Il "tesoro nazista" di Cornelius Gurlitt, nella cui casa di Monaco erano state ritrovate oltre un migliaio di opere d'arte saccheggiate dai nazisti e raccolte dal padre durante la seconda guerra mondiale (almeno cinquecentonovanta di queste potrebbero essere di proprietà di famiglie ebree espropriate) è ancora più ampio di quanto si immaginasse fino ad oggi: un suo portavoce ha dichiarato che nella sua residenza di Salisburgo erano nascosti altri sessanta capolavori, fra questi ci sono dipinti di Claude Monet, Pablo Picasso e Pierre - Auguste Renoir. I sessanta pezzi sono stati visionati e messi in sicurezza sotto la supervisione di Christoph Edel, legale nominato dal tribunale tedesco.
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