“Ἔρος δ’ ἐτὶναξέ μοι
φρέναϛ, ὠϛ ἄνεμοϛ κὰτ ὄρος δρύσιν ἐμπέτων.”
— Saffo , Fr. 47
Eros ha scosso la mia mente
come il vento che giù dalla montagna si frange sulle querce.
giovedì 5 novembre 2015
Donne che corrono coi lupi
"Che tu sia una lupa nera, una grigia settentrionale, una rossa meridionale o una bianca artica, nell’immaginario sei la purissima creatura istintuale. Se alcuni preferiscono che ti comporti bene e non ti arrampichi sui mobili per gioco o ti butti sulle persone per accoglierle festosamente, tu fallo lo stesso. Qualcuno si allontanerà timoroso o disgustato. Però il tuo amante amerà questo tuo nuovo aspetto, se è quello giusto per te. Ad alcuni non piacerà se andrai annusando per sapere di che si tratta. E, per carità! non metterti sdraiata supina con i piedi per aria. Bambina cattiva. Lupa cattiva. Cane cattivo. Giusto? Sbagliato. Vai avanti. Divertiti."
Clarissa Pinkola Estés, "Donne che corrono coi lupi"
Clarissa Pinkola Estés, "Donne che corrono coi lupi"
Oriana Fallaci
Incredibile come il dolore dell’anima non venga capito. Se ti becchi una pallottola o una scheggia si mettono subito a strillare “Presto-barellieri-il-plas ma!”, se ti rompi una gamba te la ingessano, se hai la gola infiammata ti danno le medicine. Se hai il cuore pezzi e sei così disperato che non ti riesce aprir bocca, invece, non se ne accorgono neanche. Eppure il dolore dell’anima è una malattia molto più grave della gamba rotta e della gola infiammata, le sue ferite sono assai più profonde e pericolose di quelle procurate da una pallottola o da una scheggia. Sono ferite che non guariscono, quelle, ferite che ad ogni pretesto ricominciano a sanguinare.
— Oriana Fallaci
— Oriana Fallaci
martedì 3 novembre 2015
Alice Munro
"Cercò di metterci una pietra sopra, ma quella si rifiutava di far da coperchio al passato."
(Alice Munro)
(Alice Munro)
Iscriviti a:
Post (Atom)