mercoledì 26 marzo 2014

Roland Barthes

Un mandarino era innamorato di una cortigiana. “Sarò vostra, - disse lei, - solo quando voi avrete passato cento notti ad aspettarmi seduto su uno sgabello, nel mio giardino, sotto la mia finestra”. Ma, alla novantanovesima notte, il mandarino si alzò, prese il suo sgabello sotto il braccio e se n’andò.
 - Roland Barthes, Frammenti di un discorso amoroso


Roland Barthes (Cherbourg, 12 novembre 1915 – Parigi, 26 marzo 1980)

Stamattina, devo scrivere con urgenza una lettera “importante” - dalla quale dipende il successo d’una certa iniziativa; scrivo invece una lettera d’amore - che non spedisco. Abbandono allegramente tristi incombenze, ragionevoli scrupoli, comportamenti reattivi imposti dal mondo, a beneficio di un compito inutile, derivato da un Dovere luminoso: il Dovere amoroso. Con discrezione, faccio delle cose pazze; sono l’unico testimone della mia follia.” 
- Roland Barthes, Frammenti di un discorso amoroso


Roland Barthes

Sono innamorato? - Sì, poiché sto aspettando”. L’altro, invece, non aspetta mai. Talvolta, ho voglia di giocare a quello che non aspetta; cerco allora di tenermi occupato, di arrivare in ritardo; ma a questo gioco io perdo sempre: qualunque cosa io faccia, mi ritrovo sempre sfaccendato, esatto, o per meglio dire in anticipo. La fatale identità dell’innamorato non è altro che: 
io sono quello che aspetta.
(Roland Barthes, "Frammenti di un discorso amoroso")



Buon compleanno, Roberto!

Buon compleanno al meraviglioso Roberto Bolle, nato a Casale Monferrato il 26 marzo 1975


martedì 25 marzo 2014

Antonio Tabucchi

Ho preso il tuo biglietto, sono entrato nel mare 
e l’ho depositato sulla superficie dell’acqua. 
L’onda l’ha avvolto, ed è scomparso dalla vista.
Oddìo, ho pensato per un momento 
con quel batticuore di quando si assiste ad una partenza 
(le partenze causano sempre un po’ d’ansia,
e tu sai che in me è sempre eccessiva), finirà contro le rocce.
E invece no. Ha preso la direzione giusta,
galleggiando gagliardamente sulla corrente che rinfresca il piccolo golfo.
Ed è scomparso in un attimo. Ho cercato di sventolare l’asciugamano
per dirti ciao,ma tu eri già troppo lontana.
Magari non te ne sei neppure accorta.


Saudade

La saudade è nostalgia proiettata al futuro.
- Antonio Tabucchi

Antonio Tabucchi

Ma la vita riserva sempre grandi sorprese:
basta avere la pazienza di aspettare che ce le offra
”. - Antonio Tabucchi, si sta facendo sempre più tardi

Antonio Tabucchi

Ma ciò che inquieta di più e che rode come un tarlo testardo
infilato in una vecchia tavola e impossibile da far tacere 
se non con un veleno che avvelenerebbe anche noi,
è la lettera che non abbiamo mai scritto. “Quella” lettera. 
Quella che tutti noi abbiamo sempre pensato di scrivere,
in certe notti insonni, e che abbiamo sempre rimandato al giorno dopo. 


Tabucchi, ci manchi!

Il 25 marzo 2012 ci lasciava il grande scrittore Antonio Tabucchi
C’è un momento indistinto che chiamano anàstole, con il quale tutto ricomincia perché il cerchio si chiude e si riapre immediatamente.
 -Antonio Tabucchi, "Si sta facendo sempre più tardi"



