Puoi indossare una maschera o dipingerti la faccia
puoi persino considerarti parte della razza umana
puoi metterti un colletto e una cravatta
ma una cosa non puoi nascondere:
è quando sei marcio dentro.
(John Lennon)
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sabato 25 luglio 2020
giovedì 23 aprile 2020
mercoledì 22 aprile 2020
Vladimir Nabokov
Benché si legga con la mente, la sede del piacere artistico è tra le scapole; è quel piccolo brivido che sentiamo là dietro.
sabato 11 aprile 2020
Fëdor Dostoevskij
Karamàzov!”, gridò Kòlja. “È vero quello che dice la religione, che resusciteremo dai morti e, tornati in vita, ci vedremo di nuovo tutti, anche Iljùscenka?”.
“Resusciteremo senz’altro, e ci vedremo e ci racconteremo l’un l’altro allegramente e gioiosamente tutto ciò che è stato”, rispose Aljòscia a metà tra il riso e l’entusiasmo.
“Ah, che bello che sarà”, sfuggì a Kòlja.
(Fëdor Dostoevskij, I fratelli Karamazov)
“Resusciteremo senz’altro, e ci vedremo e ci racconteremo l’un l’altro allegramente e gioiosamente tutto ciò che è stato”, rispose Aljòscia a metà tra il riso e l’entusiasmo.
“Ah, che bello che sarà”, sfuggì a Kòlja.
(Fëdor Dostoevskij, I fratelli Karamazov)
martedì 23 aprile 2019
Film stasera in tv
Su Rai5, alle 21.15, andrà in onda Il regno d'inverno - Winter Sleep (Kış Uykusu), film del 2014 diretto da Nuri Bilge Ceylan, liberamente ispirato al racconto Mia moglie (Жена) di Anton Čechov.
sabato 12 novembre 2016
Fëdor Dostoevskij, Lettere ad Anja
Ieri come hai trascorso la giornata? Pensavo di vederti in sogno, e non ti ho visto. Ho letto il tuo futuro su un libro, cioè ho aperto il libro e ho letto la prima riga della pagina destra; sono venute fuori cose ricche di significato e giuste. Addio cara, arrivederci a presto.
martedì 2 agosto 2016
Epistulae
Il tuo amore è sceso su di me come un dono divino,
inatteso,
improvviso,
dopo tanta stanchezza e disperazione.
—Fëdor Michajlovič Dostoevskij, da una lettera a Apollinarija Suslova
inatteso,
improvviso,
dopo tanta stanchezza e disperazione.
—Fëdor Michajlovič Dostoevskij, da una lettera a Apollinarija Suslova
venerdì 27 giugno 2014
venerdì 30 maggio 2014
Boris Pasternak
Alla gran maggioranza di noi si richiede un’ipocrisia costante, eretta a sistema. Ma non si può, senza conseguenze, mostrarsi ogni giorno diversi da quello che ci si sente: sacrificarsi per ciò che non si ama, rallegrarsi di ciò che ci rende infelici. Il sistema nervoso non è un vuoto suono o un’invenzione. La nostra anima occupa un posto nello spazio e sta dentro di noi come i denti nella bocca. Non si può impunemente violentarla all’infinito.
Boris Pasternak - “Il dottor Zivago”
Boris Pasternak - “Il dottor Zivago”
giovedì 15 maggio 2014
Il Maestro e Margherita
“L’insulto è la ricompensa abituale di un lavoro ben fatto.”
— Michail Bulgakov, Il Maestro e Margherita.
— Michail Bulgakov, Il Maestro e Margherita.
La guardia bianca
Tutto passerà. Le sofferenze, i tormenti, il sangue, la fame e la pestilenza. La spada sparirà, ma le stelle resteranno anche quando le ombre dei nostri corpi e delle nostre opere non saranno più sulla terra. Non c’è uomo che non lo sappia. Perché dunque non vogliamo rivolgere lo sguardo alle stelle? Perché?”
Michail Bulgakov, La guardia bianca
Michail Bulgakov, La guardia bianca
Il maestro e Margherita
L’amore ci aveva sorpreso inatteso e violento come un assassino che sbuchi fuori d’improvviso, e ci aveva pugnalato entrambi. Così colpisce il fulmine, così colpisce la lama finnica. Del resto, lei sosteneva in seguito che non avvenne così, che noi ci amavamo sicuramente da sempre, senza saperlo, senza esserci mai visti.
