D’altronde, la gelosia è una di quelle malattie intermittenti la cui causa è capricciosa, dispotica, sempre identica nello stesso malato, a volte completamente diversa in un altro. Certi asmatici non riescono a superare la crisi se non spalancando le finestre, respirando vento e aria pura in altitudine, mentre altri devono rifugiarsi al centro della città, in una camera affumicata. Non c’è, si può dire un solo geloso la cui gelosia non ammetta certe deroghe. Il tale consente ad essere ingannato purché glielo si dica, il talaltro a patto che glielo si nasconda, nel che l'uno non è meno assurdo dell'altro, perché se il secondo finisce con l'essere più compiutamente ingannato per il fatto che gli si dissimula la verità, il primo va a cercare, in quella verità, l'alimento, l'estensione, il rinnovo delle sue sofferenze.
— | Marcel Proust, Alla ricerca del tempo perduto, “La Prigioniera" |