Tristano muore

La vita non è in ordine alfabetico come credete voi. Appare… un po’ qua e un po’ la, come meglio crede, sono briciole, il problema è raccoglierle dopo, è un mucchietto di sabbia, e qual è il granello che sostiene l’altro? A volte quello che sta sul cucuzzolo e che sembra sorretto da tutto il mucchietto, è proprio lui che tiene insieme tutti gli altri, perché quel mucchietto non ubbidisce alle leggi della fisica, togli il granello che credevi che sorreggesse niente e crolla tutto, la sabbia scivola, si appiattisce e non ti resta altro che farci ghirigori col dito, degli andirivieni, sentieri che non portano da nessuna parte, e dai e dai, stai lì a tracciare andirivieni, ma dove sarà quel benedetto granello che teneva tutto insieme… e poi un giorno il dito si ferma da sé, non ce la fa più a fare ghirigori, sulla sabbia c’è un tracciato strano, un disegno senza logica e senza costrutto, e ti viene un sospetto, che il senso di tutta quella roba erano i ghirigori.” 
- Antonio Tabucchi, Tristano muore


Mina Mazzini

La musica...la musica. La amo, la adoro, la idolatro, la venero. Quella che medica. Quella che ti estorce le lacrime. Quella che sembra essere l'unica entità che ti possa capire. Quella che ti persuade. Quella che conferma la tua solitudine. Quella che ti fa muovere. Quella che hai in gola e butti fuori e quella che hai in gola e tieni dentro. Quella che ti convince, anche se solo per un attimo, che siamo degli esseri umani degni di lei. Quella che ti fa trattenere il fiato come davanti al crollo di una diga.Quella che è l'unico, vero, potente stupefacente.
- Mina





Mina

Io vorrei provarla come attrice. Mina ha la faccia della luna. Gli occhi sono dolci e crudeli. La bocca chiama dal cielo le comete: basta un fischio. Poi è tanta. Il mio amico Sordi dice che è “‘na fagottata de roba”. È un tipo che entra nelle mie storie. Avrebbe fatto bene anche la Gradisca. 
- Federico Fellini su Mina

Mina

"Non ti dimenticherò mai”. E ci crediamo, quando pronunciamo queste parole che sanno un po’ di canzonetta, ma che dicono il desiderio di trattenere, almeno nella memoria, quello che non siamo in grado di conservarci con le nostre forze. Non è vero, non è possibile. E, mentre mi ribello a questa legge, anche se sono convinta che la potenza dell’amore o dell’odio superi la fisicità, mi rendo disperatamente conto che quella inflessione di voce, quella andatura, quel tic che magari mi faceva sorridere, quel modo di starnutire, quell’abbraccio, quel disegno della nuca non li ricordo più così bene come vorrei. 
-Mina

Antonio Fogazzaro (Vicenza, 25 marzo 1842 – Vicenza, 7 marzo 1911)

Le cose non sono mai così terribili da non poter peggiorare.
- Antonio Fogazzaro


Mina

'Sto fatto che dietro un grande uomo c'è sempre una grande donna mi sembra una gran cretinata. È la solita storia che puzza di mancia, di gratifica natalizia, di carità, di “bel gesto” nei confronti di noi donne, esseri inferiori. Io mi sono rotta leggermente le scatole. E dietro una grande donna c'è sempre chi o che cosa? Solo se stessa, temo. 
- Mina

Mina Mazzini

Bisogna essere capaci di affondare lo sguardo nel profondo di quell'abisso smisurato che è il nostro cuore. Guardarci dentro, per accorgerci che quel mondo rovesciato di cui spesso ci lamentiamo è fatto anche dalle nostre piccole mostruosità. Siamo tutti complici di una catena di cedimenti, di trasgressioni, di colpe piccole e grandi. Esiste, quanto meno, una catena di bene non fatto, di amore non dato, di carità elusa, di grettezza sordida e quotidiana che si dilata dal nostro comportamento e crea una somma di iniquità che esce da noi e diventa una smisurata schifezza che inghiotte chi, meno di noi, sa costruire difese contro il suo terribile potere di invasività. E non ci rendiamo conto che dentro quella struttura sociale viviamo anche noi, con tutto il nostro "non bene" quotidiano. Nessuno è a priori salvo o libero dal male. 
- Mina Mazzini

Buon compleanno, Mina!

