"Quello che sta succedendo in questi giorni alla Camera ed in Senato è a dir poco grottesco, soprattutto l'agilità degli uomini di governo, che ad ogni costo vogliono arrivare a far accettare dal Parlamento leggi impossibili, per non dire indegne. Questa situazione sta assomigliando sempre più ad una farsa di Aristofane, Antifane o di Menandro, dove logica e ragione vengono buttate a sguazzare nel lerciume delle cloache"
Dario Fo
domenica 27 luglio 2014
Racconti per una solitudine insonne
È meglio dirsi addio quando si arriva. Così sarà meno doloroso quando ci si dovrà lasciare.
Subcomandante Marcos, Racconti per una solitudine insonne, 2001
Subcomandante Marcos, Racconti per una solitudine insonne, 2001
Alberto Moravia, L'amore coniugale
“Amare, oltre a molte altre cose, vuol dire trarre diletto dal guardare e osservare la persona amata. E non soltanto trarre questo diletto dalla contemplazione delle sue bellezze ma anche da quella delle sue bruttezze, poche o molte che siano”
(Alberto Moravia, L'amore coniugale)
(Alberto Moravia, L'amore coniugale)
sabato 26 luglio 2014
Hermann Hesse
«Chi è capace di accogliere di tutto cuore un libro e amarlo vuole,appena può, che sia anche suo, vuole rileggerlo, possederlo, avere la certezza che è vicino e disponibile. Farsi prestare un libro e leggerlo in fretta per restituirlo è cosa che non presenta difficoltà ma per lo più ciò che si èl etto va perduto con la stessa rapidità o quasi con cui il libro è sparito dalla casa.»
Da Hermann Hesse, "Una biblioteca della letteratura universale"
Da Hermann Hesse, "Una biblioteca della letteratura universale"
George Bernard Shaw
Il 18 novembre 1926 il drammaturgo inglese George Bernard Shaw rifiutò il premio Nobel.
Giustificò la scelta dicendo: "Posso perdonare Alfred Nobel per aver inventato la dinamite ma solo un demone con sembianze umane può aver inventato il Premio Nobèl"
Giustificò la scelta dicendo: "Posso perdonare Alfred Nobel per aver inventato la dinamite ma solo un demone con sembianze umane può aver inventato il Premio Nobèl"
Il gioco del mondo
E io pensavo alla cameriera dell’albergo che mi dava consigli per una felce: «Non la innaffi, metta un piatto pieno d’acqua sotto il vaso, così quando vuol bere, beve, e quando non vuole non beve». E pensavamo a quella cosa incredibile che avevamo letto, che un pesce solo nella vaschetta diventa triste e allora basta mettergli uno specchio e il pesce ridiventa contento».
Julio Cortázar - Il gioco del mondo
Julio Cortázar - Il gioco del mondo
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