La resistenza del legno varia a seconda del punto in cui si conficca il chiodo: il legno non è isotropo. neanch’io lo sono; ho i miei “punti delicati”. Io solo conosco la mappa di questi punti ed è in base ad essa che io guido me stesso, evitando, ricercando questo o quello, conformemente a dei comportamenti esteriormente enigmatici; vorrei che questa mappa di agopuntura morale venisse preventivamente distribuita ai miei nuovi conoscenti (che, del resto, potrebbero utilizzarla anche per farmi soffrire di più).
— Roland Barthes- Frammenti di un discorso amoroso
domenica 12 novembre 2017
sabato 4 novembre 2017
Antonio Gramsci
“Il vecchio mondo sta morendo.
Quello nuovo tarda ad arrivare.
E in questo chiaroscuro, nascono i mostri.”
Antonio Gramsci
Quello nuovo tarda ad arrivare.
E in questo chiaroscuro, nascono i mostri.”
Antonio Gramsci
Lev Tolstoj
Per vivere con onore bisogna struggersi, turbarsi, battersi, sbagliare, ricominciare da capo e buttar via tutto, e di nuovo ricominciare a lottare e perdere eternamente.La calma è una vigliaccheria dell'anima.
Pier Paolo Pasolini
"L’uomo tende a addormentarsi nella propria normalità, si dimentica di riflettersi, perde l’abitudine di giudicarsi, non sa più chiedersi chi è. È allora che va creato artificialmente, lo stato di emergenza: a crearlo ci pensano i poeti. I poeti, questi eterni indignati, questi campioni della rabbia intellettuale, della furia filosofica.”
— Pier Paolo Pasolini
— Pier Paolo Pasolini
Pier Paolo Pasolini
"Non si lotta solo nelle piazze, nelle strade, nelle officine, o con i discorsi, con gli scritti, con i versi: la lotta più dura è quella che si svolge nell’intimo delle coscienze, nelle suture più delicate dei sentimenti.”
— Pier Paolo Pasolini
— Pier Paolo Pasolini
domenica 29 ottobre 2017
Guido Catalano
"Voglio che tu voglia bene ad altri, ma sempre un poco meno, un centimetro in meno, un filo d’erba in meno, uno spillo, un chicco d’uva, un microbo, un istante in meno di quel che hai voluto a me.”
— Guido Catalano
— Guido Catalano
Fuochi
"Le due del mattino. La città appartiene ai fantasmi, agli assassini, ai sonnambuli. Dove sei tu, in che letto, in che sogno? Se ti incontrassi, tu andresti oltre senza vedermi, perché noi non siamo visti dai nostri sogni. Non ho fame: questa notte non riesco a digerire la mia vita. Sono stanca: ho camminato tutta la notte cercando di buttare via il tuo ricordo. Seduta su una panchina, abbrutita mio malgrado dall'avvicinarsi del mattino, smetto di ricordare che sto tentando di dimenticarti."
- Marguerite Yourcenar, Fuochi
- Marguerite Yourcenar, Fuochi
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