L’amore non ha mezzi termini, o perde, o salva.
Victor Hugo, I miserabili
giovedì 27 febbraio 2014
Piero Calamandrei, Per la scuola
«La scuola, come la vedo io, è un organo “costituzionale” […], un organo vitale della democrazia così come noi la concepiamo. Se si dovesse fare un paragone tra l’organismo costituzionale e l’organismo umano, si dovrebbe dire che la scuola corrisponde a quegli organi che nell’organismo umano hanno la funzione di creare il sangue […].
La scuola è organo centrale della democrazia perché ha la funzione di creare la classe dirigente, non solo nel senso di classe politica, di quella classe cioè che siede in parlamento e discute e parla (e magari urla), che è al vertice degli organi più propriamente politici, ma anche classe dirigente nel senso culturale e tecnico: coloro che sono a capo delle officine e delle aziende, che insegnano, che scrivono, artisti, professionisti, poeti. Questo è il problema della democrazia, la creazione di questa classe, la quale non deve essere una casta ereditaria, chiusa, una oligarchia, una chiesa, un clero, un ordine. No. Nel nostro pensiero di democrazia, la classe dirigente deve essere aperta e sempre rinnovata dall’afflusso verso l’alto degli elementi migliori di tutte le classi, di tutte le categorie.[…]
Solo la scuola può permettere ai migliori di ogni classe di emergere e divenire classe dirigente.[…]
L’articolo più importante della nostra Costituzione è l’articolo 34 in cui si dice “la scuola è aperta a tutti. I capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno il diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”.»
Piero Calamandrei, Per la scuola
La scuola è organo centrale della democrazia perché ha la funzione di creare la classe dirigente, non solo nel senso di classe politica, di quella classe cioè che siede in parlamento e discute e parla (e magari urla), che è al vertice degli organi più propriamente politici, ma anche classe dirigente nel senso culturale e tecnico: coloro che sono a capo delle officine e delle aziende, che insegnano, che scrivono, artisti, professionisti, poeti. Questo è il problema della democrazia, la creazione di questa classe, la quale non deve essere una casta ereditaria, chiusa, una oligarchia, una chiesa, un clero, un ordine. No. Nel nostro pensiero di democrazia, la classe dirigente deve essere aperta e sempre rinnovata dall’afflusso verso l’alto degli elementi migliori di tutte le classi, di tutte le categorie.[…]
Solo la scuola può permettere ai migliori di ogni classe di emergere e divenire classe dirigente.[…]
L’articolo più importante della nostra Costituzione è l’articolo 34 in cui si dice “la scuola è aperta a tutti. I capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno il diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”.»
Piero Calamandrei, Per la scuola
La valle dell'Eden
"Del crollo degli dèi una cosa si può dire con certezza: non è un crollo da poco; si frantumano fracassandosi o affondano giù in una melma verdastra. È una noia doverli ricostruire; non tornano più a brillare"
(John Steinbeck - La valle dell'Eden)
(John Steinbeck - La valle dell'Eden)
John Ernst Steinbeck, Jr. (Salinas, 27 febbraio 1902 – New York, 20 dicembre 1968)
La guerra è tradimento e odio, pasticci di generali incompetenti, tortura, assassinio, disgusto, stanchezza, finché poi è finita e nulla è mutato, se non che c'è una nuova stanchezza, un nuovo odio.
(John Steinbeck, premio Nobel nel 1962)
Steinbeck,sentì annunciare che gli era stato conferito il Premio Nobel per la letteratura, accendendo il televisore per seguire la crisi dei missili di Cuba.
(John Steinbeck, premio Nobel nel 1962)
Steinbeck,sentì annunciare che gli era stato conferito il Premio Nobel per la letteratura, accendendo il televisore per seguire la crisi dei missili di Cuba.
mercoledì 26 febbraio 2014
Andrea Camilleri
"Bisognerebbe far capire che andare a teatro o leggere un libro non è un passatempo: in realtà è anche un passatempo se vogliamo, ma è anche qualcosa di più, cioè a dire un crescere da uomini, da cittadini, un capire il mondo, un conoscere l'infinita quantità di cose che ignoriamo, cioè un continuo arricchimento".
- Lettera aperta di Andrea Camilleri
- Lettera aperta di Andrea Camilleri
Dacia Maraini
In Italia la cultura dovrebbe essere trattata come altrove trattano i loro beni maggiori. Il nostro petrolio è la cultura, quindi andrebbe difesa, coltivata e andrebbero fatti degli investimenti. Parlo ovviamente di territorio, ambiente, paesaggio, delle città, delle architetture, dei musei.
Dacia Maraini
Dacia Maraini
Umberto Galimberti
“Apocalisse (dal greco apo-kalypto) vuol dire “togliere il velo” “svelare quel che era nascosto”. E quest’opera di verità la stanno facendo i giovani, per farci sapere che mondo abbiamo creato per loro.
Un mondo senza sogni, un mondo senza desideri che abbiamo estinto ogni volta che davamo loro una cosa prima ancora che la desiderassero.”
— Umberto Galimberti
Un mondo senza sogni, un mondo senza desideri che abbiamo estinto ogni volta che davamo loro una cosa prima ancora che la desiderassero.”
— Umberto Galimberti
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