martedì 28 giugno 2022

Il turno

 Giovane d’oro, sì sì, giovane d’oro, Pepè Alletto! – Il Ravì si sarebbe guardato bene dal negarlo; ma quanto a concedergli la mano di Stellina, no via: non voleva che se ne parlasse neanche per ischerzo.

– Ragioniamo!

Gli sarebbe piaciuto maritare la figlia col consenso popolare, come diceva: e andava in giro per la città, fermando amici e conoscenti per averne un parere. Tutti però, sentendo il nome del marito che intendeva dare alla figliuola, strabiliavano, trasecolavano:

– Don Diego Alcozèr?

Il Ravì frenava a stento un moto di stizza, si provava a sorridere e ripeteva, protendendo le mani:

– Aspettate… Ragioniamo!

Ma che ragionare! Alcuni finanche gli domandavano se lo dicesse proprio sul serio:

– Don Diego Alcozèr?

E sbruffavano una risata.

Da costoro il Ravì si allontanava indignato dicendo:

– Scusate tanto, credevo che foste persone ragionevoli.

Perché lui, veramente, ci ragionava su quel partito, ci ragionava con la più profonda convinzione che fosse una fortuna per la figliola. E s’era intestato a persuaderne anche gli altri, quelli almeno che gli permettevano di sfogare l’esasperazione crescente di giorno in giorno. 

(Luigi Pirandello, Il turno)



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