Auguri di buon compleanno a Mina Mazzini, nata a Busto Arsizio il 25 marzo 1940 <3

lunedì 24 marzo 2014

Dario Fo

Il riso è sacro. Quando un bambino fa la prima risata è una festa. Mio padre, prima dell’arrivo del nazismo, aveva capito che buttava male; perché, spiegava, quando un popolo non sa più ridere diventa pericoloso.
 - Dario Fo


Dario Fo

Nel novembre 2013, Dario Fo ha disegnato e dipinto, con un gruppo di allievi dell'Accademia Ligustica di Genova un grande murale raffigurate la filosofa greca Ipazia . Per la moglie scomparsa Franca Rame, ha ricordato, per tutte le donne e contro ogni violenza: e a favore della sopravvivenza del Teatro dell'Archivolto.

Morto l'attore James Rebhorn

E' morto nella sua casa di South Orange in New Jersey all'età di 65 anni, dopo una lunga malattia , l'attore americano James Rebhorn. Oltre cento interpretazioni nell'arco della sua carriera, tra le più celebri si ricordano quelle in  "Independence Day",  "Mio cugino Vincenzo", "Scent of a Woman", "Silkwood", "Basic Instinct", "L'olio di Lorenzo", "Carlito's way", "Cara, insopportabile Tess", "Inviati molto speciali", "L'Albatross- Oltre la tempesta", "Qualcosa di personale"", "Appuntamento col ponte", "Il talento di Mr. Ripley", "Ti presento i miei", "Pluto Nash", "Ritorno a Cold Mountain".












Buon compleanno, Vauro!

Auguri di buon compleanno al mitico vignettista Vauro Senesi, nato a Pistoia il  24 marzo 1955


Dario Fo e Franca Rame

E' mancata tra le mie braccia, talmente bella da intimidirmi.
Lei era in camera che mi faceva la valigia e come al solito mi sgridava, mi diceva che sono distratto e imbranato. Poi la sua voce si è affievolita, sono andato in camera e l'ho trovata sul letto che ansimava. Le ho fatto la respirazione bocca a bocca. Non so per quanto tempo, so solo che quando se n'è andata avevo il suo volto tra le mani, come in tutti i sessant'anni passati insieme.
- Dario Fo su Franca Rame






Dario Fo

Non ho la ricetta del matrimonio perfetto. Se ce l’avessi, l’avrei lanciata sul mercato. Io e Franca siamo stati fortunati. Di crisi ce ne sono state, ne abbiamo avute di continuo. Molte però sono liti che prevedono solo quattro risate. È difficile dire cosa serve per una buona convivenza, non ci sono ricette. Forse, nel nostro caso, l’aver fatto lo stesso mestiere ha aiutato.La riuscita di un rapporto d’amore è un fatto misterioso, sempre sorprendente, non c’è una legge. Credo che nel nostro caso, il successo della nostra unione sia aver diviso responsabilità ed aver condiviso progetti da realizzare. Se non si producono battaglie insieme, è difficile reggere.” 
-Dario Fo



Dario Fo

Dedicato agli anticonformisti, ai ribelli, ai piantagrane, a tutti coloro che vedono le cose in modo diverso. Costoro non hanno in mano le regole, nè i regolamenti e non hanno alcun rispetto per lo status quo. Potete citarli, essere in disaccordo con loro, potete glorificarli o denigrarli, ma l’unica cosa che non potrete mai fare è ignorarli, perché riescono a cambiare le cose, perché fanno progredire l’umanità. E mentre qualcuno potrebbe definirli folli noi ne vediamo il genio; perché solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo lo cambiano davvero..
- Dario Fo - Dedicato agli anticonformisti

Dario Fo

"Perchè, seguendo la tradizione dei giullari medioevali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi".
- Motivazione del Premio Nobel per la letteratura conferito a Dario Fo il 10 dicembre 1997


Buon compleanno a Dario Fo!

