sabato 5 ottobre 2024

Luis Sepulveda

 Nella tua vita avrai molti motivi per essere felice, uno di questi si chiama acqua, un altro ancora si chiama vento, un altro ancora si chiama sole e arriva sempre come una ricompensa dopo la pioggia.


Luis Sepulvéda, Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare




martedì 1 ottobre 2024

Giacomo Leopardi, Zibaldone di pensieri

 Nei trasporti d'amore, nella conversazione coll'amata, nei favori che ne ricevi, anche negli ultimi, tu vai piuttosto in cerca della felicità di quello che provarla, il tuo cuore agitato, sente sempre una gran mancanza, un non so che di meno di quello che sperava, un desiderio di qualche cosa, anzi di molto di più. I migliori momenti dell'amore sono quelli di una quieta e dolce malinconia dove tu piangi e non sai di che, e quasi ti rassegni riposatamente a una sventura e non sai quale. In quel riposo la tua anima meno agitata, è quasi piena, e quasi gusta la felicità. Così anche nell'amore, ch'è lo stato dell'anima il più ricco di piaceri e d'illusioni, la miglior parte, la più dritta strada al piacere, e a un'ombra di felicità, è il dolore. 

Giacomo Leopardi, Zibaldone di pensieri




domenica 29 settembre 2024

La Notte di Michelangelo Antonioni

 Stamane tu dormivi ancora quando mi sono svegliato. A poco a poco uscendo dal sonno, ho sentito il tuo respiro leggero e attraverso i capelli che ti nascondevano il viso ho visto i tuoi occhi chiusi. Ho sentito la commozione che mi saliva dalla gola e avevo voglia di gridare e svegliarti perché la tua stanchezza era troppo profonda e mortale. Nella penombra la pelle della tue braccia e della tua gola era viva e io la sentivo tiepida e asciutta: volevo passarvi sopra le labbra ma il pensiero di poter turbare il tuo sonno e di averti ancora sveglia fra le mia braccia mi tratteneva. Preferivo averti così come una cosa che nessuno poteva togliermi perché ero il solo a possederla, una tua immagine per sempre. Oltre il tuo volto vedevo qualcosa di più puro, di più profondo in cui mi specchiavo: vedevo te in una dimensione che comprendeva tutto il mio tempo da vivere, tutti gli anni futuri e tutti quelli che ho vissuto prima di conoscerti, ma già preparato a incontrarti. Questo era il piccolo miracolo di un risveglio: sentire per la prima volta che mi appartenevi non solo in quel momento e che la notte si prolungava per sempre accanto a te, nel caldo del tuo sangue, dei tuoi pensieri, della tua volontà che si confondeva con la mai. Per un attimo ho capito quanto ti amavo, Lidia; è stata una sensazione così intensa che ne ho avuto gli occhi pieni di lacrime: era perché pensavo che questo non dovrebbe mai finire, che tutta la nostra vita doveva essere come il risveglio di stamane. Sentirti non mia, ma addirittura parte di me, una cosa che respira e che niente potrà distruggere se non la torbida indifferenza di un'abitudine, che vedo come l'unica minaccia. E poi ti sei svegliata e sorridendo ancora nel sonno mi hai baciato e ho sentito che non dovevo temere niente, che noi saremo sempre come in quel momento: uniti da qualcosa che è più forte del tempo e dell'abitudine.

"La notte" (1961) regia Michelangelo Antonioni




Come eravamo...

 Tristan Tzara, Paul Eluard, Andre Breton, Hans Arp, Salvador Dali, Yves Tanguy, Max Ernst, Rene Crevel, and Man Ray, (Parigi 1933)




Storie d' amore: Monica Vitti e Michelangelo Antonioni

 《I miei difetti mi hanno sempre aiutata; la voce per esempio: che disastro! In accademia esisteva solo la voce di Vittorio Gassman (che allora insegnava già), la mia che prospettiva poteva avere? Se non quella della verità e della sincerità. Che sono sempre state le mie due mete. In teatro con Tofano andò subito bene. Ero già una prima attrice, giovane affermata e stimata, quando ho cercato di fare anche il doppiaggio, oltre alla radio e alla televisione,  ma lì cominciarono i guai. Le voci usate al cinema corrispondevano ai visi delle attrici dell’epoca. Dunque, io venivo usata da Fellini per fare una prostituta in Cabiria, da Monicelli per I soliti Ignoti per la compagna di un ladro (Memmo Carotenuto), da Pasolini per la moglie di Accattone. Ma come nelle favole, un bel giorno, Antonioni cercava una voce per la benzinaia per Il Grido. Serviva perciò una voce particolare, un po’ sfiatata abituata all’aria aperta. Durante il doppiaggio, mi arrivò un suo commento dalla regia che era di spalle:“Ha una bella nuca, potrebbe fare del cinema”. Mi pare di avergli risposto: e di faccia ci starebbe sempre il mio partner? Fortunatamente  io avevo la faccia delle donne delle sue storie e le sue storie mi somigliavano, così cominciò la mia grande avventura》.

Monica Vitti




sabato 28 settembre 2024

Buon compleanno a...

 《Ho dato la mia bellezza e la mia giovinezza agli uomini. Ho intenzione di dare la mia saggezza e la mia esperienza agli animali》.


Auguri di buon novantesimo compleanno a Brigitte Bardot!



giovedì 26 settembre 2024

Alberto Moravia

 Non sono mai stato innamorato di Elsa. L’ho amata, questo sì, ma non sono mai riuscito a perdere la testa, cioè appunto non sono stato mai innamorato. Lei l’ha sempre saputo, e questo è stato forse anche il motivo principale della difficoltà del nostro rapporto. Non ero innamorato, ma affascinato da qualcosa di estremo, di straziante e di passionale che c’era nel suo carattere. Così in un’atmosfera di passionalità aggressiva in lei e di affetto difensivo in me, siamo vissuti venticinque anni. Elsa cercava di annullarmi e al tempo stesso, per troppa passione, annullava se stessa.

—  Alberto Moravia