giovedì 14 luglio 2016

Tratto da " I rapporti umani" di Natalia Ginzburg

Un giorno incontriamo la persona giusta. 
Restiamo indifferenti, perché non l’abbiamo riconosciuta. 
Passeggiamo con la persona giusta per le strade di periferia, prendiamo a poco a poco l'abitudine di passeggiare insieme ogni giorno. 
Di tanto in tanto, distratti, ci chiediamo se non stiamo forse passeggiando con la persona giusta: ma crediamo piuttosto di no. 
Siamo troppo tranquilli, la terra e il cielo non sono mutati; i minuti e le ore fluiscono quietamente, senza rintocchi profondi nel nostro cuore. Noi ci siamo sbagliati già tante volte: ci siamo trovati in presenza della persona giusta, e non la era. (…) 
Per settimane e mesi, passiamo i giorni con la persona giusta, senza sapere: solo a volte, quando rimasti soli ripensiamo a questa persona, la curva delle sue labbra, certi suoi gesti inflessioni della voce, nel ripensarli, ci danno piccolo sussurro al cuore: ma non teniamo conto dun così piccolo, sordo sussulto. 
La cosa strana, con questa persona, è che ci sentiamo sempre così bene e in pace, con un largo respiro, con la fronte che era stata così aggrottata, torva per tanti anni, dun tratto distesa; e non siamo mai stanchi di parlare e ascoltare. 
Ci rendiamo conto che mai abbiamo avuto un rapporto simile a questo con nessun essere umano; tutti gli esseri umani ci apparivano dopo un po così inoffensivi, così semplici e piccoli; questa persona, mentre cammina accanto a noi col suo passo diverso dal nostro, col suo severo profilo, possiede una infinita facoltà di farci tutto il bene e tutto il male. 
Eppure noi siamo infinitamente tranquilli. 

mercoledì 13 luglio 2016

Fabrizio De Andrè

“E ora viaggi, vivi, ridi o sei
perduta col tuo ordine discreto dentro al 
cuore? 
Ma dove, dov’è il tuo amore?”
Fabrizio De Andrè, Hotel Supramonte

Leaving and Forgetting, Joshua Jensen-Nagle



Cesare Pavese

No, qui stanno male, ma nessuno va via.
- Cesare Pavese, La luna e i falò.

martedì 12 luglio 2016

Pablo Neruda

Ti amo perchè ti vedo riflessa in tutto ció che c'è di bello.
—  Pablo Neruda

Vasco Pratolini

Olga mi chiese: “Ma come si fa ad essere sicuri di amare?” Improvvisamente mi vennero delle parole alle labbra; senza una percezione della posta che stavo giocando, dissi: “È facile, credo. Quando si pensa ad una persona giorno e notte, e non si è felici se non accanto a lei, allora siamo innamorati. Io per esempio, sono ormai sicuro di non amare che te”.
— 
Vasco Pratolini - Il Quartiere

Alle 22.55 su Rai Movie sarà trasmesso "Quando sei nato non puoi più nasconderti " film del 2005 diretto da Marco Tullio Giordana e ispirato al romanzo omonimo (2003) di Maria Pace Ottieri.
Il titolo del film è la traduzione italiana di un'espressione africana sentita dal protagonista Sandro da un migrante incontrato nella sua città. Il detto vuole significare che la stessa nascita segna il passaggio ad una vita difficile che devi affrontare con le tue forze e a cui non puoi sfuggire nascondendoti, evitando di fare le tue scelte.
Il film, che tratta il problema dell'emigrazione clandestina, è stato presentato in concorso al 58º Festival di Cannes.
A proposito di questa opera, il regista Marco Tullio Giordana ha dichiarato: «Volevo raccontare con gli occhi ancora innocenti e perfino riconoscenti di un bambino che è stato salvato da loro chi sono questi migranti. Sandro scopre che sono molto simili a lui, che sono governati dagli stessi sentimenti, che può nascere l'amicizia, l'amore, il bisogno l'uno dell'altro, in modo assolutamente sincero».

lunedì 11 luglio 2016

Giorgio Armani

 Lo stile è avere coraggio delle proprie scelte, e anche il coraggio di dire di no. È gusto e cultura
- Giorgio Armani

domenica 10 luglio 2016

Marcel Proust

D’altronde, la gelosia è una di quelle malattie intermittenti la cui causa è capricciosa, dispotica, sempre identica nello stesso malato, a volte completamente diversa in un altro. Certi asmatici non riescono a superare la crisi se non spalancando le finestre, respirando vento e aria pura in altitudine, mentre altri devono rifugiarsi al centro della città, in una camera affumicata. Non c’è, si può dire un solo geloso la cui gelosia non ammetta certe deroghe. Il tale consente ad essere ingannato purché glielo si dica, il talaltro a patto che glielo si nasconda, nel che l'uno non è meno assurdo dell'altro, perché se il secondo finisce con l'essere più compiutamente ingannato per il fatto che gli si dissimula la verità, il primo va a cercare, in quella verità, l'alimento, l'estensione, il rinnovo delle sue sofferenze.
— Marcel ProustAlla ricerca del tempo perduto, “La Prigioniera"

Giorgio De Chirico

Giorgio de Chirico. 1888-1978. Sérénade. 1910. Berlin. Alte Nationalgalerie.

