“Dopo la visita al manicomio, immaginavo che uno di quei pazzi di origini più civili, riacquistasse il senno non già lentamente, ma tutto ad un tratto: per esempio quel professore o quell’avvocato; e tutto ad un tratto si trovasse in uno di quegli stanzoni nudi e sono e si vedesse tra gente con le teste rapate, le facce fisse e stravolte, gli occhi impietriti, vestiti di panni da loro stessi continuamente insudiciati e lacerati, e lui stesso sudicio, rasato a zero, in divisa da pazzo. Immaginavo la sorpresa, l’orrore, la ripugnanza di restare un minuto di più in un luogo simile. Nello stesso tempo immaginavo che anche noi, cosiddetti savii, passassimo ad un tratto dalla nostra condizione normale ad un’altra ben superiore che facesse apparire la nostra vantata saviezza come turpe, nefanda, intollerabile, assurda pazzia; e ci vedessimo improvvisamente con gli occhi di questa nuova saviezza, in questo mondo pieno di gente che ammazza e di gente che incita ad ammazzare, di ministri di imperi che fanno gravi discorsi e di altri ministri che si dimettono, di ricchi che parlano di libertà e di poveri che parlano di rivoluzione, di uomini vestiti in un modo perché uccidono e di altri vestiti in un altro perché non uccidono, di dispute religiose, politiche, nazionali, economiche, razziali, culturali; in questo mondo, insomma, la cui assurdità colpisce non soltanto l’uomo altamente intelligente ma persino il semplice individuo di buon senso; e pensavo che con un moto consimile a quello del pazzo vero risanato, noi vorremmo uscire subito da questo mondo senza aspettare un momento di più, magari con un salto del buio, ossia con un suicidio. E questo non è un paradosso ma un sentimento preciso che chiunque può provare. Basta infatti che noi ci fermiamo ossia ci distacchiamo per un momento dal mondo e lo lasciamo girare o roteare per conto suo fuori di noi, perché la sua pazzia ci appaia chiarissima. In altre parole, la nostra saviezza non è che una questione di partecipazione ad una pazzia qualsiasi.”
(A. Moravia, “Strage e melanconia”)
mercoledì 3 settembre 2014
Bukowski
Mi guardo bene dal tenermi in gola le parole: ho passato gran parte della mia vita a non dire le cose che volevo dire, e me ne sono pentito. La nostra natura ci impone di mandare messaggi subliminali, comunicare con i gesti, perchè abbiamo paura di esporci per come siamo. Anche a noi stessi. Quando tutto sarà finito sono sicuro che mi verrà concesso un minuto per ripensare a tutte le volte che volevo urlare cosa sentivo, ma sono stato zitto per paura di non essere capito, e rimpiangerò gli obiettivi che ho abbandonato perchè il timore di fallire mi ha impedito di perseguirli.
Charles Bukowski
Charles Bukowski
martedì 2 settembre 2014
Massimo Gramellini
Il patrimonio artistico e culturale è l’unico petrolio su cui siamo seduti, nonché la principale e forse unica ragione per cui il mondo si ricorda ancora ogni tanto della nostra esistenza. Una classe dirigente di buon senso taglierebbe ovunque, tranne lì.
Massimo Gramellini - La Stampa, 15 marzo 2011
Massimo Gramellini - La Stampa, 15 marzo 2011
I Malavoglia
Il cuore si stanca anche lui, vedi; e se ne va a pezzo a pezzo, come le robe vecchie si disfanno nel bucato. Ora mi manca il coraggio, e ogni cosa mi fa paura; mi pare di bevermi il cuore, come quando l’onda vi passa sulla testa, se siete in mare. Tu vattene, se vuoi; ma prima lasciami chiudere gli occhi.”
— I Malavoglia; Giovanni Verga
— I Malavoglia; Giovanni Verga
Festival della letteratura di Mantova
Festival della letteratura
Mantova, dal 3 al 7 settembre 2014
Per informazioni dettagliate sull'evento: http://www.festivaletteratura.it/
Mantova, dal 3 al 7 settembre 2014
Per informazioni dettagliate sull'evento: http://www.festivaletteratura.it/
Mostra "Frida Kahlo e Diego Rivera"
Frida Kahlo e Diego Rivera
dal 20 settembre 2014 al 8 febbraio 2015
Palazzo Ducale, Appartamento del Doge
www.fridakahlogenova.it
in collaborazione con: Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo
Ente Promotore: Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Liguria
Orario: lunedì 14-19
dal martedì alla domenica: 9-19
Apertura serale: il giovedì, fino alle 22.30.
Dalle ore 19 alle 22.30 per i giovani "under 26" il biglietto è ridotto a € 5.
La biglietteria chiude alle 21.30.
Ingresso:
intero: € 13
ridotto: € 11
ridotto bambini: € 5
ridotto gruppi: € 10
diritti di prenotazione e prevendite
singoli: € 1,50
gruppi: € 1,50 per persona
scuole: € 1 per persona
Infoline e prevendita:
Tel.: +390109280010
Informazioni e prenotazioni scuole
Tel.: +39 010 8171604
biglietteria@palazzoducale.genova.it
Alberto Moravia
L'innamoramento vero si placa nell'amore reciproco, l'infatuazione dura finchè l'altro ci sfugge.
(Alberto Moravia)
Foto E. Boubat
(Alberto Moravia)
Foto E. Boubat
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