Visualizzazione post con etichetta Sandro Penna. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Sandro Penna. Mostra tutti i post
sabato 2 maggio 2020
lunedì 20 marzo 2017
Sandro Penna
Mi adagio nel mattino
di primavera. Sento
nascere in me scomposte
aurore. Io non so più
se muoio oppure nasco.
di primavera. Sento
nascere in me scomposte
aurore. Io non so più
se muoio oppure nasco.
Sandro Penna
giovedì 12 giugno 2014
Sandro Penna
“La vita… è ricordarsi di un risveglio
triste in un treno all’alba: aver veduto
fuori la luce incerta: aver sentito
nel corpo rotto la malinconia
vergine e aspra dell’aria pungente.
Ma ricordarsi la liberazione
improvvisa è più dolce: a me vicino
un marinaio giovane: l’azzurro
e il bianco della sua divisa, e fuori
un mare tutto fresco di colore.”
— Sandro Penna, Poesie - [1927-1938]
triste in un treno all’alba: aver veduto
fuori la luce incerta: aver sentito
nel corpo rotto la malinconia
vergine e aspra dell’aria pungente.
Ma ricordarsi la liberazione
improvvisa è più dolce: a me vicino
un marinaio giovane: l’azzurro
e il bianco della sua divisa, e fuori
un mare tutto fresco di colore.”
— Sandro Penna, Poesie - [1927-1938]
Sandro Penna (Perugia, 12 giugno 1906 – Roma, 21 gennaio 1977)
Mi adagio nel mattino
di primavera. Sento
nascere in me scomposte
aurore. Io non so più
se muoio o se rinasco.
Sandro Penna
di primavera. Sento
nascere in me scomposte
aurore. Io non so più
se muoio o se rinasco.
Sandro Penna
Iscriviti a:
Post (Atom)