sabato 14 novembre 2015

Igiaba Scego

Ma io, al contrario di chi predica il populismo, non voglio avere paura.
Voglio che il prossimo resti mio fratello.
Come dice un proverbio spagnolo, “Vivir con miedo es como vivir a medias”, vivere con la paura è come vivere a metà. E farci vivere a metà è quello che vogliono i terroristi. Sta a noi non permetterlo.
—  Igiaba Scego su Internazionale

Sogno parigino, Baudelaire

Di quei tremendi paesaggi
che l'occhio mortale mai vede
ancora stamane l'immagine
incerta e lontana m'assedia.


Nel sonno si mostra il miracolo!
Per un capriccio singolare
abolivo dallo spettacolo
la flora in forma regolare.


Fiero del mio genio pittorico
gustavo la monotonia
inebriante dei colori:
oro marmo acqua in armonia.


Babele di scale, d'arcate,
un palazzo ch'era infinito,
bacini dovunque, e cascate
sopra l'oro opaco e brunito.


E poi, cateratte pesanti,
come tendaggi di cristallo,
erano sospese, abbaglianti,
lungo muraglie di metallo.


Paludi stagnanti accerchiate
non da alberi ma da colonne,
dove naiadi smisurate
si specchiavano, come donne.


Scorreva un rivo d'acqua blu
tra rosate e virenti sponde,
per milioni di leghe e più
fino al lembo estremo del mondo.


Pietre preziose mai notate,
flutti magici, straordinarie
specchiere, ch'erano abbagliate
pur dal loro riverberare.


Indifferrenti, taciturni,
tanti Gange nel firmamento
versavano dalle loro urne
tesori in gorghi di diamante.


Architetto di favolosi
mondi, facevo a piacimento
sotto un tunnel di preziosi
trascorrere un oceano lento.


Tutto, anche il nero, era un fulgore,
era limpido, era iridato,
l'acqua incastonava la gloria
in un raggio cristallizzato.


Non c'erano astri né vestigia
di sole, neppure a occidente,
per dar luce a tali prodigi,
infocati per propria fonte.


Su questi nobili portenti
planava (amara novità:
tutto agli occhi, all'udito niente)
un silenzio d'eternità.
II.


Aperti gli occhi in un incendio,
l'orrore ho visto del mio tetto,
poi ho sentito, riavendomi,
l'amaro assillo maledetto.


La pendola dal tocco funebre
suonava mezzodì, brutale,
mentre il cielo versava tenebre
sul torpore del mondo uguale.

Charles Baudelaire, I fiori del male


The dreamers

" Libri, non armi. Cultura, non violenza".
—The Dreamers, regia di Bernardo Bertolucci

Camus

Ho sentito tanti ragionamenti da farmi girar la testa, e che hanno fatto giare abbastanza altre teste da farle consentire all’assassinio, che ho capito come tutte le disgrazie degli uomini derivino dal non tenere un linguaggio chiaro.
La peste, Camus


Victor Hugo

Così si spiega la guerra, fatta dall'umanità contro l'umanità malgrado l'umanità.
— Victor Hugo - I Miserabili

Sartre

Basta che un uomo odi un altro perché l’odio vada correndo per l’umanità intera.
—  Jean-Paul Sartre


giovedì 12 novembre 2015

Roland Barthes

SCORTICATO: speciale sensibilità del soggetto amoroso, che lo rende vulnerabile, esposto anche alle ferite più lievi.
- Roland Barthes, Frammenti di un discorso amoroso