"E' più criminale fondare una banca o rapinarla?"
Da "L'opera da tre soldi" di Bertolt Brecht
lunedì 10 febbraio 2014
Boris Pasternak
"E' bene quando una persona contraddice le nostre aspettative, quando è diversa dall'immagine che ce ne siamo fatta. Appartenere a un tipo significa la fine dell'uomo, la sua condanna. Se non si sa, invece, come catalogarlo, se sfugge a una definizione, è già in gran parte un uomo vivo, libero da se stesso, con un granello in sé di assoluto".
- Boris Pasternak
Generale, di Bertolt Brecht
Generale, il tuo carro armato è una macchina potente
spiana un bosco e sfracella cento uomini.
Ma ha un difetto:
Ha bisogno di un carrista.
Generale, il tuo bombardiere è potente.
Vola più rapido di una tempesta e porta più di un elefante.
Ma ha un difetto:
Ha bisogno di un meccanico.
Generale, l'uomo fa di tutto.
Può volare e può uccidere.
Ma ha un difetto:
può pensare.
Bertolt Brecht
Bertolt Brecht( Augusta, 10 febbraio 1898 – Berlino, 14 agosto 1956)
Potessi tu trasformare il mondo, perché
con te stesso essere troppo buono?
Tu chi sei?
Affoga nella lordura,
Abbraccia il boia, ma
Trasforma il mondo: ne ha bisogno!
Il mio pane lo mangiai tra le battaglie.
Per dormire mi stesi in mezzo agli assassini.
Bertolt Brecht
con te stesso essere troppo buono?
Tu chi sei?
Affoga nella lordura,
Abbraccia il boia, ma
Trasforma il mondo: ne ha bisogno!
Il mio pane lo mangiai tra le battaglie.
Per dormire mi stesi in mezzo agli assassini.
Bertolt Brecht
Boris Leonidovič Pasternak (Mosca, 10 febbraio 1890 – Peredelkino, 30 maggio 1960)
"Credo che non ti amerei tanto se in te non ci fosse nulla da lamentare, nulla da rimpiangere. Io non amo la gente perfetta, quelli che non sono mai caduti, non hanno mai inciampato. La loro è una virtù spenta, di poco valore. A loro non si è svelata la bellezza della vita".
- Boris Pasternak, Il Dottor Zivago
- Boris Pasternak, Il Dottor Zivago
Boris Leonidovič Pasternak (Mosca, 10 febbraio 1890 – Peredelkino, 30 maggio 1960)
"Febbraio. Prender l'inchiostro e piangere!
Scrivere di Febbraio a singhiozzi,
finché il tempo piovoso scrosciante
brucia come una fosca primavera.
Prendere una carrozza. Per sei soldi
fra scampanio e stridere di ruote
recarsi là dove la pioggia torrenziale
strepita più che di lacrime ed inchiostro.
Dove, come pere incenerite,
dagli alberi mille cornacchie
cadranno nelle pozze rovesciando
una secca mestizia sul fondo degli occhi.
Nereggiano di sotto gli spazi disgelati,
e il vento è solcato dai gridi,
e quanto più a caso, tanto più esattamente
si compongono i versi a singhiozzi".
- Boris Pasternak
Boris Leonidovic Pasternak, Il dottor Zivago
"Ecco di chi sono geloso in modo folle, irrimediabile".
"Che dici? Non solo non lo amo, ma lo detesto".
"Credi di conoscerti così bene? La natura umana e specialmente quella femminile è così ambigua e contraddittoria! Con qualche particella della tua repulsione forse tu sei succube di lui più di qualunque altro che pure ami di tua spontanea libertà, liberamente".
E' terribile quello che hai detto. E, come al solito, hai colto nel segno, tanto che quest'assurdità contro natura mi sembra vera. Ma è spaventoso allora!"
"Stai tranquilla. Non mi dare retta. Volevo dire che nei tuoi confronti io sono geloso di ciò che è oscuro, inconscio, che non si può spiegare, nè capire. Sono geloso degli oggetti della tua toeletta, delle gocce di sudore sulla tua pelle, delle malattie che sono nell'aria e che possono attaccarsi a te e avvelenare il tuo sangue. E, come di un'infezione di questo genere, sono geloso di Komarovskij, che un giorno ti strapperà a me, così come un giorno la mia o la tua morte ci dividerà. Lo so, tutto questo ti deve sembrare un oscuro groviglio. Ma non so dirlo in maniera più comprensibile e chiara. Ti amo follemente, da perdere la ragione, senza limiti.
- Boris Leonidovic Pasternak, Il dottor Zivago
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