrescare l'aria, cambiare l'acqua ai fiori. In altre parole, tu vivrai per sempre nella tua biblioteca personale. 
Haruki Murakami, Kafka sulla spiaggia

martedì 14 febbraio 2017

Murakami

Per me l'amore è un puro concetto dotato di un corpo inadeguato, che passando attraverso cavi sotterranei, linee telefoniche eccetera, riesce faticosamente a trovare il contatto. Una cosa terribilmente imperfetta. A volte ci sono errori di trasmissione. A volte non si conosce il numero. A volte ti chiamano, ma hanno sbagliato numero. Non c'è niente da fare.


Haruki Murakami, Dance Dance Dance


sabato 5 dicembre 2015

H. Murakami

Eppure, quando la incontrai per la prima volta, l'attrazione che provai fu cosi forte che mi sembrò di impazzire. Fu come essere colpiti in pieno giorno, all'improvviso, da un fulmine invisibile e silenzioso. Era un'attrazione senza limiti né condizioni, senza un motivo, né una spiegazione. Senza ma né se.
—   H. Murakami

giovedì 30 luglio 2015

Kafka sulla spiaggia

Guardo il suo seno. 
La parte tonda, in rilievo, in accordo col ritmo del suo respiro, si solleva e si abbassa dolcemente, simile al movimento delle onde. Mi fa pensare a una vasta distesa di mare su cui scende una pioggia silenziosa e incessante. Io sono il navigatore solitario in piedi sul ponte della nave, e lei è il mare. Il cielo è un’uniforme distesa grigia che in lontananza si confonde con il mare, che la stessa tinta cinerea. In momenti come questo è molto difficile distinguere dove cominci uno e abbia fine l’altro. E’ difficile persino distinguere il navigatore dal mare. E anche i confini tra la realtà e il cuore.

Haruki Murakami, Kafka sulla spiaggia

mercoledì 29 luglio 2015

Murakami Haruki

“Ci sono amori che devono attraversare universi per incontrarsi. Ci sono amori che devono superare ostacoli, difficoltà, avversari, enigmi. Amori che devono, soprattutto, vincere le paure interiori - inquietanti e terribili come piccole creature che albergano dentro di noi - per poter creare a propria volta un mondo in cui non ci sia più la paura, un mondo nuovo in cui essere al sicuro in due.”
— 1Q84 - Libro 3, Murakami Haruki

domenica 26 luglio 2015

Kafka sulla spiaggia

 Quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero.
Ma su un punto non c’è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato.

Kafka sulla spiaggia, Haruki Murakami


sabato 26 luglio 2014

sabato 5 aprile 2014

Kafka sulla spiaggia

Gente priva di immaginazione, intollerante, senza orizzonti. Gente che vive una realtà fatta di convinzioni tutte sue, slogan vuoti, ideali orecchiati qua e là, sistemi rigidi. Sono queste le persone che mi fanno davvero paura. Le temo e le disprezzo. Sono casi senza speranza.
— Haruki Murakami, “Kafka sulla spiaggia