καὶ γὰρ αἰ φεύγει, ταχέως διώξει,
αἰ δὲ δῶρα μὴ δέκετ',ἀλλὰ δώσει,
αἰ δὲ μὴ φίλει, ταχέως φιλήσει
κωὐκ ἐθέλοισα.
- Saffo, Inno ad Afrodite
sabato 15 luglio 2017
Maryam Mirzakhani
"Da ragazzina sognavo di fare la scrittrice. In realtà non ho mai pensato di studiare matematica fino all'ultimo anno delle superiori. Erano tempi difficili perché c'era la guerra tra Iran e Iraq. È stato mio fratello maggiore a farmi interessare alla scienza in generale. Il mio primo ricordo della matematica probabilmente risale a quando mi parlò di come sommare i numeri da 1 a 100. Credo che avesse letto su una rivista di scienza divulgativa come Gauss aveva risolto questo problema. Trovai la soluzione affascinante".
Maryam Mirzakhani (Teheran, 5 maggio 1977 – Palo Alto, 15 luglio 2017), prima donna della storia a ricevere il Nobel per la matematica.
Maryam Mirzakhani (Teheran, 5 maggio 1977 – Palo Alto, 15 luglio 2017), prima donna della storia a ricevere il Nobel per la matematica.
Librerie
"Non giudicare un libro dalla sua copertina".
Il progetto si chiama Blind date with a book, ed è stato ideato dalla libreria Elizabeth’s Bookshop di Newtown in Australia.
Nessuna copertina, né autore o titolo, ma solo una confezione di cartone con una frase significativa. Si sceglie così il libro sulla base delle sensazioni che quella frase può suscitare.
Il progetto si chiama Blind date with a book, ed è stato ideato dalla libreria Elizabeth’s Bookshop di Newtown in Australia.
Nessuna copertina, né autore o titolo, ma solo una confezione di cartone con una frase significativa. Si sceglie così il libro sulla base delle sensazioni che quella frase può suscitare.
Anton Cechov
"La vita è una marcia verso il carcere. La vera letteratura deve insegnare come fuggire, o promettere la libertà”
— | Anton Cechov |
Anton Cechov
Quel che proviamo quando siamo innamorati è forse la nostra condizione normale. L'amore mostra come dovrebbe essere l'uomo.
— | Anton Pavlovic Čechov |
Anton Cechov
Ti si accostano ghignando, ti guardano in cagnesco, ti squadrano, ti etichettano: «Questo, è uno psicopatico» oppure «Quello è un parolaio». E quando non sanno che etichetta appiccicarti in fronte, dicono: «È un uomo strano, proprio strano!
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