Mikhail Bulgakov - Il maestro e Margherita
Mikhail Bulgakov - Il maestro e Margherita
domenica 11 maggio 2014
Le notti bianche
"E’ possibile, è possibile che non ci vedremo mai più? … Che il nostro incontro rimanga così?"
"Vedete", disse ridendo la ragazza, "all’inizio volevate solo due parole, e adesso … Del resto io non vi dirò nulla …. Forse ci incontreremo ancora …"
"Verrò qui domani", dissi io. "Oh, perdonatemi, io lo pretendo già …"
"Si, voi siete impaziente … voi quasi pretendete …"
"Ascoltate, ascoltate!", l’interruppi. "Perdonatemi se vi dirò ancora qualcosa … Ecco, vedete: domani non potrò non venire qui. Io sono un sognatore; ho vissuto così poco la vita reale che attimi come questi non posso non ripeterli nei sogni. Vi sognerò per tutta la notte, per tutta la settimana, per tutto l’anno. Sicuramente domani ritornerò qui, proprio qui, in questo posto, e proprio a quest’ora, e sarò felice ricordando quello che è successo. […]
— Fëdor Dostoevskij, Le notti bianche
mercoledì 7 maggio 2014
Le notti bianche
" Avanzando negli anni si scacciano gli antichi ideali, ed essi cadono in polvere, si spezzano in tanti frammenti, con i quali di vuol ricostruire la vita passata, a meno che non si pensi di iniziarne un’altra, una vita nuova. Ma intanto l’anima chiede, vuole nuove cose. Il sognatore fruga invano tra i vecchi sogni, come fra la cenere, cercandovi una piccola scintilla, per soffiarci sopra e riscaldare col fuoco ridestato il proprio cuore freddo e farvi risorgere ciò che prima gli era tanto caro, tutto ciò che lo commuoveva, che gli faceva ardere il sangue, che gli strappava le lacrime dagli occhi e lo illudeva meravigliosamente. “
- Le notti Bianche, Fëdor Dostoevskij
mercoledì 23 aprile 2014
Vladimir Nabokov
Sapere che si ha qualcosa di bello da leggere prima di coricarsi è una delle sensazioni più piacevoli della vita.
- Vladimir Nabokov
Vladimir Nabokov
“La letteratura non è nata il giorno in cui un ragazzo, gridando al lupo al lupo, uscì di corsa dalla valle di Neanderthal con un gran lupo grigio alle calcagna: è nata il giorno in cui un ragazzo arrivò gridando al lupo al lupo, e non c’erano lupi dietro di lui.”
- Vladimir Nabokov, Lezioni di letteratura
- Vladimir Nabokov, Lezioni di letteratura
Vladimir Vladimirovič Nabokov
Anche Berlino può diventare misteriosa. E quel lampione sotto il tiglio ammicca strizzando l’occhio. E il rapido passante lì al crocicchio ha l’ombra minacciosa di un rapace sparviero. Vento, e la luna dondola: il cielo ha liquide movenze blu: fantasma di Venezia, pali, gondole, bautte, ponti, il mondo a testa in giù. Ti prego, non violare mai le regole del gioco, la magia dell’illusione. Coltiva l’eresia più irragionevole, fai del miracolo la tua ragione di vita. Credi.
—Vladimir Nabokov, Il dono
—Vladimir Nabokov, Il dono
Quando tutto diventa più semplice
"Tu lo sai bene: non ti riesce qualcosa, sei stanco e non ce la fai più. E d'un tratto incontri nella folla lo sguardo di qualcuno -uno sguardo umano- ed è come se ti fossi accostato a un divino nascosto. E tutto diventa improvvisamente più semplice."
Andrej Tarkovskij
Andrej Tarkovskij
Vladimir Vladimirovič Nabokov (Pietroburgo, 23 aprile 1899 – Montreux, 2 luglio 1977)
Non posso fare a meno di pensare che nell'amore ci sia qualcosa di essenzialmente sbagliato. Tra amici si litiga o ci si perde di vista, e anche tra parenti stretti, ma non c'è questo spasimo, questo pathos, questa fatalità che sta attaccata all'amore. L'amicizia non ha mai l'aspetto della condanna. Perché dunque l'amore è così misteriosamente esclusivo? Si possono avere mille amici, ma si deve amare una sola persona.
Vladimir Vladimirovič Nabokov- La vera vita di Sebastian Knight
Vladimir Vladimirovič Nabokov- La vera vita di Sebastian Knight
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