domenica 12 marzo 2017

Julio Cortàzar

"Il mattino è la lavagna nella quale t’invento e ti disegno,
pronto a cancellarti"
— Julio Cortázar, versi tratti da "Ti amo"


lunedì 6 marzo 2017

Storie della buonanotte per bambine ribelli

"C'era una volta... una principessa? Macché! C'era una volta una bambina che voleva andare su Marte. Ce n'era un'altra che diventò la più forte tennista al mondo e un'altra ancora che scoprì la metamorfosi delle farfalle. Da Serena Williams a Malala Yousafzai, da Rita Levi Montalcini a Frida Kahlo, da Margherita Hack a Michelle Obama, sono 100 le donne raccontate in queste pagine e ritratte da 60 illustratrici provenienti da tutto il mondo. Scienziate, pittrici, astronaute, sollevatrici di pesi, musiciste, giudici, chef... esempi di coraggio, determinazione e generosità per chiunque voglia realizzare i propri sogni".

sabato 4 marzo 2017

Lucio Dalla

"Un amore è amore anche se non ha domani."
— Lucio Dalla, Rispondimi (”Henna”, 1993)
Photo Luigi Ghirri

Morandi, Dalla e Guccini

Morandi, Dalla e Guccini

Lucio Dalla

Telefonami tra vent'anni, 
io adesso non so cosa dirti,
non so risponderti,
e non ho voglia di capirti.
—  Lucio Dalla

Giorgio Bassani

L'affetto e la stima, specie in tempi come questi, sono gli unici valori su cui si possa contare veramente. Che cosa c'è di più disinteressato dell'amicizia?


— Il giardino dei Finzi-Contini, Giorgio Bassani

domenica 26 febbraio 2017

Julio COtàzar

Pensa a questo: quando ti regalano un orologio, ti regalano un piccolo inferno fiorito, una catena di rose, una cella d’aria. Non ti danno soltanto l’orologio, tanti, tanti auguri e speriamo che duri perché è di buona marca, svizzero con àncora di rubini; non ti regalano soltanto questo minuscolo scalpellino che ti legherai al polso e che andrà a spasso con te. Ti regalano - non lo sanno, il terribile è che non lo sanno -, ti regalano un altro frammento fragile e precario di te stesso, qualcosa che è tuo ma che non è il tuo corpo, che devi legare al tuo corpo con il suo cinghino simile a un braccetto disperatamente aggrappato al tuo polso. Ti regalano la necessità di continuare a caricarlo tutti i giorni, l’obbligo di caricarlo se vuoi che continui ad essere un orologio; ti regalano l’ossessione di controllare l’ora esatta nelle vetrine dei gioiellieri, alla radio, al telefono. Ti regalano la paura di perderlo, che te lo rubino, che ti cada per terra e che si rompa. Ti regalano la sua marca, e la certezza che è una marca migliore delle altre, ti regalano la tendenza a fare il confronto fra il tuo orologio e gli altri orologi. Non ti regalano un orologio, sei tu che sei regalato, sei il regalo per il compleanno dell’orologio.

Julio Cortazar, Julio Cortazar, Preambolo alle istruzioni per ricaricare un orologio, tratto da Historias de Cronopios y de Famas