Buon compleanno a Dario Fo, drammaturgo, attore, scrittore, paroliere, scenografo, vincitore del Premio Nobel per la letteratura nel 1997, nato a Sangiano il 24 marzo 1926

ACCADDE OGGI

70 anni fa l'eccidio delle Fosse Ardeatine

Roma, 24 marzo 1944 :335 civili e militari italiano vennero fucilati dalle truppe di occupazione tedesche come rappresaglia per l'attentato partigiano compiuto da membri dei GAP romani contro truppe germaniche in transito in via Rasella, attentato che aveva causato, sul posto e nelle ore successive, la morte di 33 soldati del reggimento "Bozen appartenente alla Ordnungspolizei dell'esercito tedesco, reclutato in Alto Adige. Per la sua efferatezza, l'alto numero di vittime e per le tragiche circostanze che portarono al suo compimento, esso divenne l'evento-simbolo della durezza dell'occupazione tedesca di Roma.
Le "Fosse Ardeatine", antiche cave di pozzolana situate nei pressi della via Ardeatina, scelte quali luogo dell'esecuzione e per occultare i cadaveri degli uccisi, nel dopoguerra sono state trasformate in un sacrario-monumento nazionale. Sono oggi visitabili e luogo di cerimonie pubbliche in memoria.


domenica 23 marzo 2014

Umberto Eco

Ciascuno di noi ogni tanto è cretino, imbecille, stupido o matto. Diciamo che la persona normale è quella che mescola in misura ragionevole tutte queste componenti, questi tipi ideali.
- Umberto Eco, Il pendolo di Foucault





Il libro vincitore del sondaggio

Mi accingo a rileggerlo...

La felicità è un abbandono che a mezzanotte conduce alla casa col giardino di aranci e limoni dove entriamo in punta di piedi e incuranti dei poliziotti che controllano ogni tua mossa: due agli angoli della strada e due sul marciapiede. È un albero di gelsomini che fiorisce sotto la finestra alla quale ci siamo affacciati perché tu ne colga un ciuffo e tu me l’offra insieme alla tua timidezza. È una stanza di cui non vedo più lo squallore, le poltrone unte e sbucciate, i soprammobili brutti, gli assurdi diplomi in cornice: perché ci sei tu. È un bacio inaspettatamente pudico sulla mia fronte, mentre il vento fruscia tra i rami d’ulivo e ci porta la cantilena del mare. È una lacrima che inaspettatamente ti scivola giù per la guancia mentre sussurri: «Sono stato tanto solo. Non voglio stare più solo. Giura che non mi lascerai mai». È il tuo volto serio che si avvicina al mio volto serio, i tuoi occhi commossi che affogano nei miei occhi commossi, le tue braccia incerte che cercano le mie braccia incerte, neanche fossimo due ragazzi al loro primo incontro d’amore o sapessimo che ci accingiamo a compiere un rito da cui dipenderanno tutti i nostri anni a venire. È un silenzio lungo, impressionante, mentre le nostre labbra si toccano con esitazione, si uniscono con decisione, e i nostri corpi si allacciano senza timore, per adagiarsi palpitando nel buio, travolti da un fiume di dolcezza che abbaglia, cercando gesti dimenticati, agognati, e trovandoli per penetrarsi con armonia, di nuovo ed ancora, ed ancora ed ancora, quasi dovesse durare un’eternità. 
Oriana Fallaci, Un uomo

Un uomo, di Oriana Fallaci

E forse il tuo carattere non mi piaceva, né il tuo modo di comportarti, però ti amavo di un amore più forte del desiderio, più cieco della gelosia: a tal punto implacabile, a tal punto inguaribile, che ormai non potevo più concepire la mia vita senza di te. Ne facevi parte quanto il mio respiro, le mie mani, il mio cervello, e rinunciare a te era rinunciare a me stessa, ai miei sogni che erano i tuoi sogni, alle tue illusioni che erano le mie illusioni, alle tue speranze che erano le mie speranze, alla vita! E l’amore esisteva, non era un imbroglio, era piuttosto una malattia, e di tale malattia potevo elencare tutti i segni, i fenomeni.
— Oriana Fallaci, Un uomo