Giorgio De Chirico

Giorgio De Chirico (1888-1978),Gli sposi 1926.
Olio su tela, 60,8 x 50,2 cm

Giorgio De Chirico

“Un'opera d'arte per divenire immortale deve sempre superare i limiti dell'umano senza preoccuparsi né del buon senso né della logica.”
- Giorgio De Chirico

Marcel Proust

Il tempo
di cui disponiamo ogni giorno è elastico: le passioni che proviamo lo dilatano, quelle che ispirano lo restringono, e l'abitudine lo riempie.
- Marcel Proust, "All'ombra delle fanciulle in fiore"

Film in tv

Domani sera, alle 21.15 su Cielo (canale 26) sarà trasmesso "Frida", film del 2002 diretto da Julie Taymor, incentrato sulla sofferta vita privata della pittrice messicana Frida Kahlo, interpretata da Salma Hayek.
La pellicola è un adattamento cinematografico del libro "Frida: A Biography of Frida Kahlo" di Hayden Herrera.

sabato 9 luglio 2016

Marina Cvetaeva

Con leggerezza pensami, con leggerezza dimenticami.
— Marina Ivanovna Cvetaeva

Anna Magnani

A Trastevere io sono Nannarella, quella vera, sboccata e trasandata. Tra gli aromi e i sapori delle trattorie trovo il mio duplice volto, in perenne altalena tra le lacrime inconsolabili e le risate irrefrenabili.  
Anna Magnani

Alberto Moravia

Questo vorrei sapere”, ripeté, “e se sia possibile continuare così, tutti giorni, con questa noia, e non cambiare mai e non lasciar mai queste miserie e compiacerci di tutte le stupidità che ci passano per la testa, e discutere e litigarci sempre per le stesse ragioni e non staccarci mai da terra, neppure di tanto…
— Alberto MoraviaGli indifferenti, 1929

martedì 28 giugno 2016

Luigi Pirandello

Fare i cinici è pure un modo di dare leggerezza alla vita quando comincia a pesare.
—  Luigi Pirandello, Diana e la Tuda



Luigi Pirandello

La civiltà vuole che si auguri il buon giorno a uno che volentieri si manderebbe al diavolo; ed essere bene educati vuol dire appunto esser commedianti.
—  Luigi Pirandello, L'uomo, la bestia e la virtù 



Luigi Pirandello

Prima di giudicare la mia vita o il mio carattere, mettiti le mie scarpe, percorri il cammino che ho percorso io, vivi il mio dolore, i miei dubbi, le mie risate, vivi gli anni che ho vissuto io, e cadi là dove sono caduto io, e rialzati come ho fatto io. 
Ognuno ha la propria storia. 
E solo allora mi potrai giudicare.
—  Luigi Pirandello

Luigi Pirandello

C’è una maschera per la famiglia, una per la società, una per il lavoro. E quando stai solo, resti nessuno.
—  Luigi Pirandello-Uno, nessuno, centomila

giovedì 19 maggio 2016

Frida

Per i grandi cuori che muoiono nel corpo ma che continuano a battere nel respiro della notte, non ci sono canoni o bellezze regolari, armonie esteriori, ma tuoni e temporali devastanti che portano ad illuminare un fiore, nascosto, di struggente bellezza.
(Frida Kahlo)


Carlos J. Aldazábal

"Non è facile perdere tanti litigi,
superare le faccende quotidiane,
decidersi a vivere con la nausea nella nuca.
Resuscitare per un giorno, un minuto,
reincarnato in felce o in formica,
resuscitare contro il tempo nella caduta
per evitare di morire di doppia morte.
Non è possibile mollare: così è il gioco,
questa sottile condanna di continuare a nascere
nonostante gli altri.
Per questo persisto nel mio travestimento da circo,
perché la risata e l’amore sono scale
su cui ci arrampichiamo senza paura mentre scivoliamo."
— Carlos J. Aldazábal


