Se le mogli non riuscivano ad avere figli era solo colpa loro ed erano donne mancate. Se le donne diventavano madri senza essere sposate erano disonorate e i genitori cacciavano di casa. Se le donne non volevano quel figlio e tentavano clandestinamente di interrompere la gravidanza potevano morire. Le mogli allevavano da sole i figli ma la patria potestà era del marito. Il solo scopo delle donne era essere madri rinunciando ad essere donne. Il rapporto delle donne con la maternità è sempre stato gestito e approvato da leggi, idee, paure, maschili. Ma le donne molto hanno ottenuto e ancora più sognano. Vorrebbero, alla rinfusa: essere persone prima che madri; scegliere di essere o non essere madri; accedere alle tecniche di inseminazione eterologa; essere aiutate sin dall’adolescenza a non trovarsi madri per puro caso; essere madri di quanti figli desiderano senza dover rinunciare alla carriera o scegliere di rinunciarci per essere del tutto madri; avere accanto un uomo-padre come loro sono donna-madre, malgrado il lavoro e l’organizzazione domestica; essere madri di figli maschi e saperli far crescere affinché imparino ad amare, rispettare, aiutare le donne della loro vita; essere madri di figlie femmine che imparino a rispettare il proprio corpo, la propria intelligenza, il proprio valore, impedendo a chiunque di irriderle perché in grado di star sedute sulla propria fortuna.
Natalia Aspesi
mercoledì 24 giugno 2020
martedì 23 giugno 2020
Buongiorno
« Vorrei sapere, per esempio, perché mi hai sposata»
« Per via della colazione » spiegai.
« Cercavo qualcuno con cui poter fare colazione per tutta la vita, e la mia scelta - si dice così, no? - cadde su di te. Sei stata una magnifica compagna di colazioni ».
Heinrich Böll, E non disse nemmeno una parola
Calabria, mon amour
Amo l’Italia
armena,
l’Italia antica,
amo la Calabria,
il paesaggio
non confezionato,
la faccia di chi cammina
nel secolo sbagliato.
Amo la Calabria
a Palmi un po’ algerina
finlandese sulla Sila.
Amo il mare che si getta
nel treno, i pesci
sull’asfalto, le case parcheggiate
anche negli occhi
dei gabbiani.
Non conosco una terra
più sensuale,
un disordine più esemplare,
una grazia più oltraggiata.
Questa non è una regione
è un altare.
- Franco Arminio
armena,
l’Italia antica,
amo la Calabria,
il paesaggio
non confezionato,
la faccia di chi cammina
nel secolo sbagliato.
Amo la Calabria
a Palmi un po’ algerina
finlandese sulla Sila.
Amo il mare che si getta
nel treno, i pesci
sull’asfalto, le case parcheggiate
anche negli occhi
dei gabbiani.
Non conosco una terra
più sensuale,
un disordine più esemplare,
una grazia più oltraggiata.
Questa non è una regione
è un altare.
- Franco Arminio
lunedì 22 giugno 2020
Buon compleanno, straordinaria Meryl
«Non mi sono mai sentita la prima della classe, neanche a scuola. Credo che l’umiltà, che non vuol dire falsa modestia, sia la qualità migliore per imparare sempre».
Meryl Streep
Buon compleanno, straordinaria Meryl!
Meryl Streep
Buon compleanno, straordinaria Meryl!
Vittorino Andreoli
Siamo in una cornice di civiltà disastrosa. La superficialità porta l’identità a fondarsi sul nemico. Se uno non ha un nemico non riesce a caratterizzare se stesso.
-Vittorino Andreoli
-Vittorino Andreoli
Eugenio Montale
Il rapporto tra l’alfabetismo e l’analfabetismo è costante, ma al giorno d’oggi gli analfabeti sanno leggere.
(Eugenio Montale)
(Eugenio Montale)
La meglio gioventù
Professore: Lei promette bene, le dicevo, e probabilmente sbaglio, comunque voglio darle un consiglio, lei ha una qualche ambizione?
Nicola: Ma... Non...
Professore: E allora vada via... Se ne vada dall'Italia. Lasci l'Italia finché è in tempo. Cosa vuol fare, il chirurgo?
Nicola: Non lo so, non... non ho ancora deciso...
Professore: Qualsiasi cosa decida, vada a studiare a Londra, a Parigi, vada in America, se ha le possibilità, ma lasci questo Paese. L'Italia è un Paese da distruggere: un posto bello e inutile, destinato a morire.
Nicola: Cioè, secondo lei tra un poco ci sarà un'apocalisse?
Professore: E magari ci fosse, almeno saremmo tutti costretti a ricostruire... Invece qui rimane tutto immobile, uguale, in mano ai dinosauri. Dia retta, vada via...
Nicola: E lei, allora, professore, perché rimane?
Professore: Come perché?! Mio caro, io sono uno dei dinosauri da distruggere.
La meglio gioventù, (2003) diretto da Marco Tullio Giordana, con Luigi Lo Cascio e Alessio Boni
Nicola: Ma... Non...
Professore: E allora vada via... Se ne vada dall'Italia. Lasci l'Italia finché è in tempo. Cosa vuol fare, il chirurgo?
Nicola: Non lo so, non... non ho ancora deciso...
Professore: Qualsiasi cosa decida, vada a studiare a Londra, a Parigi, vada in America, se ha le possibilità, ma lasci questo Paese. L'Italia è un Paese da distruggere: un posto bello e inutile, destinato a morire.
Nicola: Cioè, secondo lei tra un poco ci sarà un'apocalisse?
Professore: E magari ci fosse, almeno saremmo tutti costretti a ricostruire... Invece qui rimane tutto immobile, uguale, in mano ai dinosauri. Dia retta, vada via...
Nicola: E lei, allora, professore, perché rimane?
Professore: Come perché?! Mio caro, io sono uno dei dinosauri da distruggere.
La meglio gioventù, (2003) diretto da Marco Tullio Giordana, con Luigi Lo Cascio e Alessio Boni
Iscriviti a:
Post (Atom)