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mercoledì 17 giugno 2020

Stasera in tv

Stasera su Rete4 alle 21.25 sarà  trasmesso "Pensavo fosse amore... invece era un calesse", film del 1991 diretto da Massimo Troisi.

giovedì 22 dicembre 2016

Massimo Troisi

Ma se uno sta bene insieme, non capisco perché deve andare a prendere...uno dice "Viviamo insieme" quando vuol dire che le cose non vanno...Infatti poi quando peggiorano dice: "Perché non ci sposiamo?"...che proprio cominciate che non ce la fate più: "Che facciamo un figlio?". E quando alla fine vi odiate ma siete vecchi, dite "Che ci lasciamo proprio adesso che siamo vecchi?!". È quello il percorso.
- Massimo Troisi in "Pensavo fosse amore...invece era un calesse"

venerdì 23 maggio 2014

Non ci resta che piangere - la lettera al Savonarola

La lettera di Benigni e Troisi al Savonarola
T: M'arraccumando, Saverio!
B: Stai tranquillo.
T: Con educazione, non ci dobbiamo far riconoscere…cerchiamo di  farla un po' anonima.
B: Allora dettala te! Vai!
T: Caro Savonarola.
B: Prima la data; quanto sarà?
T: Quasi il 1500.
B: Quasi il 1500?
T: Lo sai tu quanto ne avimmo?
B: (pensando alla loro vita "normale") Che scrivi? Ti arriva una lettera, Roma quasi 2000?
T: Metti, estate quasi 1500.
B: Mi informo io della data.
T: Allora leva la data.
B: Caro…? Non è nostro amico…
T: Aspetta un attimo, non scrivere subito. Santissimo Savonarola...
B: Santissimo …

T: Come sei bello!
B: Santissimo Savonarola! Quanto ci piaci a noi due! L'esclamativo ce l'avrà?
T: Allora, se non si sa se ci sta l'esclamativo, "scusa la volgarità!".
B: Scusa la volgarità? E perché?
T: Quello ogni cosa è peccato! E' capace, vede il punto esclamativo … cos'è 'sta cosa;  l'uomo con il puntino sotto, è peccato, noi ci mettiamo con le spalle al sicuro. Scusa le volgarità…
B: Allora  mettiamo una freccia, questo è un esclamativo, non una volgarità! 
T: No, no; scusa le volgarità… eventuali.
B: Eventuali?
T: Eventuali! La vuoi scrivere come dico io, o no? Allora quello dice, perché hanno scritto le volgarità se non ci sono volgarità? Allora vuol dire che volevano essere volgari e non ci sono riusciti. Volgarità eventuali!
B: Lascia vivere Vitellozzo.
T: Potresti lasciar vivere Vitellozzo, se puoi?
B: Savonarola!
T: Savonarola! Mò dobbiamo cercare di spiegare per bene…
B: Savonarola!
T: Savonarola!
B: Che c'è?
T: Savonarola, e che è?
B: Diamoci una calmata!
T. E che è? Qua pare che ogni cosa uno non si può muovere, e questo e quello, pure per te, oh!
B: Oh!
T: Due persone, due personcine, noi siamo due personcine per bene che non farebbero male nemmeno a una mosca…
B: Figuriamoci!
T: Figuriamoci a un santo come te!
B: Un santone!
T: Un santone come te! Anzi…
B: Varrai più di una mosca.
T: Lascia perdere, pare che lo mettiamo in competizione. Anzi, anzi spiega ogni cosa, varrai più di una mosca.
B: Ciao.
T: No, no, qua ci vuole un saluto per bene, da peccatore umile. Noi ti salutiamo con, proprio, non sappiamo nemmeno… scrivi, ti salutiamo con la nostra faccia sotto i tuoi piedi, proprio il massimo, senza chiederti nemmeno di stare fermo, puoi muoverti!
B: Cioè, che vuol dire?
T: La faccia sotto i piedi e può camminare; quello pensa siamo proprio due umili.
B: Una bellissima immagine, la nostra faccia sotto i tuoi piedi e puoi muoverti quanto ti pare e piace e noi zitti sotto.
T: Scusa il paragone di prima tra la mosca e il frate, non volevamo minimamente offenderti,  i tuoi peccatori di prima con la faccia dove sappiamo.
B: Gli si è detto …
T: Con la faccia dove sappiamo.
B: Sempre zitti.
T: Sempre zitti. 


