Quarant'anni fa ci lasciava Gianni Rodari
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martedì 14 aprile 2020
domenica 18 ottobre 2015
Gianni Rodari
Perché si dice: lontano dagli occhi, lontano dal cuore? È un brutto proverbio e dice che quando tu fai una gita non mandi una cartolina alla mamma: il che non è vero. Io voglio bene anche agli eschimesi e non ne ho mai visto neanche uno. Come la mettiamo sior proverbio?
— Gianni Rodari
domenica 5 aprile 2015
Gianni Rodari
Se io avessi una botteguccia fatta di una sola stanza
vorrei mettermi a vendere
sai cosa? La speranza.
“Speranza a buon mercato!”
Per un soldo ne darei
ad un solo cliente
quanto basta per sei.
E alla povera gente
che non ha da campare
darei tutta la mia speranza
senza fargliela pagare.
- Gianni Rodari
vorrei mettermi a vendere
sai cosa? La speranza.
“Speranza a buon mercato!”
Per un soldo ne darei
ad un solo cliente
quanto basta per sei.
E alla povera gente
che non ha da campare
darei tutta la mia speranza
senza fargliela pagare.
- Gianni Rodari
martedì 15 aprile 2014
Gianni Rodari
“Se un bambino scrive sul quaderno: “L’ago di Garda” ho la scelta tra correggere l’errore con un segnaccio rosso o blu, o seguire l’ardito suggerimento e scrivere la storia e la geografia di questo “ago” importantissimo, segnato anche nella carta d’Italia. La Luna si specchierà sulla punta o nella cruna? Si pungerà il naso?”
— Gianni Rodari, Grammatica della fantasia, 1973
— Gianni Rodari, Grammatica della fantasia, 1973
lunedì 14 aprile 2014
Promemoria
Ci sono cose da fare ogni giorno:
lavarsi, studiare, giocare,
preparare la tavola,
a mezzogiorno.
lavarsi, studiare, giocare,
preparare la tavola,
a mezzogiorno.
Ci sono cose da fare di notte:
chiudere gli occhi, dormire,
avere sogni da sognare,
orecchie per non sentire.
chiudere gli occhi, dormire,
avere sogni da sognare,
orecchie per non sentire.
Ci sono cose da non fare mai,
nè di giorno nè di notte,
nè per mare nè per terra:
per esempio, la guerra.
nè di giorno nè di notte,
nè per mare nè per terra:
per esempio, la guerra.
Gianni Rodari
Gianni Rodari
“
Nove modi per insegnare ai ragazzi a odiare la lettura.
1. Presentare il libro come una alternativa alla TV
2. Presentare il libro come alternativo al fumetto
3. Dire ai bambini di oggi che i bambini di una volta leggevano di più
4. Ritenere che i bambini abbiano troppe distrazioni
5. Dar la colpa ai bambini se non amano la lettura
6. Trasformare il libro in uno strumento di tortura
7. Rifiutarsi di leggere al bambino
8. Non offrire una scelta sufficiente
9. Ordinare di leggere
”2. Presentare il libro come alternativo al fumetto
3. Dire ai bambini di oggi che i bambini di una volta leggevano di più
4. Ritenere che i bambini abbiano troppe distrazioni
5. Dar la colpa ai bambini se non amano la lettura
6. Trasformare il libro in uno strumento di tortura
7. Rifiutarsi di leggere al bambino
8. Non offrire una scelta sufficiente
9. Ordinare di leggere
- Gianni Rodari
Gianni Rodari
“Io credo che le fiabe, quelle vecchie e quelle nuove, possano contribuire a educare la mente. La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo.”
-Gianni Rodari, La freccia azzurra
Gianni Rodari (Omegna, 23 ottobre 1920 – Roma, 14 aprile 1980)
Da "Il libro degli errori" di Gianni Rodari
Io sono un sognatore,
ma non sogno solo per me:
sogno una torta in cielo
per darne un poco anche a te.
Una torta di cioccolato
grande come una città,
che arrivi dallo spazio
a piccola velocità.
Sembrerà dapprima una nuvola,
si fermerà su una piazza,
le daremo un’occhiatina
curiosa dalla terrazza…
Ma quando scenderà
come una dolce cometa
ce ne sarà per tutti
da fare festa completa.
Ognuno ne avrà una fetta
più una ciliegia candita,
e chi non dirà “«buona! »,
certo dirà “«squisita! »
Poi si verrà a sapere
(e la cosa sarà più comica)
che qualcuno s’era provato
a buttare una bomba atomica,
ma invece del solito fungo
l’esplosione ha provocato
( per ora nel mio sogno)
una torta di cioccolato.
Io sono un sognatore,
ma non sogno solo per me:
sogno una torta in cielo
per darne un poco anche a te.
Una torta di cioccolato
grande come una città,
che arrivi dallo spazio
a piccola velocità.
Sembrerà dapprima una nuvola,
si fermerà su una piazza,
le daremo un’occhiatina
curiosa dalla terrazza…
Ma quando scenderà
come una dolce cometa
ce ne sarà per tutti
da fare festa completa.
Ognuno ne avrà una fetta
più una ciliegia candita,
e chi non dirà “«buona! »,
certo dirà “«squisita! »
Poi si verrà a sapere
(e la cosa sarà più comica)
che qualcuno s’era provato
a buttare una bomba atomica,
ma invece del solito fungo
l’esplosione ha provocato
( per ora nel mio sogno)
una torta di cioccolato.
Gianni Rodari (Omegna, 23 ottobre 1920 – Roma, 14 aprile 1980)
“Io penso di restare fino a 85 anni nel mio primo periodo, dopo passerò al secondo e scriverò libri seri. Adesso scrivo le favole cominciando con “C’era una volta…” fin all’ultima parola. Da 86 anni in poi scriverò dall’ultima parola alla prima. Quando avrò cento anni scriverò dei libri che bisogna leggere allo specchio. Quando avrò 105 anni farò dei libri che si potranno leggere stando sdraiati per terra, perché li scriverò sul soffitto. Io sono contro le biblioteche con i tavoli e le sedie. Nelle biblioteche per ragazzi bisognerebbe mettere la moquette per farli stare sdraiati.”
- Gianni Rodari
mercoledì 9 aprile 2014
Gianni Rodari
Se io avessi una botteguccia fatta di una sola stanza
vorrei mettermi a vendere
sai cosa? La speranza.
“Speranza a buon mercato!”
Per un soldo ne darei
ad un solo cliente
quanto basta per sei.
E alla povera gente
che non ha da campare
darei tutta la mia speranza
senza fargliela pagare.
- Gianni Rodari
vorrei mettermi a vendere
sai cosa? La speranza.
“Speranza a buon mercato!”
Per un soldo ne darei
ad un solo cliente
quanto basta per sei.
E alla povera gente
che non ha da campare
darei tutta la mia speranza
senza fargliela pagare.
- Gianni Rodari
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