Eduardo Galeano

Veniamo da un uovo più piccolo di una testa di spillo, e viviamo su una pietra che gira intorno a una stella nana e che, contro questa stella, prima o poi, si scontrerà. Tuttavia, siamo stati fatti di luce, oltre che di carbonio, ossigeno, merda, morte e altre cose e, in fin dei conti, siamo qui da quando la bellezza dell’universo ha avuto bisogno di essere vista da qualcuno.
(Eduardo Galeano)

Umberto Eco

“Il sapere non è come la moneta, che rimane fissamente integra anche attraverso i più infami baratti: esso è piuttosto come un abito bellissimo, che si consuma attraverso l’uso e l’ostentazione. Non è così infatti il libro stesso, le cui pagine si sbriciolano, gli inchiostri e gli ori si fanno opachi, se troppe mani lo toccano?”

(Umberto Eco)

lunedì 11 gennaio 2016

RIP, AMORE MIO

Non so dove me ne andrò dopo essere stato qui, ma vi garantisco che non sarà un posto noioso. (David Bowie)

domenica 3 gennaio 2016

(“Queda Prohibido” - Alfredo Cuervo Barrero)

È proibito
piangere senza imparare,
svegliarti la mattina senza sapere che fare
avere paura dei tuoi ricordi.
È proibito non sorridere ai problemi,
non lottare per quello in cui credi
e desistere, per paura.
Non cercare di trasformare i tuoi sogni in realta’.
È proibito non dimostrare il tuo amore,
fare pagare agli altri i tuoi malumori.
È proibito abbandonare i tuoi amici,
non cercare di comprendere coloro che ti stanno accanto
e chiamarli solo quando ne hai bisogno.
È proibito non essere te stesso davanti alla gente,
fingere davanti alle persone che non ti interessano,
essere gentile solo con chi si ricorda di te,
dimenticare tutti coloro che ti amano.
È proibito non fare le cose per te stesso,
avere paura della vita e dei suoi compromessi,
non vivere ogni giorno come se fosse il tuo ultimo respiro.
È proibito sentire la mancanza di qualcuno senza gioire,
dimenticare i suoi occhi e le sue risate
solo perche’ le vostre strade hanno smesso di abbracciarsi.
Dimenticare il passato e farlo scontare al presente.
È proibito non cercare di comprendere le persone,
pensare che le loro vite valgono meno della tua,
non credere che ciascuno tiene il proprio cammino
nelle proprie mani.
È proibito non creare la tua storia,
non avere neanche un momento per la gente che ha bisogno di te,
non comprendere che cio’ che la vita ti dona,
allo stesso modo te lo puo’ togliere.
È proibito non cercare la tua felicita’,
non vivere la tua vita pensando positivo,
non pensare che possiamo solo migliorare,
non sentire che, senza di te,
questo mondo non sarebbe lo stesso.
(“Queda Prohibido” -  Alfredo Cuervo Barrero)


Patti Smith

Le persone che si amano possono essere separate dalle circostanze della vita ma, anche se solo in sogno, la notte appartiene a loro.
(Patti Smith)

domenica 20 dicembre 2015

Italo Svevo

“Il linguaggio degli occhi è come quello della musica; non concreta nulla quando non c'è la parola, ma quando c'è o c'è stata dice meglio e più che la parola stessa.”
— Italo Svevo - Una vita

Italo Svevo

Con le donne bisogna saper agire. Baciare per esempio, baciare una mano, un volto, un collo, un piede magari, quello ch'è più vicino. I buoni parlatori non sono mai fortunati con le donne.
— Italo Svevo - Una vita

sabato 5 dicembre 2015

Bukowski

«Occhi. Quei maledetti occhi mi fottevano sempre.
Ci facevo l’amore solo a guardarli.»
— C. Bukowski

Il capitano è fuori a pranzo

Siamo sottili come carta. Viviamo sul filo delle percentuali, temporaneamente. E questo è il bello e il brutto, il fattore tempo. E non ci si può fare niente. Puoi startene in cima a una montagna a meditare per decenni e non cambierà una virgola. Puoi cambiare te stesso e fartene una ragione, ma forse anche questo è sbagliato. Magari pensiamo troppo. Sentire di più, pensare di meno.
—  Charles Bukowski - Il capitano è fuori a pranzo

H. Murakami

Eppure, quando la incontrai per la prima volta, l'attrazione che provai fu cosi forte che mi sembrò di impazzire. Fu come essere colpiti in pieno giorno, all'improvviso, da un fulmine invisibile e silenzioso. Era un'attrazione senza limiti né condizioni, senza un motivo, né una spiegazione. Senza ma né se.
—   H. Murakami