lunedì 14 aprile 2014

Gianni Rodari

Io credo che le fiabe, quelle vecchie e quelle nuove, possano contribuire a educare la mente. La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo.
 -Gianni Rodari, La freccia azzurra



Gianni Rodari (Omegna, 23 ottobre 1920 – Roma, 14 aprile 1980)

Da "Il libro degli errori" di Gianni Rodari

Io sono un sognatore,
ma non sogno solo per me:
sogno una torta in cielo
per darne un poco anche a te.

Una torta di cioccolato
grande come una città,
che arrivi dallo spazio
a piccola velocità.

Sembrerà dapprima una nuvola,
si fermerà su una piazza,
le daremo un’occhiatina
curiosa dalla terrazza…

Ma quando scenderà
come una dolce cometa
ce ne sarà per tutti
da fare festa completa.

Ognuno ne avrà una fetta
più una ciliegia candita,
e chi non dirà “«buona! »,
certo dirà “«squisita! »

Poi si verrà a sapere
(e la cosa sarà più comica)
che qualcuno s’era provato
a buttare una bomba atomica,

ma invece del solito fungo
l’esplosione ha provocato
( per ora nel mio sogno)
una torta di cioccolato.


Gianni Rodari (Omegna, 23 ottobre 1920 – Roma, 14 aprile 1980)

Io penso di restare fino a 85 anni nel mio primo periodo, dopo passerò al secondo e scriverò libri seri. Adesso scrivo le favole cominciando con “C’era una volta…” fin all’ultima parola. Da 86 anni in poi scriverò dall’ultima parola alla prima. Quando avrò cento anni scriverò dei libri che bisogna leggere allo specchio. Quando avrò 105 anni farò dei libri che si potranno leggere stando sdraiati per terra, perché li scriverò sul soffitto. Io sono contro le biblioteche con i tavoli e le sedie. Nelle biblioteche per ragazzi bisognerebbe mettere la moquette per farli stare sdraiati.
 - Gianni Rodari


domenica 13 aprile 2014

Giorgio Bassani

I luoghi dove si ha pianto, dove si ha sofferto, e dove si trovarono molte risorse interne per sperare e resistere, sono proprio quelli a cui ci si affeziona di più.” 
- Giorgio Bassani

Samuel Beckett

E'al mattino che bisogna nascondersi.La gente si sveglia,fresca ed efficiente,assetata d'ordine,di bellezza e di giustizia,ed esige la contropartita.
(Samuel Beckett,Molloy,1951)


Samuel Beckett

Ho sempre tentato. Ho sempre fallito. Non discutere. Prova ancora. Fallisci ancora. Fallisci meglio.
(Samuel Beckett)


Samuel Beckett


Il tacere non è silenzio.
(Samuel Beckett)