Hospes comesque corporis,
Quae nunc abibis in loca
Pallidula, rigida, nudula,
Nec, ut soles, dabis iocos...."
P. Aelius Hadrianus, IMP.
"Mi sentivo responsabile della bellezza del mondo.
Volevo che le città fossero splendide, piene di luce, irrigate
d’acque limpide, popolate di esseri umani il cui corpo non fosse deturpato né
dal marchio della miseria o della schiavitù, né dal turgore di una ricchezza
volgare….” dice di sè Adriano, uomo totalmente immerso nella sua epoca e vicinissimo
al tormento dell'uomo di tutti i tempi, nell'accanita ricerca di un'accordo tra
la razionalità e la felicità, tra il destino e l'intelligenza.
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