...e quando mi piglia di sentire che il mio tempo è poco, penso a quello che sta scorrendo intanto nel molto del mondo e passa accanto al mio: sono alberi che stanno scrollando pollini, donne che aspettano una rottura delle acque, un ragazzo che studia un verso di Dante, mille campanelle delle ricreazioni che stanno suonando in ogni scuola del mondo, un vino che ribolle di travaso e tutto sta avvenendo insieme a me e così il mio tempo si allea con il loro per diventare molto.
Erri De Luca, Tre cavalli
venerdì 5 settembre 2014
giovedì 4 settembre 2014
Francis Scott Fitzgerald, Dearly Beloved
"È perché le cose cambiano e diventano così diverse che facciamo fatica a riconoscerle, e sembra che solo i nostri nomi rimangano gli stessi."
Francis Scott Fitzgerald, Dearly Beloved
Inshallah - Oriana Fallaci
E’ la molla della vita, il coraggio.
Accendemmo il fuoco perchè avemmo il coraggio.
Uscimmo dalle caverne e piantammo il primo seme perchè avemmo coraggio.
Ci gettamo in acqua e poi in cielo perchè avemmo coraggio.
Inventammo le parole e i numeri, affrontammo le fatiche del pensiero, perchè avemmo coraggio.
La storia dell’Uomo è anzitutto e soprattutto una storia di coraggio : la prova che senza il coraggio non fai nulla, che se non hai coraggio nemmeno l’intelligenza ti serve.
E il coraggio ha molti volti : il volto della generosità, della vanità, della curiosità, della necessità, dell’orgoglio, dell’innocenza, dell’incoscienza, dell’odio, dell’allegria, della disperazione, della rabbia, e perfino della paura cui rimane spesso legato da un vincolo quasi filiale.
Però esiste un coraggio che non ha niente a che fare con quei tipo di coraggio :
il coraggio cieco e sordo e illimitato, suicida, che nasce dall’amore.
Non ha confini il coraggio che nasce dall’amore e per amore si realizza.
Non tiene conto di alcun pericolo, non ascolta nessuna forma di raziocinio.
Pretende di muovere le montagne e spesso le muove.
Inshallah - Oriana Fallaci
Mario Benedetti
Passiamo tutta la vita a sognare desideri irrealizzati, a ricordare cicatrici, a costruire artificialmente e falsamente ciò che avremmo potuto essere; costantemente ci freniamo, ci conteniamo, costantemente inganniamo e ci inganniamo; siamo sempre meno veri, più ipocriti; abbiamo sempre più vergogna della nostra verità.”
— M. Benedetti - Grazie per il fuoco
— M. Benedetti - Grazie per il fuoco
Festival dei Borghi più belli d'Italia
Si terrà dal 4 al 7 settembre 2014 la IX edizione del Festival de “I Borghi più belli d’Italia”, il prestigioso club nato nel 2001 su impulso dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (A.N.C.I.)
Tutte le informazioni su www.borghitalia.it
Tutte le informazioni su www.borghitalia.it
mercoledì 3 settembre 2014
Stasera in TV
Alle 21.15 su Rai Movie sarà trasmesso "Quando la notte " film del 2011, diretto da Cristina Comencini.Con Claudia Pandolfi e Filippo Timi. Il film e' tratto dal libro Quando la notte della stessa Comencini ed è stato presentato in concorso alla 68ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. È stato girato a Macugnaga, in Piemonte, ai piedi del Monte Rosa.
Alberto Moravia
“Dopo la visita al manicomio, immaginavo che uno di quei pazzi di origini più civili, riacquistasse il senno non già lentamente, ma tutto ad un tratto: per esempio quel professore o quell’avvocato; e tutto ad un tratto si trovasse in uno di quegli stanzoni nudi e sono e si vedesse tra gente con le teste rapate, le facce fisse e stravolte, gli occhi impietriti, vestiti di panni da loro stessi continuamente insudiciati e lacerati, e lui stesso sudicio, rasato a zero, in divisa da pazzo. Immaginavo la sorpresa, l’orrore, la ripugnanza di restare un minuto di più in un luogo simile. Nello stesso tempo immaginavo che anche noi, cosiddetti savii, passassimo ad un tratto dalla nostra condizione normale ad un’altra ben superiore che facesse apparire la nostra vantata saviezza come turpe, nefanda, intollerabile, assurda pazzia; e ci vedessimo improvvisamente con gli occhi di questa nuova saviezza, in questo mondo pieno di gente che ammazza e di gente che incita ad ammazzare, di ministri di imperi che fanno gravi discorsi e di altri ministri che si dimettono, di ricchi che parlano di libertà e di poveri che parlano di rivoluzione, di uomini vestiti in un modo perché uccidono e di altri vestiti in un altro perché non uccidono, di dispute religiose, politiche, nazionali, economiche, razziali, culturali; in questo mondo, insomma, la cui assurdità colpisce non soltanto l’uomo altamente intelligente ma persino il semplice individuo di buon senso; e pensavo che con un moto consimile a quello del pazzo vero risanato, noi vorremmo uscire subito da questo mondo senza aspettare un momento di più, magari con un salto del buio, ossia con un suicidio. E questo non è un paradosso ma un sentimento preciso che chiunque può provare. Basta infatti che noi ci fermiamo ossia ci distacchiamo per un momento dal mondo e lo lasciamo girare o roteare per conto suo fuori di noi, perché la sua pazzia ci appaia chiarissima. In altre parole, la nostra saviezza non è che una questione di partecipazione ad una pazzia qualsiasi.”
(A. Moravia, “Strage e melanconia”)
(A. Moravia, “Strage e melanconia”)
Iscriviti a:
Post (Atom)