venerdì 14 febbraio 2014
Odi et amo
Odio e amo. Forse chiederai come sia possibile;
non so, ma è proprio così, e mi tormento.
(Catullo, carme 85. Traduzione di Salvatore Quasimodo)
Erri de Luca - E disse
Ricorda la prima notte dei nostri primi due, si mischiava l’amore allo spavento, la risposta insieme alla domanda. Erano nudi, si protessero abbracciandosi i corpi, la testa nella spalla dell’altro nell’incavo accogliente tra la scapola e il collo. Scoprivano l’incastro che permette a due corpi di fare l’unità. Fu la prima scoperta della conoscenza, senza la distinzione ancora del bene e del male. Quella prima notte profumava di creato spento. L’amore accelerava l’esperienza, faceva succedere tutto in una notte. E che notte, la prima: non erano stati bambini, l’amore fu il primo dei giochi. Mentre si strofinavano felici si urtarono le labbra. Stupiti si scansarono, poi le riaccostarono. Si chiusero gli occhi da soli, la vista e tutti i sensi accorsero alla bocca. Nacque per accidente allegro il primo bacio. Al termine del gioco erano arrivati al bacio mille.
Erri de Luca - E disse
Erri de Luca - E disse
L'amore secondo Anais Nin
L'amore è abbastanza grande da includere una frase letta in un libro, la linea di un collo visto e desiderato tra la folla, un viso amato e desiderato visto al finestrino di un metrò che sfreccia via. E' grande abbastanza da includere un amore passato, un amore futuro, un film, un viaggio, la scena di un sogno, un'allucinazione, una visione.
- Anais Nin
- Anais Nin
"L'arte tocca i cuori", iniziativa dell'Assessorato alla Cultura del comune di Roma
Oggi, 14 febbraio, le coppie di innamorati potranno visitare il Sistema Museale di Roma Capitale usufruendo di due ingressi al costo di un solo biglietto.
Ecco i musei coinvolti nell'iniziativa: Musei Capitolini, Centrale Montemartini, Mercati di Traiano, Museo dell'Ara Pacis, Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco, Museo delle Mura, Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina, Museo di Roma, Museo Napoleonico, Galleria d' Arte Moderna, il MACRO, Museo Carlo Bilotti, Museo Pietra Canonica, Museo di Roma in Trastevere, Musei di Villa Torlonia e Museo Civico di Zoologia.
Ecco i musei coinvolti nell'iniziativa: Musei Capitolini, Centrale Montemartini, Mercati di Traiano, Museo dell'Ara Pacis, Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco, Museo delle Mura, Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina, Museo di Roma, Museo Napoleonico, Galleria d' Arte Moderna, il MACRO, Museo Carlo Bilotti, Museo Pietra Canonica, Museo di Roma in Trastevere, Musei di Villa Torlonia e Museo Civico di Zoologia.
Storie d'amore
Anaïs, sei stata tu a dare il via allo scorrere della linfa. Non sono più responsabile di ciò che dico e che faccio. Ascolta, riceverai la lettera e forse ne resterai delusa. È un così piccolo frammento di quello che avrei da dirti, e ancora mi manca il coraggio che dovrei avere. Perché, accidenti, perché? Tu mi hai dato il permesso. Ma te l’aspetti tutto quello che ho da dirti? Mi hai letto tutti i tuoi appunti – sì, sì c’è differenza fra ciò che dico e ciò che faccio, diciamo che c’era. Anaïs, vengo di continuo interrotto. Cercherò di continuare a casa. La gente intorno si incuriosisce del fatto che molto spesso io sia qui intento a scrivere. Pensano che io sia uno che va in cerca di punizioni. Mi chiedono perché non me ne vado a casa. Anaïs, potrei restare qui tutta la notte a scriverti. Ti ho continuamente davanti agli occhi, il capo chino, le lunghe ciglia abbassate. E mi sento umilissimo. Non capisco perché tu abbia dovuto scegliere me, non riesco a venirne a capo. Ma non ho voglia di andare troppo a fondo. Mi hai messo il fuoco dentro e adesso non potrò più essere quello che ero, semplicemente tuo amico. Ma sono mai stato soltanto tale? Ho l’impressione che fin dal primissimo inizio, da quando ho aperto l’uscio e mi hai porto sorridendo la mano, io sono rimasto preso, ero tuo. Anche June l’ha avvertito. Ha detto subito che eri innamorata di me o che io lo ero di te. Ma per quanto mi riguardava non ignoravo che fosse amore. Parlavo di te con calore, senza riserve. Henry
Henry Miller a Anaïs Nin
Henry Miller a Anaïs Nin
Storie d'amore
Yalta, 26 aprile 1901
Cara Olguccia!
Io arriverò i primi giorni di maggio. Non appena ricevi il telegramma, va' subito all'albergo « Dresden » e informati se è libera la stanza n. 45 cioè, in altre parole, fissa una qualsiasi stanzuccia a buon mercato...
Se mi dai parola che non ci sarà a Mosca anima viva che sappia del nostro matrimonio, finché non avrà avuto luogo, allora ti sposo il giorno stesso del mio arrivo. Non so perché, ho una paura terribile degli sposalizi, delle congratulazioni, dello champagne che bisogna tenere in mano e nello stesso tempo sorridere con aria vaga. Dalla chiesa vorrei andare non a casa, ma partire direttamente per Zvenigorod. Oppure sposarci a Zvenigorod. Pensaci, pensaci, tesoro! Sei ben una donna giudiziosa tu, dicono.
A Yalta il tempo è piuttosto lurido. Vento furioso. Le rose fioriscono, ma poco; ma più in là avranno una ricca fioritura. I giaggioli sono splendidi.
Ho tutto in ordine, tutto, all'infuori d'una sciocchezzuola: la salute...
T'abbraccio, Olguccia.
Antòn Cechov
Cara Olguccia!
Io arriverò i primi giorni di maggio. Non appena ricevi il telegramma, va' subito all'albergo « Dresden » e informati se è libera la stanza n. 45 cioè, in altre parole, fissa una qualsiasi stanzuccia a buon mercato...
Se mi dai parola che non ci sarà a Mosca anima viva che sappia del nostro matrimonio, finché non avrà avuto luogo, allora ti sposo il giorno stesso del mio arrivo. Non so perché, ho una paura terribile degli sposalizi, delle congratulazioni, dello champagne che bisogna tenere in mano e nello stesso tempo sorridere con aria vaga. Dalla chiesa vorrei andare non a casa, ma partire direttamente per Zvenigorod. Oppure sposarci a Zvenigorod. Pensaci, pensaci, tesoro! Sei ben una donna giudiziosa tu, dicono.
A Yalta il tempo è piuttosto lurido. Vento furioso. Le rose fioriscono, ma poco; ma più in là avranno una ricca fioritura. I giaggioli sono splendidi.
Ho tutto in ordine, tutto, all'infuori d'una sciocchezzuola: la salute...
T'abbraccio, Olguccia.
Antòn Cechov
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