lunedì 16 settembre 2024

Oriana Fallaci

 … sono stupendi i trent’anni, ed anche i trentuno, i trentadue, i trentatré, i trentaquattro, i trentacinque! Sono stupendi perché sono liberi, ribelli, fuorilegge, perché è finita l’angoscia dell’attesa, non è cominciata la malinconia del declino, perché siamo lucidi, finalmente, a trent’anni! Se siamo religiosi, siamo religiosi convinti. Se siamo atei, siamo atei convinti. Se siamo dubbiosi, siamo dubbiosi senza vergogna. E non temiamo le beffe dei ragazzi perché anche noi siamo giovani, non temiamo i rimproveri degli adulti perché anche noi siamo adulti. Non temiamo il peccato perché abbiamo capito che il peccato è un punto di vista, non temiamo la disubbidienza perché abbiamo scoperto che la disubbidienza è nobile. Non temiamo la punizione perché abbiamo concluso che non c’è nulla di male ad amarci se ci incontriamo, ad abbandonarci se ci perdiamo: i conti non dobbiamo più farli con la maestra di scuola e non dobbiamo ancora farli col prete dell’olio santo. Li facciamo con noi stessi e basta, col nostro dolore, da grandi. Siamo un campo di grano maturo a trent’anni, non più acerbi e non ancora secchi: la linfa scorre in noi con la pressione giusta, gonfia di vita. È viva ogni nostra gioia, è viva ogni nostra pena, si ride e si piange come non ci riuscirà mai più. Abbiamo raggiunto la cima della montagna e tutto è chiaro là in cima: la strada per cui scenderemo un po’ ansimanti e tuttavia freschi. Non succederà più di sederci nel mezzo a guardare indietro e avanti e meditare sulla nostra fortuna…


Oriana Fallaci - Se il sole muore




giovedì 12 settembre 2024

Agnes Heller

 "Se qualcuno dovesse chiedere a me, come filosofa, che cosa si dovrebbe imparare al liceo, risponderei: “prima di tutto, solo cose inutili, greco antico, latino, matematica pura e filosofia. Tutto quello che è inutile nella vita”.

Il bello è che così, all’età di 18 anni, si ha un bagaglio di sapere inutile con cui si può fare tutto.
Mentre col sapere utile si possono fare solo piccole cose".
Agnes Heller



mercoledì 11 settembre 2024

Lella Costa

Perché finalmente lo abbiamo imparato che c’è tempo soltanto se c’è un tempo, un tempo per ogni cosa. Un tempo per perdere tempo. C’è un tempo per cambiare e un tempo per tornare gli stessi di sempre, un tempo per gli amori e un tempo per l’amore, un tempo per essere figli e un tempo per farli, i figli. C’è un tempo per raccogliere tutte le sfide, un tempo per combattere tutte le battaglie, un tempo per fare la pace, un tempo per esigerla, la pace. E se c’è un tempo bellissimo per ricordare allora ce ne deve essere anche uno calmo per dimenticare, Perché se c’è un tempo per dormire e uno per morire, forse - forse - se siamo sempre stati bravi e attenti, e continuiamo a tener gli occhi spalancati allora, forse, c’è anche un tempo infinito per sognare. 
Lella Costa

lunedì 9 settembre 2024

domenica 8 settembre 2024

Storie d'amore

 L'amore è la vita, è la cosa principale. Dall'amore si dispiegano i versi, e le azioni, e tutto il resto. L'amore è il cuore di tutte le cose… Se il cuore interrompe il suo lavoro, anche tutto il resto si atrofizza, diventa superfluo, inutile. Ma se funziona non può non manifestarsi in ogni cosa. Senza di te (non senza di te “nella lontananza”, interiormente senza di te) io cesso di agire.

Vladimir Majakovskij a Lili Brik.



Roland Barthes, Frammenti di un discorso amoroso

 Orbene, l’unica assenza è quella dell’altro: è l’altro (l’oggetto amato) che parte, sono io (l’innamorato) che resto. L’altro è in uno stato di perpetua partenza, sempre sul punto di mettersi in viaggio; egli è, per vocazione, migratore, errante; io che amo sono invece, per vocazione inversa, sedentario, immobile, a disposizione, in attesa, sempre nello stesso posto, in giacenza, come un pacco in un angolo sperduto d’una stazione. L’assenza amorosa è possibile in un solo senso e non può essere espressa che da chi resta - e non da chi parte: io, sempre presente, non si costituisce che di fronte a te, continuamente assente. […]

Sono innamorato? - sì, poiché sto aspettando.

L’altro, invece, non aspetta mai. Talvolta, ho voglia di giocare a quello che non aspetta; cerco allora di tenermi occupato, di arrivare in ritardo; ma a questo gioco io perdo sempre: qualunque cosa io faccia, mi ritrovo sempre sfaccendato, esatto, o per meglio dire in anticipo. La fatale identità dell’innamorato non è altro che: io sono quello che aspetta.


(R. Barthes, Frammenti di un discorso amoroso)




Beppe Fenoglio

 Io non sopporto più di non ballare mai con te.

Beppe Fenoglio, Una questione privata




sabato 7 settembre 2024

Karen Blixen

 “La cura per ogni cosa è l’acqua salata: sudore, lacrime, o il mare.”