giovedì 20 febbraio 2014

Massimo Troisi

La ricchezza dei poveri è rappresentata dai loro figli, quella dei ricchi dai loro genitori.
- Massimo Troisi







mercoledì 19 febbraio 2014

Una poesia di Roberto Benigni a Massimo Troisi

Una poesia di Roberto Benigni.
A Massimo Troisi
Non so cosa teneva "dint'a capa",
intelligente, generoso, scaltro,
per lui non vale il detto che è del Papa,
morto un Troisi non se ne fa un altro.
Morto Troisi muore la segreta
arte di quella dolce tarantella,
ciò che Moravia disse del Poeta
io lo ridico per un Pulcinella.
La gioia di bagnarsi in quel diluvio
di "jamm, o' saccio, ‘naggia, oilloc, azz!"
era come parlare col Vesuvio, era come ascoltare del buon Jazz.
"Non si capisce", urlavano sicuri,
"questo Troisi se ne resti al Sud!"
Adesso lo capiscono i canguri,
gli Indiani e i miliardari di Holliwood!
Con lui ho capito tutta la bellezza
di Napoli, la gente, il suo destino, 
e non m'ha mai parlato della pizza,
e non m'ha mai suonato il mandolino.
O Massimino io ti tengo in serbo
fra ciò che il mondo dona di più caro,
ha fatto più miracoli il tuo verbo
di quello dell'amato San Gennaro


Massimo Troisi & Enzo De Caro

Grazie, grazie a te
Cui non ho detto mai ti amo
Grazie, grazie a te
Che hai scoperto i miei segreti
Di cui non parlavo mai
Neppure con me stesso...

Grazie, grazie a te
che non hai sgranato gli occhi
Se ti ho detto che per soldi
Ho scambiato l'amore
col sesso.

A te che non pretendi di volare
Grazie, grazie di cuore...

Alle volte che ti neghi
E poi fai leggermi negli occhi
La fatica che ti costa...
Grazie a te che t'inventi
Discorsi dai miei silenzi,
Alla tua volonta' di regalarmi un giorno nuovo...

A te che non pretendi di volare
Grazie, grazie di cuore...

Grazie, grazie a te
Ed alle tue bugie 
A te che scrivi poesie
Dove io sono io e non un eroe
Grazie di cuore...

"Poeta Massimo" : le canzoni di Massimo Troisi & Enzo Decaro 

Pensavo fosse amore e invece era un calesse

« Perché calesse? ...per spiegare al meglio la delusione di un qualcosa le cui aspettative non sono state mantenute, poteva essere usato un qualsiasi altro oggetto , una sedia o un tavolo, che si contrappone come oggetto materiale all'amore spirituale che non c'è più. Mi piaceva e poi si possono trovare tante cose con il calesse: si va piano, si va in uno, si va in due, ci sta pure il cavallo...Quando non è più amore ma <<calesse>>, bisogna avere il coraggio della fine, piano piano, con dolcezza, senza fare male...ci vuole lo stesso impegno e la stessa intensità dell'inizio. Le storie d'amore non mancano mai nei film, quindi farne un'altra mi sembrava una cosa né stupida, né eccezionale ma raccontata in questi termini mi incuriosiva. »
Massimo Troisi sul film "Pensavo fosse Amore invece era un Calesse"


Massimo Troisi

Quando si smette di amare, in genere non si ha la pazienza di aspettare che finisca bene. Si cerca la strada più breve: la rottura, la sofferenza. Invece ci vuole lo stesso impegno e la stessa intensità dell'inizio, bisogna superare gli egoismi, vivere questo momento con la stessa passione, far sentire alla persona lasciata tutto il bene che c'è stato: ci vuole amore per chiudere una storia.
 -Massimo Troisi






martedì 18 febbraio 2014

Massimo Troisi

Da ragazzo i miei continui e disinteressati slanci di altruismo mi diedero la fama di buono. Da grande quella di fesso.
- Massimo Troisi

Massimo Troisi

E' meglio un giorno da leone o cento da pecora? 
Facciamo cinquanta da orsacchiotto e non ne parliamo più!
- Massimo Troisi







Massimo Troisi

" -Papà, ma perché muoiono sempre le persone migliori?
- Se tu vai in un giardino, quali fiori strappi, quelli belli o quelli brutti?"
(Citazione attribuita a Massimo Troisi)







Massimo Troisi (San Giorgio a Cremano, 19 febbraio 1953 – Roma, 4 giugno 1994)

" - Quando c'è l'amore c'è tutto.
- No, chell'è a salute!"
(Fiorenza Marchegiani e Massimo Troisi in "Ricomincio da tre", 1981)