"Tutta la geografia, la trigonometria e l'aritmetica del mondo non servono a niente se non impari a pensare con la tua testa. E non te lo insegnano in nessuna scuola. Non è nel programma".
- Marina, Carlos Ruiz Zafòn
lunedì 31 marzo 2014
Oriana Fallaci - Intervista con il potere
Oriana Fallaci - Intervista con il potere
"Perchè ormai l'ho capita, la Vita, e sono una persona lacerata dai dubbi che vengono a capirla. Non è consolante capire la Vita, anzi è terrificante. Significa perdere riferimenti cui ci si appoggiava prima di capirla: il bene e il male, il vero e il falso, il giusto e l'ingiusto. Quando la Vita era mistero, quindi ricerca, quei riferimenti costituivan certezze che permettevano di prendere una strada senza esitare, ed esprimer giudizi precisi. Quando invece t'accorgi che il bene e il male sono punti di vista come il vero e il falso, il giusto e l'ingiusto, ogni strada t'appare incerta e ogni giudizio arbitrario. Ti senti sicuro solo dei tuoi dubbi, e della tua solitudine".
"Perchè ormai l'ho capita, la Vita, e sono una persona lacerata dai dubbi che vengono a capirla. Non è consolante capire la Vita, anzi è terrificante. Significa perdere riferimenti cui ci si appoggiava prima di capirla: il bene e il male, il vero e il falso, il giusto e l'ingiusto. Quando la Vita era mistero, quindi ricerca, quei riferimenti costituivan certezze che permettevano di prendere una strada senza esitare, ed esprimer giudizi precisi. Quando invece t'accorgi che il bene e il male sono punti di vista come il vero e il falso, il giusto e l'ingiusto, ogni strada t'appare incerta e ogni giudizio arbitrario. Ti senti sicuro solo dei tuoi dubbi, e della tua solitudine".
Accadde oggi
"La Torre Eiffel sembrava un faro abbandonato sulla terra da una generazione scomparsa, da una generazione di giganti".
- Edmond de Goncourt, Journal, 6 maggio 1889
Il 31 marzo 1889 venne inaugurata la Torre Eiffel, il monumento più famoso di Parigi e conosciuto in tutto il mondo come simbolo della città stessa e della Francia. Progettata dall'ingegnere Gustave Eiffel, la Torre è alta 324 m e pesa circa 8000 tonnellate, ma le sue fondamenta discendono di appena 15 m al di sotto del livello del terreno. Per il suo mantenimento servono 50 tonnellate di vernice ogni 7 anni. A seconda della temperatura ambientale l'altezza della Torre può variare di diversi centimetri a causa della dilatazione del metallo ( sino a 15 cm più alta durante le calure estive). Nelle giornate ventose sulla cima della torre si possono verificare oscillazioni sino a 12 cm.
- Edmond de Goncourt, Journal, 6 maggio 1889
Il 31 marzo 1889 venne inaugurata la Torre Eiffel, il monumento più famoso di Parigi e conosciuto in tutto il mondo come simbolo della città stessa e della Francia. Progettata dall'ingegnere Gustave Eiffel, la Torre è alta 324 m e pesa circa 8000 tonnellate, ma le sue fondamenta discendono di appena 15 m al di sotto del livello del terreno. Per il suo mantenimento servono 50 tonnellate di vernice ogni 7 anni. A seconda della temperatura ambientale l'altezza della Torre può variare di diversi centimetri a causa della dilatazione del metallo ( sino a 15 cm più alta durante le calure estive). Nelle giornate ventose sulla cima della torre si possono verificare oscillazioni sino a 12 cm.
Charlotte Brontë (Thornton, 21 aprile 1816 – Haworth, 31 marzo 1855)
“…E sono pazze tutte le donne quando lasciano che si accenda in loro un amore segreto che, se sconosciuto e non corrisposto, distrugge la vita che lo nutre; e, se scoperto e ricambiato, conduce, come un ignis fatuus, in paludi selvagge da cui non c’è scampo.”