Oriana Fallaci

«Io mi diverto ad avere trent’anni, io me li bevo come un liquore i trent’anni: non li appassisco in una precoce vecchiaia ciclostilata su carta carbone. Ascoltami, Cernam, White, Bean, Armstrong, Gordon, Chaffee: sono stupendi i trent’anni, ed anche i trentuno, i trentadue, i trentatré, i trentaquattro, i trentacinque! Sono stupendi perché sono liberi, ribelli, fuorilegge, perchè è finita l’angoscia dell’attesa, non è incominciata la malinconia del declino, perché siamo lucidi, finalmente, a trent’anni! Se siamo religiosi, siamo religiosi convinti. Se siamo atei, siamo atei convinti. Se siamo dubbiosi, siamo dubbiosi senza vergogna. E non temiamo le beffe dei ragazzi perché anche noi siamo giovani, non temiamo i rimproveri degli adulti perchè anche noi siamo adulti. Non temiamo il peccato perché abbiamo capito che il peccato è un punto di vista, non temiamo la disubbidienza perché abbiamo scoperto che la disubbidienza è nobile. Non temiamo la punizione perché abbiamo concluso che non c’è nulla di male ad amarci se ci incontriamo, ad abbandonarci se ci perdiamo: i conti non dobbiamo più farli con la maestra di scuola e non dobbiamo ancora farli col prete dell’olio santo. Li facciamo connoi stessi e basta, col nostro dolore da grandi. Siamo un campo di grano maturo, a trent’anni, non più acerbi e non ancora secchi: la linfa scorre in noi con la pressione giusta, gonfia di vita. È viva ogni nostra gioia, è viva ogni nostra pena, si ride e si piange come non ci riuscirà mai più, si pensa e si capisce come non ci riuscirà mai più. Abbiamo raggiunto la cima della montagna e tutto è chiaro là in cima: la strada per cui siamo saliti, la strada per cui scenderemo. 
- Oriana Fallaci, Se il sole muore

Oriana Fallaci

La morte di un amore è come la morte di una persona amata. Lascia lo stesso strazio, lo stesso vuoto, lo stesso rifiuto di rassegnarti a quel vuoto. Perfino se l’hai attesa, causata, voluta per autodifesa o buonsenso o bisogno di libertà, quando arriva ti senti invalido. Mutilato. Ti sembra di essere rimasto con un occhio solo, un orecchio solo, un polmone solo, un braccio solo, una gamba sola, il cervello dimezzato, e non fai che invocare la metà perduta di te stesso: colui o colei con cui ti sentivi intero. Nel farlo non ricordi nemmeno le sue colpe, i tormenti che ti inflisse, le sofferenze che ti impose. Il rimpianto ti consegna la memoria d’una persona pregevole anzi straordinaria, d’un tesoro unico al mondo. Né serve a nulla dirsi che ciò è un offesa alla logica: un insulto all’intelligenza, un masochismo (in amore la logica non serve, l’intelligenza non giova, e il masochismo raggiunge vette da psichiatria). Poi un po’ per volta ti passa. Magari senza che tu ne sia consapevole lo strazio si smorza, si dissolve, il vuoto diminuisce, e il rifiuto di rassegnarti ad esso scompare. Ti rendi finalmente conto che l’oggetto del tuo amore morto non era né una persona pregevole anzi straordinaria, né un tesoro unico al mondo, lo sostituisci con un’altra metà o supposta metà di te stesso, e per un certo periodo recuperi la tua interezza. Però sull’anima rimane uno sfregio che la imbruttisce, un livido nero che la deturpa, e ti accorgi di non essere più quello o quella che eri prima del lutto. La tua energia s’è infiacchita, la tua curiosità s’è affievolita, e la tua fiducia nel futuro s’è spenta perchè hai scoperto d’aver sprecato un pezzo di esistenza che nessuno ti rimborserà. Ecco perché, anche se un amore langue senza rimedio, lo curi e ti sforzi di guarirlo. Ecco perché, anche se in stato di coma boccheggia, cerchi di rinviare l’istante in cui esalerà l’ultimo respiro: lo trattieni e in silenzio lo supplichi di vivere un giorno, un’ora, un minuto. Ecco infine perché, anche quando smette di respirare, esiti a seppellirlo o addirittura tenti di resuscitarlo.”  
-Oriana Fallaci, Insciallah





