Egon Schiele e Gustav Klimt
mercoledì 6 febbraio 2019
lunedì 28 gennaio 2019
Bertolt Brecht
La memoria dell’umanità per le sofferenze patite è meravigliosamente breve. La sua immaginazione per le sofferenze a venire è quasi minore ancora. Questa insensibilità dobbiamo combattere. Poiché l’umanità è minacciata da guerre rispetto alle quali quelle passate sono come miseri tentativi, e verranno senz’alcun dubbio, se a quelli che le preparano del tutto apertamente le mani non vengono tagliate.
Bertolt Brecht-1952
Bertolt Brecht-1952
27 gennaio
Alcuni bambini, sopravvissuti al campo di concentramento di Auschwitz, escono dalle loro baracche, poco dopo la liberazione.
La tregua
“Sognavamo nelle notti feroci
Sogni densi e violenti
Sognati con anima e corpo
Tornare; mangiare; raccontare.
Finché suonava breve sommesso
Il comando dell’alba:
«Wstawac»;
E si spezzava in petto il cuore. Ora abbiamo ritrovato la casa,
Il nostre ventre è sazio,
Abbiamo finito di raccontare.
E’ tempo. Presto udremo ancora
Il comando straniero:
«Wstawac».”
— Primo Levi - La Tregua
Sogni densi e violenti
Sognati con anima e corpo
Tornare; mangiare; raccontare.
Finché suonava breve sommesso
Il comando dell’alba:
«Wstawac»;
E si spezzava in petto il cuore. Ora abbiamo ritrovato la casa,
Il nostre ventre è sazio,
Abbiamo finito di raccontare.
E’ tempo. Presto udremo ancora
Il comando straniero:
«Wstawac».”
— Primo Levi - La Tregua
Dino Buzzati
“È questione di sensibilità: alcuni la posseggono di natura; altri non l’avranno mai, e passeranno impassibili, in quelle notti fortunate, lungo le tenebrose foreste, senza neppur sospettare ciò che là dentro succede”
— Dino Buzzati, Il segreto del bosco vecchio
— Dino Buzzati, Il segreto del bosco vecchio
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