giovedì 14 maggio 2020
Dacia Maraini
Cosa farei senza libri? Ne ho la casa piena, eppure non mi bastano mai. Vorrei avere una giornata di trentasei ore per poter leggere a mio piacere. Tengo libri di tutte le dimensioni: da tasca, da borsa, da valigia, da taschino, da scaffale, da tavolo. E ne porto sempre uno con me. Non si sa mai: se trovo un momento di tempo, se mi fanno aspettare in un ufficio, che sia alla posta o dal medico, tiro fuori il mio libro e leggo. Quando ho il naso su una pagina non sento la fatica dell'attesa. E, come dice Ortega y Gasset, in un libro mi "impaeso", a tal punto che mi è difficile spaesarmi. Esco dai libri con le pupille dilatate. Lo considero il piacere più grande, più sicuro, più profondo della mia vita.“ — Dacia Maraini, Chiara di Assisi: Elogio della disobbedienza
Liliana Segre
“Io non perdono e non dimentico, ma non odio. E la trasmissione del non odio e battersi contro l’odio è un ammaestramento utile per i ragazzi e per tutti, perché l’atmosfera dovuta all’ignoranza e all’indifferenza, che è stata la regina del mondo di allora, c’è purtroppo anche oggi".
Liliana Segre
Liliana Segre
mercoledì 13 maggio 2020
Umberto Galimberti
Devi fare un lavoro di autoriflessione. Devi capire chi sei, perché c'è un mucchio di gente che vive a propria insaputa.
Umberto Galimberti, Essere felici: demoni e senso della misura
Umberto Galimberti, Essere felici: demoni e senso della misura
Carlos Drummond de Andrade
Parlare è molto facile quando si hanno parole in mente
che esprimono la nostra opinione.
Difficile è esprimere con atteggiamenti e gesti
quello che realmente desideriamo dire,
o quanto desideriamo dire
prima che la persona vada via.
Facile è giudicare persone che sono esposte
a causa delle circostanze.
Difficile è trovare e riflettere sui propri errori,
o tentare di fare in maniera diversa qualcosa fatta in modo errato.
Facile è essere collega, far compagnia a chiunque, dire quello che desidera ascoltare.
Diffícile è essere amico a tutte le ore e dire sempre la verità, quando fosse necessario.
E con fiducia in quel che dici.
Facile è analizzare la situazione estranea e poter dare consigli sulla questione.
Diffícile è vivere questa situazione e sapere cosa fare.
O avere il coraggio per fare.
Facile è mostrare rabbia e impazienza quando qualcuno ci irrita.
Difficile è esprimere il proprio amore a chi realmente ti conosce, ti rispetta e ti capisce.
Ed è per questo che perdiamo persone speciali.
Facile è mentire ai quattro venti su ciò che cerchiamo di nascondere.
Diffícile è mentire al nostro cuore.
Facile è vedere quello che desideriamo scorgere.
Difficile è sapere che ci illudiamo con quello crediamo di aver scorto.
Ammettere che ci lasciamo condurre,
più di una volta, questo é difficile.
Facile è dire ” Ciao ” o ” come va? ”
Difficile è dire “addio”.
Principalmente quando siamo colpevoli
della scomparsa di qualcuno dalla nostra vita…
Facile è abbracciare, stringere le mani, baciare a occhi chiusi.
Difficile è sentire l’energia che è trasmessa.
Quella che attraversa il nostro corpo come una corrente elettrica
quando tocchiamo la persona giusta.
Facile è desiderare essere amato.
Difficile è amare completamente.
Amare veramente, senza avere paura di vivere, senza avere paura del dopo.
Amare e abbandonarsi.
E imparare a dare valore solamente a ciò che si ama.
Facile è sentire la musica che tocca.
Difficile è sentire la coscienza,
che segna il tempo, mostrandoci le scelte sbagliate.
Facile è dettare regole.
Difficile è seguirle.
Avere la nozione esatta delle nostre proprie vite,
invece di avere la nozione delle vite altrui.
Facile è chiedere di ciò che si desidera sapere.
Difficile è essere preparati ad ascoltare la risposta.
O desiderare di capire la risposta.
Facile è piangere o sorridere quando ne abbiamo la voglia.
Difficile è sorridere con la voglia di piangere
o piangere con la voglia di ridere, di allegria.
Facile è dare un bacio.
Difficile è affidare l’anima.
Sinceramente, interamente.
Facile è allontanare varie persone dalla nostra vita.
Difficile è capire che solamente una ti accetterà per quello che sei
e ti farà completamente felice.
Facile è occupare un posto nell’agenda telefonica.
Diffícile è occupare il cuore di qualcuno.
Sapere che si è realmente amati.
Facile è sognare tutte le notti.
Diffícile è lottare per un sogno.
Eterno, è tutto quello che dura una frazione di secondo,
ma con così grande intensità, che si pietrifica,
e nessuna forza mai più lo cancellerà.