Manlio Sgalambro - "Accetta il consiglio", riadattamento filosofico del monologo tratto da "The Big Kahuna"

Vi voglio rifilare un paio di inutili consigli.
Godete del potere e della bellezza della vostra gioventù ma senza pensarci.
Oppure pensateci (tanto è lo stesso).
Se ci pensate troppo scompaiono subito.
Bellezza e gioventù le capirete solo una volta appassite,
Dicono i saggi. Ma non vi illudete troppo.
Tra vent'anni guarderete le vostre vecchie foto come dei santini:le adorerete in ginocchio.
Quante possibilità avevate e che aspetto magnifico
Non eravate per niente grassi come vi sembrava.
Niente pance. 
Ma questo è il consiglio:la pancia non esclude l'erotismo.
Guardate Socrate: pancione e grande amatore.
Non preoccupatevi del futuro,oppure preoccupatevene, fate voi.
Fate una cosa quando siete spaventati. Cantate.Il canto è esistenza.
Non siate crudeli oppure siatelo ma solo un pochino.
Lavatevi bene i denti! Pulite, strigliate il vostro corpo.Non perdete tempo con l'invidia.
I Greci però l 'apprezzavano e la attribuivano anche agli Dei: tenetene conto.
Guardate con terrore la ragazza accanto:un giorno potrebbe essere vostra moglie.
E voi ragazze guardate con orrore quel giovanottone che siede accanto a voi:
un giorno potrebbe essere vostro marito!
Ricordate tutti i complimenti che ricevete.
Scordate gli insulti ma non tutti.Conservate quello che vi è piaciuto di più.
Conservate le vecchie lettere d amore. Che ridere!
Non sentitevi in colpa se non sapete cosa fare della vostra vita.
Le persone più interessanti che conosco,a ventidue anni non sapevano che fare della propria.Ma anche dopo.Forse vi sposerete, forse no.
Ma se non vi sposerete non potete divorziare: pensateci.Godetevi il vostro corpo, usatelo in tutti i modi che desiderate.Si, anche in quello...Ballate!Anche se il solo posto che avete per farloè il soggiorno di casa vostra.Leggete Così parlò Zarathustrama tappategli prima la bocca.Anche lui dà consigli. O lui o me.Leggete ogni genere di istruzioni ma non eseguitele.
Fatelo con i medicinali: prima buttate le istruzioni,poi i medicinali.Cercate di conoscere bene i vostri genitori.Non potete sapere quando se ne andranno... (finalmente!)
Datevi da fare per colmare le distanze geografiche e gli stili di vita.
Vivete a Canicattì ma lasciatela prima che vi indurisca.
Vivete a ............ma lasciatela prima che vi rammollisca
.Siate cauti nell'accettare consigli,e pazienti con chi li dispensa.
Accettate quest ultimo consiglio:non accettate mai consigli."
M. Sgalambro, "Accetta il consiglio", riadattamento filosofico del monologo tratto da "The Big Kahuna"

Battiato

"Quando una società si allontana dalla bellezza, che dell'arte è una delle facce, inizia la decadenza. Quando un individuo pensa di poter fare a meno dell'etica e della bellezza che ne è inseparabile compagna inizia la morte vera, quella spirituale.."
- Franco Battiato







Battiato

"Se dentro ci sono dei fetenti, il Parlamento è una fetenzia. E' così sbagliato dire che questo è un tr###io?"
- Franco Battiato

Battiato

"Rischiamo di diventare col tempo un popolo senza più la cognizione del passato e nel passato sono racchiuse numerose radici che non possono passare inosservate. La storia è il nostro passato ma è anche la costruzione del presente e in parte sarà contributo per il nostro futuro".
- Franco Battiato




Battiato

"Non c'è da discutere. Sono contro il nucleare, contro la semiprivatizzazione dell'acqua e contro il legittimo impedimento. E trovo indecente il dibattito su questi temi, oggettivamente indiscutibili. E' come se un cannibale avanzasse il diritto sulla sua condizione".
- Franco Battiato


Battiato

Lascia tutto  e seguiti.
- Franco Battiato


Battiato

"E poi cultura è una parola difficile da interpretare. Siamo uno di quei Paesi che ha pensato solo a rubare".
- Franco Battiato






BUON COMPLEANNO, MAESTRO!

