Carlo Goldoni nasce nel 1707 a Venezia in una famiglia borghese. Compie i primi studi di grammatica, retorica e filosofia e, nonostante i suoi interessi riguardino il teatro ( legge i comici antichi e segue gli spettacoli della commedia dell'arte), si iscrive a giurisprudenza. Nel 1730 esordisce in teatro con due intermezzi, ma a causa della morte del padre, per provvedere alle proprie necessità economiche, esercita la professione di avvocato. Non abbandona comunque la sua passione per le scene e compie una tournèè con la compagnia Imer. Tra il 1737 e il 1741 diventa direttore del teatro di San Giovanni Crisostomo e nel 1748 firma un contratto con Medebach, capocomico del teatro Sant'Angelo. Ha inizio in questi anni la polemica con Pietro Chiari, che accusa Goldoni di aver decretato la fine della commedia a soggetto in maschera. Nel 1762 si trasferisce a Parigi per dirigere la Comdédie Italienne, ma non trova un ambiente e un pubblico favorevoli alle sue innovazioni. Essendo ancora impegnato con il teatro San Luca di Venezia, mostra una grande versatilità : produce recite a soggetto per il pubblico francese e, partendo dai medesimi temi, testi interamente scritti per le scene veneziane. Grazie all'incarico a corte come precettore ottiene una pensione, che gli viene però revocata con lo scoppio della rivoluzione francese. Muore a Parigi di povertà nel 1793, il giorno prima che venga approvata la reintegrazione del vitalizio.
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