—  Karen Blixen



venerdì 6 settembre 2024

Ernest Hemingway

 "Amo ascoltare. Ho imparato un gran numero di cose ascoltando con pazienza i miei interlocutori. Ma molte persone non ascoltano mai".


Ernest Hemingway



Andrea Camilleri

 "Bisognerebbe far capire che andare a teatro o leggere un libro non è un passatempo: in realtà è anche un passatempo se vogliamo, ma è anche qualcosa di più, cioè a dire un crescere da uomini, da cittadini, un capire il mondo, un conoscere l'infinita quantità di cose che ignoriamo, cioè un continuo arricchimento".

- Andrea Camilleri



Jorge Luis Borges

 "Ciascuno immagina il Paradiso a suo modo; io, sin da quando ero bambino, l'ho immaginato come una biblioteca. 

Non come una biblioteca infinita, perché in tutto l'infinito c'è qualcosa di scomodo e di enigmatico, ma come una biblioteca fatta a misura d'uomo. 

Una biblioteca in cui ci saranno sempre libri (e talvolta scaffali) da scoprire, ma non troppi. Insomma, una biblioteca che permetta il piacere della rilettura, il tranquillo e fedele piacere del classico e i piacevoli allarmi della scoperta dell'imprevisto".


Jorge Luis Borges





Tommaso Campanella

 “Delle radici de’ gran mali del mondo 

Io nacqui a debellar tre mali estremi; 

tirannide, sofismi, ipocrisia; 

ond’or m’accorgo con quanta armonia 

Possanza, Senno, Amor m’insegno’ Temi. 

Questi principi son veri e sopremi 

della scoverta gran filosofia, 

rimedio contro la trina bugia, 

sotto cui tu piangendo, o mondo, fremi. 

Carestie, guerre, pesti, invidia, inganno, 

ingiustizia, lussuria, accidia, segno, 

tutti a que’ tre gran mali sottostanno, 

che nel cieco amor proprio, figlio degno 

d’ignoranza, radice e fomento hanno. 

Dunque a diveller l’ignoranza io vegno.”

— Tommaso Campanella  (Stilo, 5 settembre 1568 – Parigi, 21 maggio 1639)





La parola amore in greco antico

  Nel greco antico i termini utilizzati per definire i vari sensi con cui attualmente si usa la parola “amore” sono in maggior numero e perciò più precisi, rispetto alle molte lingue moderne.

• Agape (αγάπη) è amore di ragione, incondizionato, anche non ricambiato, spesso con riferimenti religiosi: è la parola usata nei vangeli.

• Philia (φιλία) è l’amore di affetto e piacere, di cui ci si aspetta un ritorno, ad esempio tra amici.

• Eros (έρως) definisce l’amore sessuale.

• Anteros (αντέρως) è l’amore corrisposto.

• Himeros è la passione del momento, il desiderio fisico presente e immediato che chiede di essere soddisfatto.

• Pothos è il desiderio verso cui tendiamo, ciò che sogniamo.

• Stοrge (στοργή) è l’amore d’appartenenza, ad esempio tra parenti e consanguinei.

• Thelema (θέλημα) è il piacere di fare qualcosa, il desiderio voler fare.




mercoledì 4 settembre 2024

Wislawa Szymborska

 E voleva comprare un biglietto,

andarsene via per un po’,

scrivere una lettera,

spalancare la finestra dopo la pioggia,

aprire un sentiero nel bosco,

stupirsi delle formiche,

guardare il lago increspato dal vento.

 

Wislawa Szymborska



martedì 3 settembre 2024

Marguerite Yourcenar

 I libri sono riserve di grano da ammassare per l’inverno dello spirito.

 Marguerite Yourcenar




Fabrizio De André

 Coltivando la solitudine non sei ricattabile, non sei coinvolto nelle pulsioni di gruppo, di chi ti ronza intorno dandoti e chiedendoti consigli o proponendoti affari. 


Certo, non puoi approfittare della benevolenza, dell’appoggio del clan, del partito politico, della parrocchia, ma non sei obbligato ai compromessi, alle regole.


Fabrizio De André



domenica 1 settembre 2024

Francesco Guccini

 "Settembre è il mese del ripensamento sugli anni e sull’ età, dopo l’ estate porta il dono usato della perplessità. Ti siedi e pensi e ricominci il gioco della tua identità, come scintille brucian nel tuo fuoco le possibilità. ”


Francesco Guccini- Canzone dei dodici mesi




Michela Marzano

 «Le relazioni che viviamo sono sempre imperfette. E con l'amore c'entrano poco o nulla. Cambia la forma. Cambiano anche i contenuti. Ma la sostanza è sempre la stessa, perché l'amore non ha niente a che vedere con la traduzione sociale dell'amore.


L 'amore è anticonformista. È assente nelle relazioni "usa-e-getta" di oggi esattamente come era assente da tante relazioni "indissolubili" del passato. Bauman ha ragione. Senza certezza e senza punti di riferimento stabili, la vita e l'amore diventano liquidi. Niente più promesse. Niente più sacrifici. Niente più impegno... Ma chi potrebbe promettere amore eterno senza mentire? La vera trappola non è forse quella che ci si costruisce quando invece di promettere azioni – quelle che dipendono almeno in parte da noi – promettiamo i sentimenti che per definizione non dipendono da nessuno? Chi promette a qualcuno amore eterno, odio eterno o eterna fedeltà, promette qualcosa che non è in suo potere».


Michela Marzano