Non voglio sentirmi intelligente guardando dei cretini, voglio sentirmi cretino guardando persone intelligenti.
- Franco Battiato


sabato 22 marzo 2014

Alda Merini

 "I libri andrebbero letti da persone intelligenti perché sono capaci di farli fruttare. Non nel senso della parabola dei talenti: “Avevi un talento, lo hai fatto fruttare? No, l’ho sepolto!” (Matteo 24. 14 - Luca 19, 11-27). Ebbene ci sono persone che leggono per dire “ho letto un libro”, mentre io quando leggo magari mi esalto davanti a una sola parola oppure davanti a un aggettivo che mi dà una nuova idea. C’è modo e modo di leggere, per esempio meditare su due o tre parole, su due o tre versi. Questo è un buon modo di leggere. Non si deve leggere “Il nome della Rosa” per dire: “sono colto!”. Bisogna saper inventare un libro.
- Alda Merini



Tolstoj

Una vita tranquilla e appartata in campagna, con la possibilità di essere utile alle persone.Quindi riposo, natura,libri, musica, amore per il prossimo. Tale è la mia idea di felicità.
- Tolstoj



Umberto Eco

Di qualsiasi cosa i mass media si stanno occupando oggi, l'università se ne è occupata venti anni fa e quello di cui si occupa oggi l'università sarà riportato dai mass media tra vent'anni. Frequentare bene l'università vuol dire avere vent'anni di vantaggio. E' la stessa ragione per cui saper leggere allunga la vita. Chi non legge ha solo la sua vita, che, vi assicuro, è pochissimo. Invece noi quando moriremo ci ricorderemo di aver attraversato il Rubicone con Cesare, di aver combattuto a Waterloo con Napoleone, di aver viaggiato con Gulliver e incontrato nani e giganti. Un piccolo compenso per la mancanza di immortalità.
( Umberto Eco, dal discorso alle matricole di Scienze della Comunicazione a Bologna, settembre 2009)



Goran Bregović

La mia musica è una miscela, nasce dalla frontiera balcanica, una terra misteriosa dove si incrociano tre culture: ortodossa, cattolica e musulmana.
Goran Bregović








Attori italiani

Nino Manfredi e Virna Lisi in una scena dell'episodio "La telefonata", nel film "Le bambole" - regia Dino Risi (1965)





Oriana. Una donna

Eravamo poveri pieni di libri perchè mia madre e mio padre avevano "il vizio di leggere", come dicevano loro. E spendevano soldi nei libri, li pagavano a rate. Così la casa era sempre piena di libri, che erano una cosa sacra. Perchè erano il lusso, il nostro solo lusso, ed erano la cultura.
- Cristina De Stefano, "Oriana. Una donna"







Antoon van Dyck (Anversa, 22 marzo 1599 – Londra, 9 dicembre 1641)

Antoon van Dyck - Autoritratto con girasole (1632- 1633)

Marcel Marceau (Strasburgo, 22 marzo 1923 – Cahors, 22 settembre 2007)

"Tutte le arti, anche il silenzio, hanno una grammatica. Ma prima bisogna sintonizzarsi sull’anima: con il corpo, con il cuore, con lo sguardo."
—Marcel Marceau
 


Buon compleanno, Goran Bregović

Non sono della generazione di MTV, uno che deve essere sempre presente nelle classifiche o sotto gli occhi di tutti. Sono un compositore, ho i miei ritmi: scrivo e incido quando riesco. Se non ci riesco non lo faccio.

Goran Bregović