martedì 14 febbraio 2017

Fernando Pessoa

Tutte le lettere d'amore sono
ridicole.
Non sarebbero lettere d'amore se non fossero
ridicole.
Anch'io ho scritto ai miei tempi lettere d'amore,
come le altre,
ridicole.
Le lettere d'amore, se c'è l'amore,
devono essere
ridicole.
Ma dopotutto
solo coloro che non hanno mai scritto
lettere d'amore
sono
ridicoli.
Magari fosse ancora il tempo in cui scrivevo
senza accorgermene
lettere d'amore
ridicole.
La verità è che oggi
sono i miei ricordi
di quelle lettere
a essere ridicoli.
(Tutte le parole sdrucciole,
come tutti i sentimenti sdruccioli,
sono naturalmente
ridicole)
— Fernando Pessoa, Tutte le lettere d'amore

Storie d'amore

Sono vent’anni che stiamo insieme e tu sei moltissimo per me e io non ho che te in sostanza. Ricordo che quando ero all’ospedale, tu mi abbracciasti dicendo che tu non avevi che me e io in quel momento sentii che questo era vero anche per me.
Alberto Moravia a Elsa Morante, 1962 (da L’amata – Lettere di e a Elsa Morante)

Murakami

Per me l'amore è un puro concetto dotato di un corpo inadeguato, che passando attraverso cavi sotterranei, linee telefoniche eccetera, riesce faticosamente a trovare il contatto. Una cosa terribilmente imperfetta. A volte ci sono errori di trasmissione. A volte non si conosce il numero. A volte ti chiamano, ma hanno sbagliato numero. Non c'è niente da fare.


Haruki Murakami, Dance Dance Dance


Cortazàr

"Eppure, nonostante tutto, solo noi, sappiamo essere così lontanamente insieme."
- Julio Cortazár

sabato 4 febbraio 2017

Sandro Veronesi

Il caos calmo è quell'istante di esitazione che precede una risposta netta, tanto breve e insignificante quanto decisiva. Quei mesi di beckettiana attesa del nulla fuori ad un cancello, su un binario, affacciati ad una finestra di casa, o in qualsiasi luogo. Quei mesi di stallo dopo i quali, si sa, tutto cambia. Ma non si sa in quale direzione. Caos calmo è quell'estraniazione dal mondo che precede l'ingresso in un mondo fisso e immutabile - almeno fino ad un altro caos calmo. La pausa prima del possibile disastro, o del possibile successo. Il momento in cui, ascoltando le vite degli altri, capisci chi sei. E che non sai dove andrai, ma sai dove vorrai andare. Il caos calmo poi si spezza, bruscamente, anche per qualcosa senza un senso apparente, e devi veramente riprendere a vivere. Lanciarti dal trampolino, nonostante tutta la paura, perché non puoi rimanere sulla pedana a guardare la piscina, o voltarti indietro e scenderci.
— Sandro Veronesi, Caos calmo

martedì 31 gennaio 2017

Fernando Pessoa

"Così, come laviamo il corpo dovremmo lavare il destino, cambiare vita come cambiamo biancheria - non per preservarla, come quando mangiamo e dormiamo, ma per quel rispetto altrui per noi stessi, che propriamente chiamiamo pulizia."
— Fernando Pessoa, Il libro dell'inquietudine

Baricco

Poi non è che la vita vada come tu te la immagini.
Fa la sua strada. E tu la tua. E non sono la stessa strada.
Così… Io non è che volevo essere felice, questo no.
Volevo… salvarmi, ecco: salvarmi.
Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri.
Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente:
il dovere, l’onestà, essere buoni, essere giusti. No.
Sono i desideri che salvano. Sono l’unica cosa vera.
Tu stai con loro, e ti salverai. Però troppo tardi l’ho capito.
Se le dai tempo, alla vita, lei si rigira in un modo strano, inesorabile:
e tu ti accorgi che a quel punto non puoi desiderare qualcosa senza farti del male.
E’ lì che salta tutto, non c’è verso di scappare,
più ti agiti più si ingarbuglia la rete, più ti ribelli più ti ferisci.
Non se ne esce. Quando era troppo tardi, io ho iniziato a desiderare.
Con tutta la forza che avevo. Mi sono fatta tanto di quel male
che tu non te lo puoi nemmeno immaginare.

- Alessandro Baricco -  Oceano mare