Giancarlo Giannini e Mariangela Melato in
“Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto”, film del 1974 diretto da
Lina Wertmüller
Giancarlo Giannini e Mariangela Melato in
“Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto”, film del 1974 diretto da
Lina Wertmüller
Quel che è certo è che l'amore è un sentimento multiuso, in questo senso è necessario. Va bene per il sesso, per gli amici, per i bambini, per l'Arte nella sua globalità, per gli animali; per piccole grandi cose.
E’ come una borsa dell'acqua calda mentre fuori nevica.
—
Franca Valeri,“L'educazione delle fanciulle”
"Nell'educazione delle fanciulle, sotto questo elegante titolo, non è previsto l'insegnamento alla solitudine.
Che è un'attitudine rara, del tutto personale, condivisibile solo col proprio cane o gatto o pensiero.
Non ha età. Anche una bambina sa stare sola.”
— Franca Valeri
《Allora perché parlare dei benefici del fallimento? Semplicemente perché fallire ha voluto dire spogliarsi dell’inessenziale. Ho smesso di fingere di essere qualcos’altro se non me stessa e ho iniziato a indirizzare tutte le mie energie verso la conclusione dell’unico lavoro che per me aveva importanza. Non mi occupavo davvero di nient’altro, se non trovare la determinazione nel riuscire in un campo a cui credevo di appartenere veramente. Ero finalmente libera perché la mia più grande paura si era davvero avverata, ed ero ancora viva, e avevo già una figlia che ho adorato, e avevo una vecchia macchina da scrivere e una grande idea. E così concrete basi divennero solide fondamenta su cui ricostruire la mia vita.
Non potreste mai fallire su tutta la linea come feci io, una certa dose di fallimento nella vita è inevitabile. È impossibile vivere senza fallire in qualcosa, a meno che non viviate in modo così prudente da non vivere del tutto – in quel caso, avrete fallito in partenza.
Fallire mi ha dato una sicurezza interiore che mai avevo raggiunto superando gli esami. Fallendo ho imparato cose su me stessa che non avrei mai imparato in un altro modo. Ho scoperto che ho una volontà forte, e più disciplina di quanto avessi pensato; ho anche scoperto che avevo amici veramente inestimabili.
Il sapere che vi rialzate più saggi e più forti dalle cadute significa che sarete, da allora in poi, sicuri nella vostra capacità di sopravvivere. Non conoscerete mai voi stessi, e la forza dei vostri legami, fino a quando entrambi non saranno provati dalle avversità. Una tale conoscenza è un vero dono, per tutto ciò che avrete vinto nella sofferenza, e per me ha più valore di ogni altra qualifica abbia mai guadagnato.
Avendo una macchina del tempo o un Giratempo, direi alla me stessa di 21 anni che la felicità personale si trova nel sapere che la vita non è una lista di cose da raggiungere o in cui avere successo. Le vostre qualifiche, il vostro CV, non sono la vostra vita, sebbene possiate incontrare molte persone della mia età e oltre che confondono le due cose. La vita è difficile, è complicata, è oltre la possibilità di essere totalmente sotto controllo, è l’umiltà di sapere che sarete capaci di sopravvivere alle sue sfide》.
Tratto dal discorso di J. K. Rowling ai neolaureati di Harvard durante la cerimonia di consegna dei diplomi nel 2021.
《Abbiamo una responsabilità, finché viviamo: dobbiamo rispondere di quanto scriviamo, parola per parola, e far sì che ogni parola vada a segno.
Del resto, parlare al prossimo in una lingua che egli non può capire è [..] un antico artificio repressivo, noto a tutte le chiese, vizio tipico della nostra classe politica, fondamento di tutti gli imperi coloniali. È un modo sottile di imporre il proprio rango [...]. Neppure è vero che solo attraverso l' oscurità verbale si possa esprimere quell' altra oscurità che giace nel nostro profondo. Non è vero che il disordine sia necessario per dipingere il disordine.[ ...] Chi non sa comunicare o comunica male, in un codice che è solo suo o di pochi, è infelice, e spande infelicità intorno a sé. Se comunica male deliberatamente, è un malvagio, o almeno una persona scortese, perché obbliga i suoi fruitori alla fatica, all' angoscia o alla noia.
Beninteso, perché il messaggio sia valido, essere chiari è condizione necessaria ma non sufficiente: si può essere chiaro e noiosi, chiari e inutili, chiari e bugiardi, chiari e volgari, ma questi sono altri discorsi》.
Primo Levi, Dello scrivere oscuro (1976) in "L' altrui mestiere", Einaudi, Torino 1985
A molti, individui o popoli, può accadere di ritenere, più o meno consapevolmente, che "ogni straniero è nemico". Per lo più questa convinzione giace in fondo agli animi come una infezione latente; si manifesta solo in atti saltuari e incoordinati, e non sta all'origine di un sistema di pensiero. Ma quando questo avviene, quando il dogma inespresso diventa premessa maggiore di un sillogismo, allora, al termine della catena, sta il Lager. Esso è il prodotto di una concezione del mondo portata alle sue conseguenze con rigorosa coerenza: finché la concezione sussiste, le conseguenze ci minacciano. La storia dei campi di distruzione dovrebbe venire intesa da tutti come un sinistro segnale di pericolo.
Primo Levi - Se questo è un uomo