Carlos Drummond de Andrade
che esprimono la nostra opinione.
Difficile è esprimere con atteggiamenti e gesti
quello che realmente desideriamo dire,
o quanto desideriamo dire
prima che la persona vada via.
Facile è giudicare persone che sono esposte
a causa delle circostanze.
Difficile è trovare e riflettere sui propri errori,
o tentare di fare in maniera diversa qualcosa fatta in modo errato.
Facile è essere collega, far compagnia a chiunque, dire quello che desidera ascoltare.
Diffícile è essere amico a tutte le ore e dire sempre la verità, quando fosse necessario.
E con fiducia in quel che dici.
Facile è analizzare la situazione estranea e poter dare consigli sulla questione.
Diffícile è vivere questa situazione e sapere cosa fare.
O avere il coraggio per fare.
Facile è mostrare rabbia e impazienza quando qualcuno ci irrita.
Difficile è esprimere il proprio amore a chi realmente ti conosce, ti rispetta e ti capisce.
Ed è per questo che perdiamo persone speciali.
Facile è mentire ai quattro venti su ciò che cerchiamo di nascondere.
Diffícile è mentire al nostro cuore.
Facile è vedere quello che desideriamo scorgere.
Difficile è sapere che ci illudiamo con quello crediamo di aver scorto.
Ammettere che ci lasciamo condurre,
più di una volta, questo é difficile.
Facile è dire ” Ciao ” o ” come va? ”
Difficile è dire “addio”.
Principalmente quando siamo colpevoli
della scomparsa di qualcuno dalla nostra vita…
Facile è abbracciare, stringere le mani, baciare a occhi chiusi.
Difficile è sentire l’energia che è trasmessa.
Quella che attraversa il nostro corpo come una corrente elettrica
quando tocchiamo la persona giusta.
Facile è desiderare essere amato.
Difficile è amare completamente.
Amare veramente, senza avere paura di vivere, senza avere paura del dopo.
Amare e abbandonarsi.
E imparare a dare valore solamente a ciò che si ama.
Facile è sentire la musica che tocca.
Difficile è sentire la coscienza,
che segna il tempo, mostrandoci le scelte sbagliate.
Facile è dettare regole.
Difficile è seguirle.
Avere la nozione esatta delle nostre proprie vite,
invece di avere la nozione delle vite altrui.
Facile è chiedere di ciò che si desidera sapere.
Difficile è essere preparati ad ascoltare la risposta.
O desiderare di capire la risposta.
Facile è piangere o sorridere quando ne abbiamo la voglia.
Difficile è sorridere con la voglia di piangere
o piangere con la voglia di ridere, di allegria.
Facile è dare un bacio.
Difficile è affidare l’anima.
Sinceramente, interamente.
Facile è allontanare varie persone dalla nostra vita.
Difficile è capire che solamente una ti accetterà per quello che sei
e ti farà completamente felice.
Facile è occupare un posto nell’agenda telefonica.
Diffícile è occupare il cuore di qualcuno.
Sapere che si è realmente amati.
Facile è sognare tutte le notti.
Diffícile è lottare per un sogno.
Eterno, è tutto quello che dura una frazione di secondo,
ma con così grande intensità, che si pietrifica,
e nessuna forza mai più lo cancellerà.
Carlos Drummond de Andrade
Andrea Camilleri
Stiamo educando una gioventù all’odio.
Stiamo perdendo la misura, il senso delle parole.
Le parole sono pietre, possono trasformarsi in pallottole e bisogna fa pesare ogni parola per far cessare questo vento dell' odio.
Da quando non vedo piu, tutto mi è più chiaro, in questo momento storico è una fortuna esser ciechi. Voglio morire con la speranza che si possa vivere in un mondo di pace. Il futuro è nelle mani dei giovani, non disilludetemi!
Andrea Camilleri (Porto Empedocle, 6 settembre 1925 – Roma, 17 luglio 2019)
Stiamo perdendo la misura, il senso delle parole.
Le parole sono pietre, possono trasformarsi in pallottole e bisogna fa pesare ogni parola per far cessare questo vento dell' odio.
Da quando non vedo piu, tutto mi è più chiaro, in questo momento storico è una fortuna esser ciechi. Voglio morire con la speranza che si possa vivere in un mondo di pace. Il futuro è nelle mani dei giovani, non disilludetemi!
Andrea Camilleri (Porto Empedocle, 6 settembre 1925 – Roma, 17 luglio 2019)
Bauman
Non è detto che la felicità significhi una vita senza problemi. La vita felice viene dal superamento dei problemi, dalla lotta contro i problemi, dal risolvere le difficoltà, le sfide. Bisogna affrontare le sfide, fare del proprio meglio, sforzarsi. Si raggiunge la felicità quando ci si rende conto di riuscire a controllare le sfide poste dal fato.
Zygmunt Bauman
Zygmunt Bauman
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