lunedì 27 giugno 2022

Luigi Pirandello

 Luigi Pirandello, lettera al professor Ernesto Monaci, Bonn - 7 settembre 1890


"Ho condotto a fine la mia dissertazione di laurea e mi sento in dovere di dargliene notizia. Attendo ora che il professor Forster ritorni  a Bonn per fargliela esaminare ancora una volta. Ho seguito sempre la via da lui tracciatami; e ho dovuto in molte parti allontanarmi dallo Seheegans e però anche dal Meyer-Lubke, specialmente nel trattare della dittongazione dell’è e nei paesi dell’interno della provincia di Girgenti, come per esempio Casteltermini. Credo di aver fatto bene…”.


Lettera senza data di Pirandello, sempre indirizzata al professor Monaci:

“Il professor Forster è finalmente tornato a Bonn. Egli non ha ritrovato molto da ridire sul mio lavoro, onde io seguendo l’ordine di lui indicatomi e fatte le correzioni suggeritemi, potrò in breve dare alle stampe”.



Gli amori difficili

 «Mi accorgo che correndo verso Y ciò che desidero non è trovare Y al termine della mia corsa: voglio che sia Y a correre verso di me, è questa la risposta di cui ho bisogno, cioè ho bisogno che lei sappia che io sto correndo verso di lei ma nello stesso tempo ho bisogno di sapere che lei sta correndo verso di me».


Italo Calvino, “Gli amori difficili”



domenica 26 giugno 2022

Helen Keller

 "Le cose migliori e più belle di questo mondo non possono essere viste e nemmeno ascoltate, ma devono essere sentite col cuore“.

 —  Helen Keller



Lalla Romano

 “Le parole sono importanti se sono poche".

Lalla Romano



Claudio Abbado

 《Mio papà Michelangelo, violinista e insegnante al conservatorio, mi ha insegnato la disciplina. Da ragazzo odiavo certe sue durezze, ma crescendo ho capito l' importanza di quell' impostazione. Facevo il liceo e parallelamente studiavo musica: composizione, pianoforte, direzione d' orchestra... Alle due di notte non mi lasciava andare a letto se non avevo terminato tutto. Grazie a lui ho imparato che le cose cominciate vanno concluse e non rinviate》.

Claudio Abbado



Claudio Abbado

 "La cultura permette di distinguere tra bene e male, di giudicare chi ci governa. La cultura salva".

Claudio Abbado (Milano, 26 giugno 1933 – Bologna, 20 gennaio 2014)



Don Lorenzo Milani

 I montanari 


Barbiana, quando arrivai, non mi sembrò una scuola. Nè cattedra, nè lavagna, nè banchi. Solo grandi tavoli intorno a cui si faceva scuola e si mangiava. 


D'ogni libro c'era una copia sola. I ragazzi gli si stringevano sopra. Si faceva fatica a accorgersi che uno era un po' più grande e insegnava. 


Il più vecchio di quei maestri aveva sedici anni. Il più piccolo dodici e mi riempiva di ammirazione. Decisi fin dal primo giorno che avrei insegnato anch'io.


La vita era dura anche lassù. Disciplina e scenate da far perdere la voglia di tornare. 


Però chi era senza basi, lento o svogliato si sentiva il preferito. Veniva accolto come voi accogliete il primo della classe. Sembrava che la scuola fosse tutta solo per lui. Finchè non aveva capito, gli altri non andavano avanti.


Non c'era ricreazione. Non era vacanza nemmeno la domenica. 


Nessuno di noi se ne dava gran pensiero perchè il lavoro è peggio. Ma ogni borghese che capitava a visitarci faceva una polemica su questo punto. 


Un professorone disse: «Lei reverendo non ha studiato pedagogia. Polianski dice che lo sport è per il ragazzo una necessità fisiopsico...». 


Parlava senza guardarci. Chi insegna pedagogia all'Università, i ragazzi non ha bisogno di guardarli. Li sa tutti a mente come noi si sa le tabelline. 


Finalmente andò via e Lucio che aveva 36 mucche nella stalla disse: «La scuola sarà sempre meglio della merda».


Don Lorenzo Milani,  Lettera a una professoressa