“Un po’ d’adulterio è il minimo indispensabile per tenersi di buon umore, per non scappare di casa, per far fruttare il capitale speso in mutande fantasia.”
— Natalia Aspesi
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mercoledì 24 giugno 2020
Natalia Aspesi
Se le mogli non riuscivano ad avere figli era solo colpa loro ed erano donne mancate. Se le donne diventavano madri senza essere sposate erano disonorate e i genitori cacciavano di casa. Se le donne non volevano quel figlio e tentavano clandestinamente di interrompere la gravidanza potevano morire. Le mogli allevavano da sole i figli ma la patria potestà era del marito. Il solo scopo delle donne era essere madri rinunciando ad essere donne. Il rapporto delle donne con la maternità è sempre stato gestito e approvato da leggi, idee, paure, maschili. Ma le donne molto hanno ottenuto e ancora più sognano. Vorrebbero, alla rinfusa: essere persone prima che madri; scegliere di essere o non essere madri; accedere alle tecniche di inseminazione eterologa; essere aiutate sin dall’adolescenza a non trovarsi madri per puro caso; essere madri di quanti figli desiderano senza dover rinunciare alla carriera o scegliere di rinunciarci per essere del tutto madri; avere accanto un uomo-padre come loro sono donna-madre, malgrado il lavoro e l’organizzazione domestica; essere madri di figli maschi e saperli far crescere affinché imparino ad amare, rispettare, aiutare le donne della loro vita; essere madri di figlie femmine che imparino a rispettare il proprio corpo, la propria intelligenza, il proprio valore, impedendo a chiunque di irriderle perché in grado di star sedute sulla propria fortuna.
Natalia Aspesi
Natalia Aspesi
domenica 2 ottobre 2016
Natalia Aspesi
Anche le persone colte, o forse soprattutto le persone colte, stanno perdendo l’abitudine al dialogo, allo scambio di idee, alla voglia di sapere i perché degli altri e a far sapere con pacatezza i propri perché. Oggi l’incontro è sostituito dallo scontro: la curiosità e la sapienza sono sostituiti dalla stizza e dal disprezzo.
Natalia Aspesi, la Repubblica - 13 settembre 2016
giovedì 1 settembre 2016
Natalia Aspesi
Fare figli è una scelta, così come non farne: questa libertà fondamentale è la più grande conquista femminile.
- Natalia Aspesi
- Natalia Aspesi
mercoledì 3 agosto 2016
Natalia Aspesi
La verità è che solo alle pochissime persone che lo hanno amato, dispiace davvero che il morto sia morto.
— | Natalia Aspesi |
lunedì 23 giugno 2014
Natalia Aspesi
“C’è una misteriosa, segreta abitudine italiana di considerare le donne come gran brave persone certo, con gli stessi diritti certo, ma diverse, nel senso di un po’ ambigue, e sempre un po’ colpevoli: dall’aver lasciato scuocere la pasta a volersene andare, sfuggendo, meglio tentando di sfuggire a un ordine, a una consuetudine, a una sudditanza, in qualche modo disubbidendo a un uomo che, proprio perché sempre più fragile e insicuro, spaventato da quella persona che lo giudica e gli si oppone o addirittura non ne vuole più sapere, sente il bisogno di prevaricare, di essere riconosciuto come maschio, quindi come padrone"
Natalia Aspesi
Natalia Aspesi
sabato 8 marzo 2014
Natalia Aspesi
Se le mogli non riuscivano ad avere figli era solo colpa loro ed erano donne mancate. Se le donne diventavano madri senza essere sposate erano disonorate e i genitori cacciavano di casa. Se le donne non volevano quel figlio e tentavano clandestinamente di interrompere la gravidanza potevano morire. Le mogli allevavano da sole i figli ma la patria potestà era del marito. Il solo scopo delle donne era essere madri rinunciando ad essere donne. Il rapporto delle donne con la maternità è sempre stato gestito e approvato da leggi, idee, paure, maschili. Ma le donne molto hanno ottenuto e ancora più sognano. Vorrebbero, alla rinfusa: essere persone prima che madri; scegliere di essere o non essere madri; accedere alle tecniche di inseminazione eterologa; essere aiutate sin dall’adolescenza a non trovarsi madri per puro caso; essere madri di quanti figli desiderano senza dover rinunciare alla carriera o scegliere di rinunciarci per essere del tutto madri; avere accanto un uomo-padre come loro sono donna-madre, malgrado il lavoro e l’organizzazione domestica; essere madri di figli maschi e saperli far crescere affinché imparino ad amare, rispettare, aiutare le donne della loro vita; essere madri di figlie femmine che imparino a rispettare il proprio corpo, la propria intelligenza, il proprio valore, impedendo a chiunque di irriderle perché in grado di star sedute sulla propria fortuna.
Natalia Aspesi
Natalia Aspesi
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