venerdì 24 gennaio 2014

"Memorie di Adriano" di Marguerite Yourcenar

"Animula vagula, blandula, 
Hospes comesque corporis, 
Quae nunc abibis in loca
Pallidula, rigida, nudula,
Nec, ut soles, dabis iocos...."
P. Aelius Hadrianus, IMP.



"Mi sentivo responsabile della bellezza del mondo. Volevo che le città fossero splendide, piene di luce, irrigate d’acque limpide, popolate di esseri umani il cui corpo non fosse deturpato né dal marchio della miseria o della schiavitù, né dal turgore di una ricchezza volgare….” dice di sè Adriano, uomo totalmente immerso nella sua epoca e vicinissimo al tormento dell'uomo di tutti i tempi, nell'accanita ricerca di un'accordo tra la razionalità e la felicità, tra il destino e l'intelligenza.

Nessun commento:

Posta un commento