Giovane d’oro, sì sì, giovane d’oro, Pepè Alletto! – Il Ravì si sarebbe guardato bene dal negarlo; ma quanto a concedergli la mano di Stellina, no via: non voleva che se ne parlasse neanche per ischerzo.
– Ragioniamo!
Gli sarebbe piaciuto maritare la figlia col consenso popolare, come diceva: e andava in giro per la città, fermando amici e conoscenti per averne un parere. Tutti però, sentendo il nome del marito che intendeva dare alla figliuola, strabiliavano, trasecolavano:
– Don Diego Alcozèr?
Il Ravì frenava a stento un moto di stizza, si provava a sorridere e ripeteva, protendendo le mani:
– Aspettate… Ragioniamo!
Ma che ragionare! Alcuni finanche gli domandavano se lo dicesse proprio sul serio:
– Don Diego Alcozèr?
E sbruffavano una risata.
Da costoro il Ravì si allontanava indignato dicendo:
– Scusate tanto, credevo che foste persone ragionevoli.
Perché lui, veramente, ci ragionava su quel partito, ci ragionava con la più profonda convinzione che fosse una fortuna per la figliola. E s’era intestato a persuaderne anche gli altri, quelli almeno che gli permettevano di sfogare l’esasperazione crescente di giorno in giorno.
(Luigi Pirandello, Il turno)