— Jane Eyre - Charlotte Brontë
— Jane Eyre - Charlotte Brontë
Brano tratto da "Jane Eyre", di Charlotte Bronte
Un innamorato trova la sua bella addormentata su un sedile di muschio; egli desiderava osservare il suo volto senza svegliarla. Cammina piano piano sull'erba, cercando di non far rumore; si ferma, avendo l'impressione che ella si sia mossa; fa un passo indietro; per nulla al mondo vorrebbe essere visto. Tutto è tranquillo; avanza di nuovo, si curva su di lei; un velo leggero ne copre i lineamenti, lo solleva e si abbassa; ora il suo occhio si prepara ad ammirare una visione di bellezza, calda e fiorente, adorabile nel sonno. Come è ansioso il suo sguardo! Come la contempla con ardore! Ma d'un tratto leva tra le braccia quel corpo che prima non osava sfiorare con un dito! Chiama ad alta voce un nome, depone a terra il fardello, e lo guarda smarrito! La chiama, la stringe, la chiama ancora, e comincia a temere che nessun suono potrà più svegliarla. Egli credeva che il suo amore dormisse dolcemente e si accorge che ella è fredda nell'immobilità della morte.Ed io che rivolgo sguardi felici e timorosi a quella che un tempo era una casa, non vidi che rovine annerite di fumo.
domenica 30 marzo 2014
Norah Jones
Non voglio assomigliare a nessuno se non a me stessa. Se qualcosa è fuori dalla mia natura cerco di evitarlo.
-Norah Jones
Buon compleanno a Norah Jones, nata a New York il 30 marzo 1979
-Norah Jones
Buon compleanno a Norah Jones, nata a New York il 30 marzo 1979
Paul Marie Verlaine (Metz, 30 marzo 1844 – Parigi, 8 gennaio 1896)
“
Verlaine, “Arte poetica”
La musica prima di tutto
e dunque scegli il metro dispari
più vago e più lieve,
niente in lui di maestoso e greve.
Occorre inoltre che tu scelga
le parole con qualche imprecisione:
nulla di più amato del canto ambiguo
dove all’esatto si unisce l’incerto.
Son gli occhi belli dietro alle velette,
l’immenso dì che vibra a mezzogiorno,
e per un cielo d’autunno intepidito
l’azzurro opaco delle chiare stelle!
Perché ancora bramiamo sfumature,
sfumatura soltanto, non colore!
Oh! lo sfumato soltanto accompagna
il sogno al sogno e il corno al flauto!
[…]
E musica, ancora, e per sempre!
Sia in tuo verso qualcosa che svola,
si senta che fugge da un’anima in viaggio
verso altri cieli e verso altri amori.
Sia il tuo verso la buona avventura
spanta al vento frizzante del mattino
che fa fiorire la menta ed il timo…
Il resto è soltanto letteratura.
e dunque scegli il metro dispari
più vago e più lieve,
niente in lui di maestoso e greve.
Occorre inoltre che tu scelga
le parole con qualche imprecisione:
nulla di più amato del canto ambiguo
dove all’esatto si unisce l’incerto.
Son gli occhi belli dietro alle velette,
l’immenso dì che vibra a mezzogiorno,
e per un cielo d’autunno intepidito
l’azzurro opaco delle chiare stelle!
Perché ancora bramiamo sfumature,
sfumatura soltanto, non colore!
Oh! lo sfumato soltanto accompagna
il sogno al sogno e il corno al flauto!
[…]
E musica, ancora, e per sempre!
Sia in tuo verso qualcosa che svola,
si senta che fugge da un’anima in viaggio
verso altri cieli e verso altri amori.
Sia il tuo verso la buona avventura
spanta al vento frizzante del mattino
che fa fiorire la menta ed il timo…
Il resto è soltanto letteratura.
Verlaine, “Arte poetica”
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